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La Fiorentina sale in cattedra e dà spettacolo

Dopo la prima vittoria arrivata nel turno infrasettimanale al Franchi contro la Sampdoria, i viola affrontano nel posticipo domenicale il Milan al Meazza. Mister Montella conferma gli undici titolari delle precedenti gare, il modulo resta quello del 3-5-2, Dragowski, Milenkovic, Pezzella (cap), Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert, Chiesa,  Ribery. All’annuncio delle formazioni dallo speaker molti fischi per l’ex Montella, applausi per il ghanese Boateng altro ex di turno. I viola in maglia verde in onore del quartiere di S. Giovanni.

Buon inizio degli ospiti con la prima occasione per Chiesa. Al quattordicesimo,azione travolgente di Ribery per Chiesa, il numero 25 è atterrato in area da Bennacer, l’arbitro decreta il rigore. Dagli undici metri Pulgar realizza il vantaggio viola.

Gli ospiti ancora in avanti, i rossoneri imprecisi e senza idee, il possibile raddoppio dei gigliati è annullato per un off side di Chiesa che dopo aver ricevuto da Ribery aveva messo in condizione il compagno Castrovilli di concludere in rete. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo con una bella Fiorentina, i rossoneri lasciano il campo tra una bordata di fischi da parte dell’intero stadio.

Nella ripresa stesso copione della prima parte, gran gioco di Ribery che in una sua acrobazia è fermato con un brutto fallo da Musacchio. Attimi di apprensione per il francese che resta a terra ed esce zoppicando, dopo le cure dei sanitari. Il giallo iniziale del difensore, diventa rosso dopo che l’arbitro Giacomelli consulta il Var richiamato dal suo collaboratore. L’argentino viene espulso.

Al ventunesimo ancora una bella azione dei viola, Chiesa dalla destra passa al centro, cross che Donnarumma respinge corto ma arriva sui piedi di Castrovilli  che realizza il raddoppio. La Fiorentina padrona del campo, gestisce il gioco a centrocampo, nessun rischio per la difesa.

Al venticinquesimo ancora i viola protagonisti, Castrovilli in area viene atterrato da Bennacer, si porta sul dischetto Chiesa che tira centrale  si fa respingere il tiro. Peccato per l’occasione sprecata . Al trentatreesimo il goal capolavoro di Ribery, l’azione parte dalla sinistra da Chiesa che passa al francese, che scarta due avversari e mette in rete sul primo palo. La standing ovation da brividi è tutta per il campione alla sua seconda rete stagionale.

Primo cambio tra i viola esce Castrovilli per Benassi. Pochi minuti e il Milan accorcia le distanze con Leao, distratta la difesa viola, anche se il brasiliano ha cercato in tutta la gara qualche buono spunto. Dopo il goal il Milan prova una debole reazione, ma la Fiorentina non concede nessuno spazio.

Il secondo cambio è l’ingresso di Boateng per Chiesa. Infine al quarantaquattresimo passerella d’onore per Frank Ribery, ancora una standing ovation per il francese, al suo posto il debutto di Ghezzal. Dopo cinque minuti di recupero il fischio finale.

Una vittoria netta per i ragazzi di Montella, mai messa in discussione, il secondo successo consecutivo che proietta la squadra viola verso una buona posizione di classifica. La squadra esce dopo avere festeggiato sotto il settore ospiti, con i propri tifosi, e con l’immancabile Joe Barone che ancora una volta ringrazia per il supporto, per risposta gli viene intonato il coro a lui dedicato. Una gara impeccabile della Fiorentina di Montella, e proprio dal mister vogliamo partire per i primi complimenti, ha confermato il modulo senza attaccanti di ruolo (che dall’inizio della stagione gli ha portato polemiche, mugugni e discussioni), ha difeso le sue scelte, spesso impopolari, ha avuto la sua rivincita personale con i detrattori e anche con l’ex squadra.

Si è vista un’ idea di gioco, che mancava da anni, ma si vede la mano del tecnico anche nello spirito di gruppo, per  carattere l’impegno e la capacità di sorprendere l’avversario. Di certo la squadra ha ancora molte imperfezioni da correggere, i cali di tensione, gli errori individuali per età anagrafica e per amalgama di gruppo, una squadra nuova in costruzione che potrà dare tante soddisfazioni.

Poi gli elogi e innumerevoli appellativi sono per la coppia delle meraviglie che sta portando entusiasmo e spettacolo. Chiesa un continuo crescendo anche fisicamente, un campione che in ogni gara non si risparmia con grinta e cuore, peccato per il rigore sbagliato che sarebbe stato il top per la prestazione messa in campo. In assoluta sintonia con il fenomeno Ribery, autentica delizia per gli amanti del calcio. Del francese non sappiamo quali altri aggettivi definirlo, gli applausi al terzo gol e alla sua uscita dal campo, sono il riconoscimento verso un vero e assoluto campione.

Buona prova e un plauso alla prova del centrocampo, con Badelj che sta ritornando ai suoi livelli, ottima intesa del croato con il compagno di reparto Pulgar, ben inserito nella mediana non solo freddo rigorista, ma determinante a recuperare e smistare palloni in velocità. Chiude il trio dei mediani Castrovilli che anche in questa gara ha mostrato giocate individuali e dribbling, il primo goal in serie A, un altro tassello importante per la sua crescita. Montella lo ha spesso lodato per le sue doti, ma più incisivo sotto porta.

Il pugliese nelle sue dichiarazioni post gara ha mostrato doti di grande umiltà affermando di dover fare ancora molta strada per affermarsi, di non voler esaltarsi (anche con paragoni di calibro Antognoni e Tardelli), che deve ancora lavorare per migliorare. In poche gare si è confermato un perno della squadra, già vicino alla Nazionale maggiore.

La difesa a parte piccole sbavature, ha messo in campo ottimi recuperi e buona prova di gruppo. Dopo una bella prestazione  la Fiorentina sale in cattedra e dà spettacolo con lezioni di calcio, il pubblico apprezza rispondendo con interminabili e meritati applausi. Aspettiamo di vedere la replica nella prossima gara.

Autore

Patrizia Iannicelli

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