VIAREGGIO (Lucca) – Al via l’edizione dei 150 anni del Carnevale di Viareggio, aperta dalla cerimonia dell’alzabandiera, con tanta gente sui viali a mare per la prima sfilata. Sui carri poca satira politica rispetto al passato, ci sono invece sogni, speranze e desideri di un mondo migliore, e la pace.
Come l’anno scorso in concorso ci sono nove carri allegorici di prima categoria, quattro di seconda, nove mascherate di gruppo, 10 maschere isolate, e sei le pedane aggregative fuori concorso. Fra le mascherate a piedi si trovano raffigurate la regina Elisabetta e l’ex senatore leghista Simone Pillon. A sfilare oggi anche la fanfara dei bersaglieri.
Tra i carri, Jacopo Allegrucci, vincitore in carica in prima categoria, immagina un vecchio cantastorie che irrompe nel corso mascherato con il suo carrozzone carico di emozioni e ricordi per raccontare “Una storia fantastica”, quella dei 150 anni del Carnevale di Viareggio. Luigi Bonetti chiama a raccolta i più celebri sacerdoti dell’occulto per ritrovare l’equilibrio perduto, “Una macumba per dire basta”.
Fabrizio e Valentina Galli immaginano una grande astronave, guidata da Burlamacco e Ondina, pronta a salpare verso un Pianeta Terra 2.0. Alessandro Avanzini in “Pace armata” riflette sulla necessità di progettare destini di pace per un futuro migliore. Roberto Vannucci nell’allegoria dal titolo “Io sono nessuno” vede nei girasoli un simbolo per indicare la strada migliore verso un ritorno alla luce dopo anni bui e difficili.
“Meraviglioso” è l’esclamazione del grande Pulcinella che si sveglia dall’incubo della depressione e riscopre la bellezza del mondo, nell’allegoria di Luciano Tomei su idea e progetto di Antonino Croci.
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