Diario Viola Fiorentina

Tre punti preziosi

(Nella foto sopra Gonzalez festeggia il goal di Bonaventura, foto di Paolo Giuliani)

Dopo la gara della scorsa settimana contro la Juventus, con l’assenza del tifo organizzato per solidarietà con le popolazioni coinvolte dalla terribile alluvione alle porte di Firenze e in tutta la Toscana, nella dodicesima giornata, si torna ancora tra le mura di casa contro il Bologna.

Il cosiddetto derby dell’Appennino per la relativa distanza tra i due capoluoghi di provincia. I felsinei arrivano al Franchi dopo dieci risultati utili consecutivi, una delle squadre più in forma del momento, con circa tremila tifosi al seguito al loro supporto. In totale gli spettatori presenti sono 29.754.

I gruppi del tifo organizzato riprendono il loro posto sui gradoni della curva, dopo aver omaggiato nelle precedenti gare la nascita e gli anni novanta, chiudono il trittico dei festeggiamenti con una spettacolare coreografia.

Coreografia della Fiesole, foto di Paolo Giuliani.

Come in un quadro d’autore, tra centinaia di bandierine viola e bianche, in evidenza il numero 50 dorato, con un maestoso striscione con l’effige di tre rappresentati del tifo, distinti dai loro copri capo, dal basco degli anni ’70, agli spicchi del ’90 fino ai cappelli da pescatore attuali, mezzo secolo di passione verso la squadra viola. A bordo campo la scritta” Con il giglio cucito sul cuore da 50 anni al fianco del nostro grande amore”. L’ingresso delle squadre accolto dalla coreografia che si andava formando tra cori e applausi, che proseguono per tutta la gara, una spinta totale e una bolgia fino al termine.

La formazione parte con il 4-2-3-1, Terracciano tra i pali, Quarta e Milenkovic centrali, Parisi a destra, Biraghi a sinistra, a centrocampo Arthur e Duncan, in attacco Gonzalez e Kouame, Bonaventura trequartista, Nzola punta.

Le due squadre si affrontano da subito a viso aperto, incertezza di Quarta a centrocampo favorisce un contropiede del Bologna, recupera Milenkovic. Gonzalez tra un paio di avversari, tira nello specchio della porta ma il portiere ben posizionato.

Al 17esimo da azione insistita arriva il pallone a Nzola che offre un assist a Bonaventura che si coordina e tira in porta, il pallone centra la traversa ed entra nell’angolo della porta, vantaggio viola.

I rosso blu rispondono con Orsolini il cui tiro è di poco al lato, subito dopo Ferguson manda di poco sul fondo. Alla mezz’ora mentre l’azione è dalla parte opposta dell’area gigliata, l’arbitro Maresca viene chiamato alla visione Var per un presunto tocco di mano di Parisi, dopo un punizione di Orsolini.

Dopo un lungo consulto l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si porta Zirkzee che manda in rete, ed esulta con il gesto della mitraglia sotto la Curva Fiesole. Provocazione che infiamma il Franchi, con fischi verso l’olandese, che subito dopo si scusa con i giocatori viola.

Il clima è incandescente, nervosismo anche in panchina, ammonito mister Thiago Motta, interventi a ripetizione, Saelemaekers rischia su Gonzalez, con un brutto fallo, ma è solo cartellino giallo.

Al 42esimo ottima parata di Terracciano su Saelemaekers, dopo incertezza della difesa. Nei 4 minuti di recupero ammonito Bonaventura, che reagisce ad un intervento di Aebischer, che rimedia lo stesso giallo. Negli ultimi scampoli di gara rete di Orsolini, con un veloce contropiede, annullato dopo consulto Var per fuorigioco.

Nella ripresa mister Italiano modifica l’assetto della squadra con nuovi innesti, Nzola lascia il posto a Ikonè, Parisi a Ranieri, Kouame fa la prima punta, Gonzalez a sinistra, Ikonè a destra, in difesa Ranieri al centro con Milenkovic, Quarta terzino destro.

