(Nella foto: Curva Fiesole e striscioni di saluto)
A poche ore dalla delusione per la finale di Coppa Italia all’Olimpico, la Fiorentina nel penultimo turno di campionato, nell’anticipo pomeridiano di sabato delle 18.00, affronta tra le mura di casa, la Roma.
Alla vigilia della gara, la società attraverso i propri canali, presenta la nuova maglia con un design ispirato al giglio simbolo di Firenze, una trama di gigli concatenati con una grafica tono su tono, un effetto a catena simil DNA, bordi e colletto bianchi. Sono indossate in anteprima proprio in questa serata. In un clima di quasi estate, prima del match mister Vincenzo italiano, viene premiato dal dg Jo Barone per le sue 100 panchine in viola, e dalla Lega Serie A come allenatore del mese.
Al momento della lettura della formazione l’intero stadio omaggia con un lungo applauso la Curva Fiesole, il cuore pulsante sempre al fianco della squadra. Da rituale nell’ultimo impegno in casa, i giocatori posano con i propri bambini nella foto di gruppo. Ottima affluenza di pubblico con 32.829 spettatori, divisi tra i 21.927 abbonamenti e 10.902 biglietti emessi.
Nelle due formazioni diversi cambi, con le due squadre proiettate alle rispettive finali, di Conference per i viola di Europa League per i giallorossi. Mister Italiano cambia quasi totalmente (8 su 11) rispetto alla gara di mercoledì, gli undici titolari con il metodo del 4-3-2-1 sono: Cerofolini, Venuti, Quarta, Igor, Biraghi, Mandragora, Duncan, Ikoné, Barak, Saponara, Jovic.
Primi minuti con i padroni di casa che attaccano, ospiti che si chiudono nella loro metà campo. Al decimo da una disattenzione difensiva viola arriva il vantaggio dei giallorossi, dalla sinistra Belotti crossa per Solbakken che fa da sponda al centro area dove El Shaarawy, indisturbato manda il pallone in rete. Il gioco viola è lento e prevedibile, gli ospiti sono più attivi nelle ripartenze, da una di queste azioni Wiijnaldum è fermato da Cerofolini, con il pallone che arriva a Solbakken che tira verso la porta, Quarta chiude sulla linea, e mantiene il risultato aperto.
Al 28esimo primo cooling break, una sosta per ritemprare i giocatori. I viola provano a portarsi in area, con un tiro di Jovic di poco fuori e una punizione di Biraghi, ma su cross di Saponara, Ikoné spreca una buona occasione. Nella fase finale botta sicura di El Shaarawy, con Cerofolini che manda in angolo. Nei 4 minuti di recupero, ancora un grande intervento del portiere viola che salva la porta su tiro di Belotti.
Nella ripresa il primo doppio cambio, entrano Milenkovic e Terzic al posto di Biraghi e Quarta. Si prosegue con il solito copione, i gigliati creano ma non concretizzano. Al 61esimo doppia sostituzione, fuori Saponara e Venuti, per Sottil e Dodo. L’applauso del pubblico al terzino destro Venuti che a fine stagione lascerà la squadra. Al 67esimo intervento dubbio in area su Milenkovic, l’arbitro Ayroldi indica di proseguire. Al 72esimo secondo cooling break, squadre nelle panchine per rifocillarsi.
Al 76esimo ultimo cambio esce Duncan per Kouame. Finale concitato con reiterate proteste viola per un intervento in area su Terzic, l’arbitro fischia contro per un precedente fallo di Sottil. Attimi di tensioni e battibecco in panchina con il tecnico Mourinho che si scaglia contro lo staff viola, l’arbitro ammonisce il portoghese, torna la calma con l’abbraccio tra i due mister. All’85esimo cross dalla destra di Kouame con Mandragora che fa da sponda per Jovic, il serbo davanti la porta realizza il pari. Grande festa con i compagni in campo con il pubblico entusiasta.
All’88esimo ancora un cross, dalla sinistra Terzic verso il centro area, Kouame tocca il pallone che termina al lato della porta dove veloce Ikonè, lo manda in rete. Vantaggio impronosticabile dei gigliati che ribaltano la gara, dopo essere stati in svantaggio per quasi l’intero arco di tempo. Nei 5 minuti di recupero, qualche momento di apprensione, ma il triplice fischio porta ad una vittoria di prestigio e tre punti fondamentali per la classifica.
A fine gara tutta la squadra e il mister a metà campo, per salutare il pubblico, poi una lunga sosta sotto la Curva Fiesole. Grandi emozioni con l’omaggio a Lorenzo Venuti, per la sua ultima gara in casa, con lo speaker che lo saluta e lo ringrazia, (mentre scorrono le varie fasi della sua carriera calcistica iniziata proprio dalle giovanili), per gli anni passati in maglia viola, mentre sul tabellone appare una foto con la scritta grazie Lollo. Dalla Curva due grandi striscioni per il giusto tributo al giocatore per l’attaccamento alla maglia sempre mostrato, applausi e cori interminabili, con il terzino che in lacrime raccoglie una sciarpa, riceve il grande abbraccio dei tifosi.
Sulla prestazione in evidenza Cerofolini che mantiene aperta la gara e Terzic che trova il cross vincente, il francese Ikonè ha un buon inizio, crea azioni offensive che come spesso capita non concretizza, ha il merito di mettere in rete il pallone a pochi passi, con il goal vincente. Sul podio l’ivoriano Kouame che subentrato dalla panchina cambia la gara con inserimenti e cross, porta una maggiore spinta in attacco, partecipa alle due reti, e il serbo Jovic, l’ex Real, dopo qualche critica per i goal mancati alla finale, si riscatta non solo con la rete, ma con l’atteggiamento mentale, lotta e si propone su ogni pallone, una dose di fiducia e morale per affrontare le ultime sfide, 13 le reti stagionali.
Al Franchi si chiude in bellezza una stagione straordinaria ( in totale 58 gare giocate nelle diverse competizioni), con la squadra partita in sordina, quasi timida e impacciata, ma cresciuta tecnicamente e mentalmente di gara in gara, con momenti entusiasmanti e serate indimenticabili. Un patto non scritto tra tecnico squadra e tifoseria, che ha rafforzato e compattato il gruppo oltre gli ostacoli e le difficoltà.
Al rush finale manca l’ultima fatica, l’ultimo sforzo, una gara di campionato, per l’ottavo posto, ma soprattutto la finale a Praga, ancora tutti uniti, per realizzare il sogno di alzare un trofeo, nel nome della città del giglio.
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