Fiorentina

Una vittoria per sognare un trofeo

Dopo la convincente prova di campionato contro la Lazio, la Fiorentina al Franchi affronta il Torino nella gara secca del quarto di Coppa Italia.

Vigilia di tensione per la squadra viola, che nell’ultimo giorno del mercato invernale ha dovuto affrontare lo spiacevole episodio che ha visto protagonista il marocchino Amrabat, quasi certo di un suo trasferimento verso i blaugrana del Barcellona, senza il consulto con la società proprietaria del cartellino. L’allenatore inizialmente non convoca il giocatore, che prima della gara reintegra nel gruppo, dopo le scuse a compagni e dirigenti. Una gara decisiva, rimarcata anche dalla Curva Fiesole che chiama a raccolta i tifosi con un comunicato. L’ orario non agevole delle 18.00, nel turno infrasettimanale, non porta i numeri del campionato, gli spettatori presenti sono 18.600, con 1300 nel settore ospiti.

La formazione con il consueto modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Dodo, Milenkovic, Igor, Terzic Bonaventura (cap.), Mandragora (alla prima da titolare, al posto di Amrabat, in panchina), Barak, Gonzalez, Jovic. Prima azione granata, difesa viola distratta, Ricci scalda le mani a Terracciano che manda in corner. Dal corner altro tiro in porta, questa volta il centrale Schuurs di poco fuori. Scampato pericolo i padroni di casa rispondono con buone azioni, si gioca nella metà campo del Torino, al 12esimo Barak in area manca il pallone e colpisce il portiere granata, al 18esimo dal limite dell’area l’ex Mandragora centra il palo. Dalla parte opposta ancora una parata, salva risultato, di Terracciano su Sanabria. I gigliati continuano a creare azioni, manca la precisione verso la porta, Jovic in area non ha palloni da sfruttare. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo, con una Fiorentina offensiva, errori sotto porta, che rischia in due occasioni.

Si riprende con un ritmo meno intenso, le squadre lottano a centrocampo, al 58esimo azione corale di Bonaventura per Jovic, il serbo libera in area Kouame che con un rasoterra sbaglia traiettoria e manda il pallone fuori dalla porta. Il primo cambio è proprio l’uscita dell’ivoriano Kouame per Ikoné. Al 65esimo arriva il vantaggio viola, da corner corto passaggio per Terzic che con precisione crossa in area dove Jovic di testa batte il portiere. La partita resta aperta, i viola provano a tenere palla, chiudono gli spazi agli avversari che cercano di recuperare. Al 74esimo una doppia sostituzione, escono Jovic e Mandragora per Cabral e Amrabat, qualche fischio per il marocchino. Si prosegue con un tiro di Gonzalez che trova l’esterno della rete, poi ancora Terracciano con un ottimo intervento su Sanabria. Intanto la gara si ferma per una botta subita da Amrabat che dopo le cure mediche rientra in campo accompagnato dagli applausi.

All’86esimo Bonaventura lascia il posto a Duncan, la fascia di capitano passa a Milenkovic. Fasi finali da cardiopalma, Cabral si inserisce nella difesa granata con pallone che arriva a Ikoné, il francese con un gran tiro al volo manda il pallone in rete per il doppio vantaggio. Esplode il Franchi. Nei sei minuti di recupero altra occasione di Cabral che il tiro a botta sicura fermato dalla traversa. Al 93esimo si riapre la gara, cala il gelo sugli spettatori già al freddo, con il goal del granata Karamoh, momenti di sofferenza con Terracciano che esce su Sanabria. Una difesa incerta e il portiere disattento in occasione del goal, portano ad un finale thriller per gli ipotetici supplementari. Finalmente al triplice fischio l’urlo liberatorio per il passaggio di turno alle doppie semifinali di Coppa Italia.

Una gara dominata dalla Fiorentina, ben diversa dalla squadra mediocre che solo dieci giorni fa usciva sconfitta in casa con lo stesso avversario, che conferma i segnali visti nella precedente gara.   Il gruppo sembra aver trovato l’identità di squadra. con fiducia, compattezza, e convinzione dei propri mezzi, ha creato diverse occasioni, ha lottato con grinta e carattere con buoni interventi e contrasti sugli avversari, segnali di crescita per alcuni giocatori di buon livello tecnico spesso al di sotto delle loro capacità. Sulla prova dei diversi reparti, quello difensivo buona la prova di Terracciano con interventi e belle parate, peccato il goal nel finale, Terzic in evidenza con la sua velocità, perfetto il cross per il goal iniziale. Il centrocampo tornato a tre, buona intesa con diversi inserimenti nel costruire azioni e supporto alla difesa, Barak in evidenza.

In avanti le note positive, Gonzalez, sempre presente nel gioco offensivo, prezioso in fase di copertura, manca il bersaglio ma in area un pericolo per gli avversari, ancora in fase di recupero a livello fisico ma classe, tecnica e tiro non mancano. Partito con le solite difficoltà in area, anche per i pochi palloni giocabili, il serbo Jovic alla sua ottava rete stagionale, si prende applausi e copertina per il goal che ha di fatto semplifica la gara, uno dei protagonisti della serata. Ottima prestazione dal suo antagonista Cabral, (un dualismo che in campo non si nota) entrato subito in gara che sfiora la rete, e partecipa al secondo fondamentale raddoppio di Ikoné. Il francese mette in mostra le sue caratteristiche con velocità e serpentine, realizza uno splendido goal di potenza e precisione sotto la Curva Fiesole che finalmente festeggia insieme all’esterno. Una vittoria importante nella gara che rappresenta il primo obiettivo stagionale, il passaggio alle due semifinali (andata e ritorno, 5 e 25 aprile con la sorpresa Cremonese avversario alla portata), per sognare di arrivare ad un trofeo tanto atteso, che manca ormai da troppo tempo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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