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Ai quarti di Coppa Italia

Il gol vitoria di Pol Lirola

Dopo la vittoria sofferta di campionato contro la Spal della scorsa domenica, i viola sono di scena al Franchi per il turno degli ottavi della coppa nazionale. L’orario delle 15 di un giorno feriale, con il disappunto della tifoseria espresso in uno striscione fuori dal Franchi (Fiorentina-Atalanta ore 15 di mercoledì. Rai e Lega Calcio: vergogna), porta sugli spalti 13.395 spettatori.

Mister Iachini adotta un mini turn over, in porta Terracciano, Ceccherini in difesa, prima da titolare di Cutrone. Si parte con il modulo del 3-5-2, Terracciano tra i pali, difesa con Milennkovic, Pezzella (cap.), Ceccherini, sulla mediana Lirola, Benassi, Pulgar, Castrovilli , Dalbert, in avanti Vlahovic e Cutrone.

I viola partono subito in avanti, ritmo alto e spunti di buon gioco, di certo più vivaci e propositivi, gli orobici anche se nella formazione titolare sono inserite diverse seconde linee, rispondono in contropiede. Al dodicesimo splendida azione della Fiorentina con Cutrone che allarga sulla destra per Dalbert, il brasiliano rimette nel mezzo e serve il neo attaccante viola che realizza il goal del vantaggio. Dopo il solito breve consulto del Var (non capiamo le possibili irregolarità), il goal viene assegnato.

Poco dopo i padroni di casa potrebbero raddoppiare con Vlahovic. Le squadre giocano senza risparmiarsi e le azioni si alternano da una parte e dall’altra delle due aree. Alla mezz’ora traversa di Pasalic, con Castrovilli che manda in corner. Il mancato raddoppio per i viola arriva da un contropiede di Benassi che passa al centro per Vlahovic, anticipato da Djimsiti. Si va all’intervallo con il meritato vantaggio dei viola, un primo tempo che non si vedeva da mesi.

Nella seconda frazione, la Fiorentina tiene palla anche se gli ospiti si rendono pericolosi in diverse occasioni. Una punizione dal limite dell’area di Vlahovic, alta di poco, ancora Cutrone in evidenza è fermato in area, cosi come l’attaccante serbo Vlahovic anticipato. Poi è l ‘Atalanta che mette i brividi con Pasalic che davanti a Terracciano impegna il portiere viola, da un rinvio è la volta di Malinovskyi che manda alto a porta vuota.

Cutrone a colloquio con Iachini

Cutrone a colloquio con Iachini

Al sessantesimo ancora una traversa salva i viola, questa volta il tiro è di Gosens. Gli ospiti in questa fase pressano per trovare il pari, che arriva inesorabile con l’ex di turno Ilicic (che esulta in modo poco piacevole e antipatico verso i tifosi di casa), che anticipa Pezzella e dal centro batte Terracciano. Pochi minuti e dalla parte opposta il capitano cade in area, per l’arbitro Manganello (molte decisioni discutibili nel suo operato) è simulazione, l’argentino già ammonito viene espulso.

Per la Fiorentina dopo una buona gara, diventa difficile la parte finale costretta con un uomo in meno. Il primo cambio come in questi casi normale, esce Cutrone per Caceres. Mentre tutto sembra portare ai supplementari, al trentanovesimo, grande azione che parte da Pulgar sulla destra per Lirola, lo spagnolo dopo 30 metri con palla al piede entra in area e con un gran diagonale batte il portiere Gollini. Goal bellissimo che accende il Franchi, mentre la squadra festeggia sotto la Curva Fiesole.

Nei minuti finali entra Chiesa al posto di Vlahovic, mentre Castrovilli anche se con crampi, resta in campo. L’Atalanta cerca il pari, ma dopo tre minuti di recupero, la Fiorentina con un’autentica impresa, vola ai quarti dove affronterà a Milano un’altra corazzata, l’Inter di Conte.

Contro ogni previsione, nessuno avrebbe scommesso il passaggio del turno, abbiamo visto una grande gara, un primo tempo giocato a viso aperto senza timori reverenziali. Buona la scelta delle due punte, con Cutrone un vero trascinatore, quando troverà i novanta minuti sulle gambe potrà diventare l’attaccante che mancava. La coppia con Vlahovic ha funzionanto, il serbo ha fatto una buona gara, qualche errore, ma si è messo a disposizione della squadra, anche quando l’assetto è diventato ad una sola punta.

Commisso festeggia la seconda vittoria cvonsecutiva

Commisso festeggia la seconda vittoria consecutiva

La difesa compatta, buona la sicurezza di Terracciano, anche Ceccherini non demerita a parte la distrazione sul goal di Ilicic, peccato per l’ingenuità del capitano Pezzella, che dopo gli onori di cronaca di domenica con il goal partita, è sato la nota dolente della gara. Centrocampo impeccabile, siamo abituati a scrivere delle giocate di Castrovilli che sono la delizia del gioco del calcio, ma anche il lavoro di copertura che ha fatto e lo spirito di sacrificio encomiabili, anche Pulgar finalmente un giocatore ritrovato dopo mesi anonimi, cosi come il protagonista assoluto Lirola che oltre al goal partita mette in campo buoni spunti dopo i primi segnali di recupero notati domenica.

Insomma tutta la squadra e i vari reparti dopo mesi in sintonia tra loro, alla vigilia impensabile prevedere questo tipo di prestazione. Un plauso lo merita anche Beppe Iachini, che arrivato in sordina e con qualche perplessità, riesce a dare la prima gioia a tutto l’ambiente, con una squadra che inizia a rispecchiare il suo personaggio cuore, grinta e carattere. Dopo i meritati applausi, elogi e complimenti, lo stesso mister ha parlato nel post gara, di archiviare il successo per essere proiettati con la massima concentrazione nella prossima gara di campionato contro il Napoli al San Paolo. Dopo due vittorie importanti che hanno risollevato morale e convinzione dei propri mezzi, arriva una sfida difficile che potrà confermare i progressi visti in questo inizio di anno.

Autore

Patrizia Iannicelli

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