Prato

Al via l’Anno Cateriniano, dedicato a Santa Caterina de’ Ricci

PRATO – Presentazione di libri, conferenze e visite guidate ai luoghi della vita di Santa Caterina de’ Ricci, compatrona della città di Prato. È davvero ricco il programma di appuntamenti promossi dalla Diocesi e dal monastero domenicano di San Vincenzo in occasione dei 500 anni dalla nascita della Santa, avvenuta il 23 aprile 1522.

In cartellone tanti appuntamenti fino a aprile 2023, per far conoscere la vita, il carisma e le opere di Santa Caterina, il cui amore per il Signore era così forte e incondizionato che un giorno il Cristo crocifisso che aveva nella sua cella si staccò dalla croce per abbracciarla.

Luogo centrale delle iniziative saranno la basilica che porta il suo nome e gli spazi del monastero di via San Vincenzo, all’interno dei quali Alessandra Lucrezia Romola (al secolo Caterina) ha trascorso la maggior parte della sua vita.

Il programma dell’anno Cateriniano è stato presentato questa mattina dalla priora del monastero suor Annalisa Koepke e dai membri del comitato istituito per i cinquecento anni dalla nascita della Santa. «Per noi questa è una occasione importante – dice la Priora – è  come se la memoria di Santa Caterina rifiorisse di nuovo. Era una mistica che ha vissuto ogni settimana per dodici anni la Passione di Cristo e nonostante questa sofferenza era una donna forte che ha affrontato con gioia qualsiasi evento, anche i più dolorosi».

Santa Caterina de' Ricci

Santa Caterina de’ Ricci

Suor Annalisa non nasconde la preoccupazione per la crisi vocazionale che sta investendo gli ordini religiosi, compresa la comunità delle Domenicane di San Vincenzo, composta attualmente da sette monache: «Guardando a lei affidiamo le nostre speranze nel futuro».

Il vicario don Daniele Scaccini ha parlato a nome della Diocesi di Prato. «Questi festeggiamenti non vogliono essere soltanto celebrativi – sottolinea il sacerdote –, Santa Caterina era una figura moderna che ha saputo dialogare con tutto il mondo, in un tempo in cui le possibilità date alle donne erano piuttosto limitate. Oggi, pur avendo molte possibilità di comunicazione troviamo difficoltà a esprimere contenuti che promuovono l’uomo nelle sue relazioni e nella sua spiritualità».

Questo speciale anniversario rappresenta anche una ottima opportunità per scoprire la basilica di San Vincenzo, una delle chiese che esprime al meglio il tardo barocco presente a Prato, e il bellissimo coro monastico, dono di uno dei figli spirituali della Santa, il fiorentino Filippo Salviati.

Durante le visite guidate al monastero sarà possibile inoltre ammirare anche il grande stendardo esposto in San Pietro a Roma il 29 giugno 1746, giorno della canonizzazione di Santa Caterina. Una opera unica solitamente non visibile al pubblico. Del comitato erano presenti anche il rettore della basilica di San Vincenzo don Paolo Baldanzi e don Marco Pratesi.

Le prime iniziative. Dopo il triduo di ringraziamento e preghiera culminato il 23 aprile, in occasione dell’anniversario della nascita di Santa Caterina, iniziano ora tutte le iniziative promosse in suo onore. Sabato 30 aprile e sabato 14 maggio alle ore 10 è in programma la visita guidata «La basilica e il coro di san Vincenzo e santa Caterina, i luoghi della Santa di Prato».

Il 12 maggio alla biblioteca Roncioniana (in piazza San Francesco) si terrà una conferenza di Angela Tonini, docente della Scuola diocesana di Teologia di Prato. Le iniziative proseguono nei mesi successivi con convegni e conferenze, visite guidate, una biciclettata nei luoghi della Santa, per terminare il 23 aprile 2023 con la messa solenne di chiusura del Cinquecentenario. Il calendario completo è consultabile sul sito della Diocesi.

Autore

Andrea Sarti

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