Un minuto dopo il neo entrato Ikonè, atterrato in area da Christiansen, l’arbitro senza esitazioni decide per la massima punizione. Sul dischetto Nico Gonzalez realizza il raddoppio dei gigliati.

La gara prosegue con una bella giocata di Bonaventura che si porta in area da centrocampo, cerca di servire Ikonè ma il pallone viene fermato dagli avversari. Al 60esimo ancora un contatto in area viola, l’arbitro decide per il rigore, ma dopo un lungo consulto il Var lo annulla.

Al 71esimo ancora un cambio tattico in difesa, Biraghi terzino destro, Ranieri a sinistra, Quarta al centro con Milenkovic. Al 78esimo esce Arthur per Maxime Lopez.

All’82esimo occasione per i viola con Gonzalez che manda di poco fuori. All’87esimo esce Biraghi per Comuzzo. Il capitano viola omaggiato con uno striscione dalla Curva Fiesole, esce tra la standing ovation del Franchi.

All’89esimo grande parata di Terracciano, su Ferguson, che salva porta e risultato. Nei sei minuti di recupero ultimo cambio, entra Yerry Mina al posto di Bonaventura, tutti in piedi ed altra standing ovation, in questo caso per il mattatore, il numero 5. Primo del triplice fischio, Ranieri ferma un avversario e rimedia un cartellino giallo, diffidato salterà la prossima sfida.

Un enorme boato dagli spalti accompagna la fine della gara, con grande entusiasmo di tutta la squadra che festeggia con il consueto lancio di maglie sotto la Curva Fiesole.

Una gara difficile con un avversario ben organizzato che ha ben giocato, sottolinea l’importanza della vittoria ottenuta, soprattutto dopo le tre sconfitte consecutive.

La Fiorentina ha messo in campo grinta e agonismo, meno possesso palla ma concreta e determinata a chiudere gli spazi e portare in fondo il risultato.

Una buona prestazione di tutto il gruppo, con le solite sbavature in difesa, qualche incertezza ed errore dei singoli, Terracciano superlativo salva la porta in più di un occasione, Ranieri il più attivo del reparto. A centrocampo buone prove di Arthur e Duncan, tanti i palloni smistati e recuperati, il brasiliano efficace anche in copertura.

In avanti, in attesa di Nzola, un tempo e un assist degno di nota per il primo goal, non incisivo per il suo ruolo, Koame prima da esterno poi da punta, offre una buona prestazione, con spunti offensivi per i compagni, Ikonè subentra dalla panchina con un buon impatto, guadagna l’episodio che indirizza la gara.

Sul podio i trascinatori, i fuoriclasse, i giocatori che fanno la differenza, l’argentino Nico Gonzalez e Jack Bonaventura. Il primo un vero lottatore, incassa in ogni gara interventi anche pesanti, salta gli avversari e si propone creando azioni offensive, all’ottavo goal della stagione (6 in campionato, 2 in Conference), cecchino implacabile dagli undici metri.

Per Jack Bonaventura leader del gruppo, classe e doti tecniche di livello, giocatore encomiabile per volontà e carattere ancora il migliore in campo, rete di ottima fattura, con una girata del pallone che si infila all’incrocio dei pali, giocate incredibili da applausi a scena aperta, beniamino del pubblico con il quale festeggia le sue reti, 5 in totale, meritata la seconda convocazione per i prossimi impegni della Nazionale.

Un plauso anche a mister Vincenzo Italiano, l’allenatore spesso non citato, rappresenta il principale artefice di questo buon inizio, lavoro spasmodico, cura nei particolari, mentalità vincente, valorizzare le doti dei giocatori a disposizione, lettura della gara con cambi adeguati.

Tre punti preziosi che portano fiducia e morale, il ritorno nella parte alta della classifica, sesti a pari punti con l’Atalanta, una sosta tranquilla di due settimane per recuperare forze fisiche ed energia mentale, ottimismo per le prossime gare dell’ultimo periodo dell’anno.

Autore

Patrizia Iannicelli

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