Musica

Sere d’estate (Blu)

Dopo Ferragosto, l’estate cambia. Le sere assumono colori diversi, e un velo di malinconia si distende su tutto. Gli occhi di chi ancora può indugiare sull’erba di un pianoro montano o sulla riva di un mare cominciano già adesso a vedere tutto come lo ricorderanno durante l’inverno. Tra poco sarà ora di andare via, verso un altro anno e quello che ci porta. Verso le sue incognite non più mitigate dall’aria che fino a ieri, per quanto rovente, significava rifugio da tutto. Relax a lungo agognato. Rinascita.

Quando Adelmo Fornaciari in arte Zucchero scrisse questa Blu nel 1998, aveva i suoi personali ricordi da sovrapporre a quelli di tutti noi, mano a mano che cominciamo ad accumulare estati come primavere sulle nostre spalle. Ne venne fuori un dolcissimo capolavoro, a tutt’oggi giudicato una delle sue migliori canzoni. Il bluesman mediterraneo capace di stare al passo con gente come Miles Davis, B.B. King, Eric Clapton si ritrovò poi in un’aula di tribunale a rispondere dell’accusa di plagio intentatagli dal collega Michele Pecora, che sosteneva di essere stato derubato del refrain della sua Era lei.

IL tribunale dette torto a Pecora, riconoscendo il diritto d’autore di Zucchero, ma più che tutto a quest’ultimo dette ragione il pubblico, che da vent’anni a questa parte, quando le sere d’estate si fanno malinconiche appressandosi l’ora del ritorno e tutto si colora di Blu, richiama alla mente ed alle labbra questa canzone. Mentre già l’aria di settembre si fa sentire in sottofondo.

«Ci sono migliaia di canzoni che possono assomigliare alla mia da un punto di vista tecnico», si era difeso l’artista in tribunale. Già, ma c’è soltanto una Blu, quella che canta lui.

Sere d’estate, dimenticate….

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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