Diario Viola Fiorentina

Praga l’ultima meta per la finale

L’attesa spasmodica del popolo viola, tra speranze e aspettative, si sente e si percepisce da diversi giorni prima della gara, la finale della Conferenze League, fissata il 7 giugno a Praga.

Diverse le difficoltà per reperire il tagliando, (con relative e giustificate polemiche per un impianto di circa 21mila spettatori, inadatto per una finale), in primo luogo per avere a disposizione un numero esiguo rispetto la richiesta, per le diverse prelazioni, infine per il sistema on line e personale con un codice di accesso senza poter essere stampato.

Nello steso tempo si decide di posizionare mega schermi al Franchi per coloro che restano a Firenze, al prezzo simbolico di 5 euri, sugli spalti in 32mila. Ore frenetiche anche per le associazioni che nei pochi giorni di tempo a disposizione organizzano voli charter e pullman, per dare la possibilità di arrivare alla sfida, anche agli ultimi possessori dei preziosi biglietti. In totale soldi out dei 5600, anche se tremila sono in città senza tagliando.

Si organizzano delle fan zone, con schermi giganti e stand gastronomici. La stessa cosa per la tifoseria avversaria inglese. Il tutto con grande attenzione coadiuvati da migliaia di forze dell’ordine per garantire la sicurezza pubblica. Le prime partenze con voli e mezzi propri il lunedì antecedente la gara, un modo anche per visitare Praga magica per storia e tradizione, denominata delle“cento campane”, con il caratteristico orologio astronomico medievale, il Ponte Carlo, il Castello , i palazzi colorati, città natale di Franz Kafka.

Le strade, le piazze un connubio di colori, tra il viola e un oceano di bordeaux e azzurro i colori sociali del West Ham. Tutta la città tappezzata di loghi che ricordano l’evento, indicazioni per arrivare con facilita all’Eden Park, lo stadio dell’evento che ospita l’evento, nell’occasione addobbato con i colori della Conferenze e con i simboli delle due squadre.

Finalmente mercoledì, il giorno della gara. Dalle prime ore del mattino le due tifoserie si intersecano nei luoghi di maggiore interesse turistico, una copia gigante della Coppa in palio, all’ingresso della Città Vecchia, il centro storico. Foto di rito, con sportività saluti e battute tra hammers e viola, spunta un pallone gonfiabile che passa di mano in mano, il clima è assordante ma festoso.

Nella Piazza della Città Vecchia, tra una folla entusiasta, appare il presidente Rocco Commisso, con la consorte signora Catherine, la sorella, un abbraccio infinito, tra strette di mano e foto, momenti di grande emozione, qualcuno si commuove. Il tour tra le strade ed i monumenti sontuosi è infinito, tanti amici ritrovati, incontri inaspettati, dalla Sicilia a Monaco di Baviera, tutta l’Italia rappresentata, una tifoseria eterogenea in ogni aspetto.

La gente del posto partecipa sorridente, cordiale e gentile si prodiga per dare indicazioni, in un misto di inglese e fiorentino, ma alla fine il risultato è perfetto, quando un adolescente dice forza Fiorentina. L’apertura dell’ingresso e fissato alle 18.00, ma molto prima si forma un serpentone di tifosi che attende con serafica pazienza il proprio turno, tra un servizio imponente di steward e forze dell’ordine.

Come un mosaico si comincia a trasformare l’impianto, gli stendarsi dei diversi club posizionati, le bandiere sventolano, migliaia di maglie e sciarpe, i primi cori e canti, tutto pronto per lo spettacolo, ci siamo, la Fiorentina gioca la finale.

continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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