Fiorentina

Una Fiorentina da rivedere

(Nella foto Moise Kean autore della seconda rete, di Paolo Giuliani)

Dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali, riprende il campionato con la quarta giornata. I viola di scena al Gewiss Stadium, di Bergamo, contro l’Atalanta, prima gara ufficiale nell’impianto dopo la ristrutturazione.

Un quasi esodo dei tifosi gigliati al seguito della squadra, con circa 1200 supporter, quasi la capienza totale del settore ospiti.

Il presidente Rocco Commisso da poche ore rientrato in città, dopo i consueti saluti a squadra e tecnico, segue la gara  dalla tv, il primo scontro  con una diretta antagonista.

La formazione di mister Palladino, parte con il modulo del 3-5-1-1, esordio in campionato del portiere spagnolo De Gea, in difesa Quarta, Ranieri, Biraghi, Dodo a destra, Mandragora, Bove, Cataldi, Gosens, a sinistra, Colpani dietro a Kean.

Parte subito in attacco la squadra viola con un tiro di Mandragora, preludio al 15esimo minuto del vantaggio degli ospiti. Sullo sviluppo di un corner pallone in area con tiro di Gosens respinto dal portiere della Dea, Carnesecchi, fulmineo Quarta che aggancia e di piede manda il pallone in rete.

Martinez Quarta autore della prima rete, di Paolo Giuliani

Dopo pochi minuti al 21esimo, rinvio lungo del portiere nerazzurro, Lookman parte in contropiede sulla destra, serve Retegui che di testa trova il pari.

La gara piacevole con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Da azione manovrata, dalla sinistra Bove per Mandragora rimette la palla nel mezzo, tocco di Gosens e tap in di Kean che raddoppia, al 32esimo viola in vantaggio.

Gli orobici si riversano in area, un colpo di testa di Retegui è impreciso. Al 36esimo lancio lungo dalla sinistra e tocco di Gosens per Kean che tra due avversari si libera e tira, il pallone si ferma sul palo, sfortunati i viola nell’occasione.

Al 43esimo fallo di Mandragora, ammonito per proteste, dalla punizione colpo di testa di De Ketelaere per il 2 a 2 che ripristina l’equilibrio, a tempo quasi scaduto.

Nei 2 minuti di recupero Lookman sulla destra manda a spasso la difesa, si accentra e con il destro sul primo palo trova l’incredibile terza rete, per il  vantaggio dei padroni di casa.

Due minuti di blackout viola, portano i nerazzurri dal doppio svantaggio alla rimonta, con Lookman assoluto  protagonista, assist man e autore del sorpasso.

Nella seconda frazione i nerazzurri più incisivi si proiettano in avanti, Bellanova  salta Quarta, davanti la porta a botta sicura vede la deviazione di De Gea, che salva la porta. I viola rispondono con un tiro di Colpani dalla distanza, che il portiere blocca.

Al 62esimo i primi cambi per mister Palladino, escono Colpani e Mandragora per Richardson e Ikoné. AL 73esimo altro doppio cambio entrano Adli e Sottil per Cataldi e Bove.

I nuovi innesti non danno supporto al gioco, continua il pressing dei nerazzurri con i viola in difficoltà. Il portiere De Gea chiude su De Ketelaere e d’istinto su Lookman, un tiro di Zappacosta alto sulla traversa.

All’80esimo ultimo cambio esce Ranieri per Pongracic. Nei minuti finali i viola in area avversaria, para il portiere Carnesecchi e Roon per allontanare rischia l’autorete.

Nei 4 minuti di recupero ultimo assalto degli ospiti con Kean in contropiede, ma Carnesecchi ferma l’azione e le speranze di recupero dei viola.

Il triplice fischio dell’arbitro Sacchi chiude la gara, con la prima sconfitta della Fiorentina, la squadra sotto il settore ospiti riceve qualche applauso, ma la maggior parte dei tifosi con amara delusione lascia l’impianto in silenzio.

L’ ottimo avvio di gara presagiva altro epilogo, buone manovre a centrocampo, intesa tra giocatori, un attaccante finalmente di ruolo, il doppio vantaggio, poi il baratro in una manciata di secondi, difesa incerta e disattenta, gara ribaltata, dall’1 a 2, al 3 a 2, uno shock  da film horror.

Nel secondo tempo la squadra non riesce a dare l’impressione di rimettere in carreggiata il risultato. Le trame di gioco offensive nei primi 40 minuti, vengono meno con le solite difficoltà del reparto difensivo, già evidenziate nelle precedenti gare, i subentrati non portano vantaggi.

Sui reparti abbiamo scritto le impressioni viste sul terreno di gioco, sui singoli il portiere spagnolo David De Gea all’esordio, merita la piena sufficienza per aver evitato un bottino più ampio, Quarta apre le marcature e si dimostra difensore offensivo, primo goal in campionato, meno reattivo nel corso della gara, lascia spazi agli avversari.

I peggiori della gara i compagni di reparto Ranieri e Biraghi, il primo responsabile sulle reti subite, il secondo incerto sulle marcature, facilita la rete del primo pari.

In mediana Mandragora su tutti offre una buona prova, Cataldi un punto di riferimento in  mezzo al campo, Bove ha buoni spunti.

Robin Gosens e Kean Moise, di Paolo Giuliani

Sul podio l’esterno Robin Gosens che partecipa alle azioni da rete, pericoloso in fase offensiva, veloce e attivo sulla fascia, imprendibile nella prima fase, cala nella seconda frazione.

Il migliore in campo Moise Kean, l’attaccante conferma l’ottimo periodo fisico con altrettante prestazioni, anche in fase realizzativa con la quarta rete su sei gare ufficiali, oltre la rete in Nazionale, finalmente un giocatore di ruolo, che può fare la differenza.

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, tanta la delusione dopo il doppio vantaggio, frutto di errori individuali, della mancanza di amalgama con tanti giocatori arrivati a fine mercato, di poca concentrazione, fattori su cui lavorare per rivedere e commentare una nuova Fiorentina.

Autore

Patrizia Iannicelli

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