Fiorentina

La prima sconfitta europea

La Fiorentina scende di nuovo in campo, nel terzo turno della Conference League. La gara in programma è disputata nello stadio Neo GSP di Nicosia, contro i ciprioti dell’Apoel Nicosia.

La capienza dell’impianto di circa 23mila spettatori, quasi esaurito, il settore ospiti vuoto a causa delle sanzioni disciplinari della Uefa nei confronti della tifoseria viola. In tribuna comunque qualche gruppo di supporter assiste alla sfida.

Gli avversari reduci da un punto in due gare nella competizione, dato il valore dei gigliati come favorita nella vittoria finale, considerano la sfida come l’evento della stagione, per riaprire il discorso al passaggio successivo, per dare una gioia al  proprio pubblico.

Nella formazione dei ciprioti, si notano alcuni giocatori conosciuti, come il portiere Vid Belec con un passato in alcune squadre italiane (Inter, Sampdoria, Salernitana), l’attaccante El Arabi proveniente dall’Olympiakos della finale di Atene.

Per la direzione di gara un arbitro di primo livello, il francese Francois Letexier.

Il tecnico gigliato Raffaele Palladino, parte con le seconde linee, il solo centrocampista Richardson, unico titolare della precedente gara a Torino.

Il modulo del 4-2-3-1, Terracciano tra i pali, in difesa Kayode a destra, Quarta e Moreno centrali, Biraghi a sinistra, Mandragora e Adli in mediana, Ikoné, esterno, Richardson nella trequarti, Parisi di supporto a Kouame.

All’ingresso delle due squadre in campo, grande tifo della tifoseria locale che mostra una coreografia, i padroni di casa in maglia gialloblù, gli ospiti con la seconda maglia bianca.

La coreografia dei tifosi ciprioti

Parte la gara con un ritmo alquanto blando, ma il primo tiro verso la porta avversaria è di Kouame, il portiere Belec blocca senza problemi.

Si prosegue con il primo ammonito, Sul taccuino dell’arbitro francese diversi ammoniti al termine della gara, ndr), Tejera per un brutto intervento su Adli, il francese riprende il suo posto senza conseguenze.

I padroni di casa chiusi in difesa, sfruttano le ripartenze, i viola non trovano spazi, diversi passaggi non portano pericoli nell’area avversaria.

Al 33esimo ancora un’azione dei ciprioti con il tiro di El Arabi, grande parata di Terracciano, anche se l’attaccante in fuorigioco.

Al 37esimo arriva il vantaggio dei gialloblù, El Arabi riceve palla e passa in profondità al compagno Donis, che salta Terracciano e manda il pallone in rete.

La reazione dei viola immediata, al 40esimo Adli per Kayode, il terzino destro crossa per Richardson che tira verso la porta, tiro centrale e parata  di Belec.

Al 43esimo gran tiro dalla distanza di Mandragora che Belec manda in corner.

Nel minuto di recupero, dall’ ipotetico pari alla beffa del raddoppio, ancora una ripartenza con El Arabi che serve Abagna, il cipriota vince un contrasto con Quarta, poi approfitta di una deviazione sbagliata di Ikone che manda il pallone su Biraghi che non riesce ad allontanare, disattenzione della difesa viola, diagonale vincente e rete del 2 a 0.

Si va all’intervallo con errori, distrazioni e poca concretezza in fase offensiva.

Nella ripresa il tecnico viola corre ai ripari, esce Adli per Beltran. Al 55esimo un tiro di Kouame impegna il portiere Belac, con l’ivoriano in fuorigioco.

I viola in difficoltà, senza una trama di gioco, poche le occasioni da rete.

Al 57esimo due sostituzioni in difesa, entrano Dodo e Ranieri al posto di Biraghi e Moreno. Le dinamiche non cambiano, anche se i viola più attivi si fermano sul muro dei ciprioti.

Al 65esimo quarta sostituzione Bove al posto di Richardson, prova sottotono del marocchino. Con il doppio svantaggio da recuperare, al 69esimo, il tecnico inserisce anche l’ultimo cambio a disposizione, con l’ingresso del tedesco Gosens per Parisi.

Al 74esimo arriva la rete di Ikoné che riapre la gara, azione che parte da Quarta, scambio in verticale tra Kouame e Ikonè con il francese che entra in area e in diagonale manda il pallone in rete.

Il goal sembra vivacizzare le azioni dei viola, anche se spesso interrotte da interventi sistematici e perdite di tempo degli avversari.

Il lungo recupero di 7 minuti con il forcing finale degli ospiti, caotico e di poche idee non si concretizza, si chiude la gara al triplice fischio, con i festeggiamenti dei ciprioti consapevoli di avere fatto un’impresa.

Uno stop inaspettato che non preclude il cammino della competizione, ma evidenzia come nelle precedenti gare, che le seconde linee non garantiscono tecnica e compattezza dei titolari.

Il tecnico viola afferma da sempre che la squadra è una sola, protegge tutti i componenti, difende le scelte effettuate, ma parla di errori e leggerezza subite con le ripartenze. Una squadra completamente rivoluzionata, con esperimenti che hanno deluso le aspettative, Richardson e Parisi, in posizioni diverse dai loro ruoli, hanno ceduto ad un gruppo che ha sopperito alle carenze tecniche individuali, con grinta agonistica ed una coriacea difesa.

La prova come abbiamo sottolineato è opaca per quasi tutto il gruppo, soprattutto per la squadra modesta che si affrontava.

Dal reparto difensivo le difficoltà maggiori, Terracciano incolpevole sulle reti, inoperoso per il resto della gara, incerti e disattenti i titolari, le sufficienze arrivano per Dodo e Ranieri subentrati.

In mediana Adli meno incisivo e in ombra, anche Richardson nella posizione avanzata non porta supporto alla squadra, Bove ha il merito di dare inizio all’azione che porta alla rete.

In avanti Beltran meno brillante delle precedenti gare, Kouamè crea poche occasioni da rete, la nota positiva il passaggio per il francese che dimezza il risultato passivo. L’ex Lille, Jonathan Ikonè, ha il merito di aprire la gara, ma nel contesto generale, la prestazione è al pari del gruppo, mediocre e sottotono. L’esterno francese porta comunque a tre le reti, il suo bottino personale nella competizione.

La prima sconfitta europea (la seconda stagionale), porta la Fiorentina all’ottavo posto in classifica generale, con sei squadre a punteggio pieno, che non preclude il passaggio agli ottavi, con le restanti tre gare da giocare, due in casa, l’ultima in trasferta.

Peccato per aver interrotto la scia di risultati utili consecutivi, dopo nove totali, una battuta d’arresto che non mette in discussione l’ottimo periodo della squadra, ma è motivo per riflettere ed evitare gli errori di questa serata negativa.

L’occasione per tornare al successo si presenta tra pochi giorni, domenica alle 15.00, nella dodicesima giornata di campionato, contro l’Hellas Verona, tra le mura amiche del Franchi.

Una opportunità da non sprecare per proseguire nel cammino intrapreso, per cancellare l’incidente di percorso europeo, per mantenere la posizione di alta classifica, per dimostrare di poter competere con le grandi.

Autore

Patrizia Iannicelli

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