Diario Viola Fiorentina

A testa alta

(Nella foto mister Vincenzo Italiano, di Paolo Giuliani)

Dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia, i viola nella quindicesima giornata di campionato, sono impegnati nella difficile trasferta all’Olimpico con  la Roma, divise da un solo punto, a favore dei giallorossi, nella parte alta della classifica.

Al fianco dei ragazzi di mister Italiano, 700 tifosi, che nell’arco della gara con bandiere, stendardi e cori, non fanno mancare il loro supporto.

La formazione di partenza presenta 9 giocatori diversi rispetto alla gara del mercoledì, tra i titolari solo Kayode e Nzola partono dal primo minuto. Gli undici in campo con il modulo del 4-2-3-1 sono: Terracciano tra i pali, Kayode, Quarta, Ranieri, Biraghi, Arthtur, Duncan, Ikone, Bonaventura, Kouame, Nzola.

Pochi minuti e al quinto la Fiorentina subisce la rete dai padroni di casa, sulla destra Dybala recupera un pallone che crossa nel mezzo, Lukaku davanti la porta con un colpo di testa, manda il pallone in rete.

I viola non trovano spazi e i giallorossi controllano senza difficoltà. Il primo guizzo viola al 17esimo, lanciato da Bonaventura, Nzola si fa recuperare un pallone in area dal portiere Rui Patricio. Al 20esimo gioco fermo per un intervento di Dybala su Arthur non ravvisato dall’arbitro, ha la peggio l’argentino costretto a lasciare il terreno di gioco.

Poche occasioni da una parte e dall’altra nel proseguo del match , con i viola poco incisivi nella fase offensiva. Nella parte finale primi cartellini gialli dall’arbitro Rapuano, per interventi piuttosto duri, il primo per Cristante che ferma Kouame, il secondo per Zalewski su Ikoné. Nei quattro minuti di recupero un colpo di testa di Kouame lontano dalla porta,  una conclusione di Bonaventura parata dal portiere.

Nella ripresa i viola subito in avanti con Nzola che passa a Ikoné, il francese in area si fa recuperare dal portiere. Al 53esimo occasione da rete dei padroni di casa, da corner Terracciano anticipa su Mancini, Duncan provvidenziale allontana il pallone sulla linea di porta.

La gara non bella, diversi giocatori della Roma si accasciano a terra, spesso interrotta. Al 63esimo cross di Ikoné per Bonaventura che coordina il sinistro che supera il portiere, ma si ferma sulla traversa. Al 64esimo espulsione per doppia ammonizione di Zalewski, in ritardo su Kayode, la Roma in inferiorità numerica. Al 66esimo arriva il pari dei gigliati, cross di Kouame e colpo di testa di Quarta che manda nell’angolino della porta.

Martinez Quarta, con la fascia da capitano in una gara al Franchi, foto di P. Giuliani

La Fiorentina prosegue con un possesso palla prolungato, manca il passaggio finale. Al 71esimo esce Ikoné per Gonzalez, subito in evidenza il neo entrato con un colpo di testa che Rui Patricio manda in corner. I viola continuano a pressare ma in area non trovano sbocchi. Al 78esimo esce Bonaventura per Sottil.

Continua la girandola dei cartellini gialli, dopo Biraghi per i viola, finisce sul taccuino anche Peredes che in ritardo su Gonzalez, non va per il sottile. All’81esimo esce Kayode per Maxime Lopez, un minuto dopo Quarta impegna il portiere che respinge con i pugni.

Fase finale concitata con sostituzioni e interruzioni, cartellino giallo anche per Duncan costretto a fermare El Shaarawy.

All’87esimo rosso diretto per Lukaku, l’attaccante con un brutto intervento ferma Kouame, l’arbitro senza esitazioni, lo manda in anticipo negli spogliatoi, la Roma con due uomini in meno.

L’ultimo tiro nel tempo regolamentare, un rasoterra di Arthur parata dal portiere. Nei 7 minuti di recupero, un paio di azioni viola, con Gonzalez e Duncan, la Roma si barrica, chiude gli spazi, perde tempo con le rimessa dal fondo, il triplice fischio chiude la gara.

Grande gara, soprattutto nel secondo tempo, dei ragazzi di mister Italiano che dopo lo svantaggio iniziale, trovano un’ immediata reazione, con carattere e totale dominio di gioco, con gli avversari concentrati solo a difendere.

I numeri eloquenti, 14 tiri, 8 nello specchio della porta, 67% possesso palla, 6 corner, 22 cross, lasciano l’amaro in bocca per aver mancato una concreta occasione di fare risultato pieno, anche per la doppia superiorità numerica non sfruttata.

Dalla bolgia dell’Olimpico la squadra esce comunque a testa alta, tra gli applausi, consapevole di aver creato tanto, di aver dato il massimo, con la consapevolezza di evitare i soliti errori e di avere notevoli margini di miglioramento.

La prestazione dei reparti è sufficiente, nel reparto difensivo buona prova di Ranieri attento e sicuro nei recuperi, in mediana Arthur e Duncan determinanti, il brasiliano smista palloni e crea azioni, il ghanese conferma il suo buon momento, un suo intervento in area evita il raddoppio.

Dagli esterni Kouame decisivo in due azioni, il cross del pari e l’espulsione di Lukaku, ottima notizia il recupero di Nico Gonzalez, fondamentale per la fase offensiva.

Tra i migliori ormai una consuetudine Jack Bonaventura, con il traguardo delle 100 gare in serie A, un trascinatore e un esempio per i compagni, anche nei momenti sottotono della squadra, non perde lucidità e prova a calciare verso la porta, peccato per il legno che gli nega la rete.

Il match winner, il migliore della serata Martinez Quarta, l’argentino pronto a lasciare le rive dell’Arno ad inizio stagione, al suo quarto anno in maglia viola, mette in campo ottime prestazioni e realizza la sua quinta rete, tre in campionato e 2 in Europa.

Il merito di aver recuperato e valorizzato l’argentino, difensore centrale con doti da attaccante, è di mister Vincenzo Italiano, con entusiasmo e mentalità vincente, esalta le doti dei singoli, con la giusta amalgama nel gruppo. Il tecnico che festeggia in questa gara, il suo 46esimo compleanno, la 150esima gara della carriera, ha riportato la Fiorentina in Europa, ha migliorato i punti conquisati la scorsa stagione (5 in più dopo 15 giornate, ndr), ha ottenuto record di reti realizzati, 105, di gare disputate, 61, in un anno solare, in piena corsa per il quarto posto, da gennaio in 4 competizioni. Un protagonista già entrato nella storia gigliata.

La prossima sfida a Budapest, il prossimo 14 dicembre con il Ferencvaros, due risultati a favore per i viola, per chiudere il girone da capolista e volare ai quarti, per concludere con le ultime 3 sfide di campionato questo straordinario anno viola, vissuto intensamente tra qualche delusione e forti emozioni.

 

Autore

Patrizia Iannicelli

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