Fiorentina

Rinascita viola

Dopo la vittoria esterna contro la Sampdoria (0 a 2, con le reti di Bonaventura e Milenkovic), di nuovo in campo nella quattordicesima giornata di campionato. Si gioca nel turno infrasettimanale delle 20.45, l’ultima al Franchi prima della lunga sosta per i Mondiali.

La Fiorentina affronta la Salernitana, squadre separate in classifica da un punto a favore dei campani. Come annunciato nei giorni scorsi, prima della gara, cerimonia commemorativa con le targhe nella tribuna stampa (una per ogni lato delle postazioni riservate ai giornalisti) in ricordo di Alessandro Rialti (giornalista sportivo scomparso nel 2020). Un riconoscimento di coloro che gli hanno voluto rendere omaggio, l’Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana, Gruppo Amici di Ciccio (come veniva amichevolmente chiamato), in collaborazione con il Comune di Firenze e la Fiorentina. Presenti i figli del compianto giornalista, il sindaco Dario Nardella, il direttore generale Jo Barone, i presidenti delle categorie giornalisti su citate, i tanti colleghi che lo hanno conosciuto ed apprezzato.

Buona la presenza di pubblico, anche se le gare nei turni lavorativi con diverse difficoltà impediscono una maggiore affluenza, in totale presenti sugli spalti 27.329 spettatori. Si parte con il modulo ormai consueto del 4-3-2-1, Terracciano tra i pali, Dodo, Milenkovic, Igor, Biraghi, Amrabat, Mandragora, Ikoné, Bonaventura, Kouame, Cabral.

Inizia la gara con la Fiorentina che si stabilizza nella metà campo degli avversari chiusi in una coriacea difesa. Al 14escimo arriva il vantaggio viola, da centrocampo pallone sulla destra per Ikoné, il francese crossa nel mezzo dove Bonaventura aggancia e manda in rete.

Si prosegue con il totale possesso palla viola, a tratti grande intensità, diverse occasioni non concretizzate. Nella ripresa al 54esimo disattenzione dei centrali gigliati Igor e Milenkovic, portano al pari degli ospiti, il goal arriva dopo una triangolazione tra Piatek (ex viola ) e Dia con quest’ultimo che batte Terracciano.

Al 62esimo la prima sostituzione entra Saponara al posto di Kouame. Si continua a creare ma nella fase offensiva manca il passaggio finale. Al 72esimo triplo cambio, Barak, Terzic e Jovic, per Biraghi, Mandragora, e Cabral. Terzic sulla sinistra, mette a repentaglio la difesa avversaria, la manovra di gioco in verticale più incisiva e veloce.

All’ 80esimo da cross di Saponara, Jovic tra due avversari mette il pallone in rete, il goal inizialmente annullato per fuorigioco, dopo il consulto Var si ritiene regolare. Entusiasmo del serbo che festeggia sotto la Curva Fiesole, mano sul petto e pace fatta con la tifoseria dopo le ultime polemiche.

All’83esimo ultimo cambio, Bonaventura tra gli applausi del Franchi lascia il posto a Duncan. Nei cinque minuti di recupero, i viola chiudono con un ultimo contropiede, il triplice fischio finale sancisce la ritrovata vittoria anche tra le mura amiche.

Un successo che mancava da mesi, festeggiato a fine gara sotto la Curva dal presidente Commisso, una gioia condivisa con la tifoseria del patron prima di tornare in America. Gara sempre in discesa per i padroni di casa, dominata per tutta la durata, con il solito rammarico di non chiuderla prima, per le tante occasioni create, il portiere spettatore, ma con la sola disattenzione difensiva che poteva portare ad altro esito.

Dal centrocampo le note liete, Bonaventura il protagonista, secondo goal consecutivo, ottimo periodo di forma fisica oltre classe e tecnica a servizio della squadra, Saponara aggiunge qualità e ottime giocate, splendido l’assist per il goal che chiude la gara, Amrabat tornato ai suoi livelli. In avanti la copertina è per Jovic che davanti al portiere concreto e cinico trova il goal partita, quinto goal nelle ultime 4 gare, se continua con questi numeri, il serbo potrebbe diventare il bomber della squadra. Sottotono Kouame che ci prova ma non incide, Cabral non sempre servito dai compagni.

Un plauso per mister Italiano che vista la difficoltà realizzativa, ridisegna la squadra con cambi appropriati, Saponara e Jovic subentrati, danno tre punti pesanti. Una vittoria fondamentale, la quinta consecutiva, terza in campionato, (non succedeva dal 2018), un approccio e una mentalità diversa anche dopo aver subito il pari, dove i titolari e le riserve hanno messo la stessa determinazione, una crescita di gruppo per arrivare ad un risultato non scontato.

Finalmente sistemata anche la classifica, (solo tre settimane fa quasi in zona retrocessione), 19 punti decimo posto, che fa ben sperare nel recuperare altre posizioni. Una rinascita di una Fiorentina migliorata che porta fiducia ed entusiasmo, dal passaggio ai sedicesimi di Conferenze, ai risultati utili consecutivi in campionato, alle reti realizzate.

Una base per affrontare senza pressioni e timori reverenziali, i campioni d’Italia del Milan a San Siro, un’ulteriore esame per chiudere questa prima parte di campionalo anomalo, con la consapevolezza di poter competere con le grandi .

Autore

Patrizia Iannicelli

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