Ombre Rosse

Al vertice della tensione

L’ultimo libro di Ken Follett, Per niente al mondo, termina con lo scoppio della guerra nucleare tra superpotenze. L’ultimo tabu del ventesimo secolo pare crollato, se perfino il bravo e sempre bene informato scrittore inglese lancia un messaggio senza nessuna speranza al termine del suo ultimo best seller.

Nella realtà, stamattina tutti parlano di guerra mondiale più o meno imminente, e sappiamo dal 1945 che la terza sarà – quando sarà – una guerra che prevede l’uso della bomba atomica con cui era terminata la seconda. Magari nella versione attuale assai più potente, e definitiva.

Tutti sembrano andare allegramente verso la catastrofe, con le loro dichiarazioni. Gli ultimi fatti di cronaca, gli attentati al gasdotto russo nel Mare del Nord, sembrano gettare benzina su quello stesso fuoco. Molti richiamano i riservisti e parlano senza mezzi termini di ritorsioni nucleari.

Noi crediamo che tra il dire ed il fare ci sia ancora di mezzo il mare. Tutti sanno che nessuno sopravviverà alla guerra nucleare, che questo pianeta diventerà il Pianeta delle Scimmie. Tutti lo sapevano nel 1962, giocando con il fuoco al largo di Cuba. Tutti lo sanno adesso, giocando con un fuoco mille volte più incandescente nel Mar Baltico e nel Mar Nero. Perfino un imbecille come il presidente USA Jo Biden crediamo abbia qualche consigliere che la sera oltre a togliergli il bavaglino dopo cena gli ricorda che quel bottone rosso lo deve lasciar stare, giochi con gli altri giocattoli, con tutti quelli che vuole, ma con il bottone rosso no. Mai.

O le scimmie un giorno porteranno gli ultimi uomini superstiti sul posto dove i resti della Statua della Libertà affiorano dal mare.

Qualcuno vuole ricondurre l’Europa ad uno stadio storico simile all’Anno Mille. Va bene, ce lo siamo anche meritato. Siamo idioti, forse meritiamo di finire a nutrirci di insetti e di altra merda propagandata e magari prodotta da coloro che alle elezioni europee mandiamo regolarmente a far danni a Bruxelles, per levarceli dai coglioni a casa nostra in quanto ancora più imbecilli di Biden. La von der Leyen a casa sua crediamo non la sopporti più neppure il marito, che pure le deve tutto. O viceversa, non ha importanza.

Ma da qui a schiacciare il bottone rosso ce ne corre. Doctor Strangelove di Stanley Kubrick era un film satirico, ma giocava con i tasti giusti dentro di noi. Sono passati cnquant’anni, nessuno ha imparato ad amare la bomba fino al punto di volerla usare. Ed il Pianeta delle Scimmie ha fatto il resto, una volta e per sempre.

Nessuno tirerà mai quella bomba. Ma molti imbecilli chiedono a bocca larga a Giorgia Meloni se come futura premier dell’Italia schierata con una NATO che ormai assomiglia sempre più alla SPECTRE dei film di James Bond, è pronta ad usare quella bomba.

Domande cretine, rivolte da cretini al soldo di altri cretini. Tese a generare scenari cretini nell’immaginario collettivo. Cretino. Noi crediamo che essendo prima di tutto donna, e non di quelle dall’utero sconvolto come certe sue omologhe europee, Giorgia Meloni sia pronta soprattutto ad una cosa: a non usarla. Mai.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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