Diario Viola Fiorentina

All’ultimo respiro

(L’autore del definitivo pari, Robin Gosens, festeggia con la panchina, foto di Andrea Martini)

A poche ore dalla qualificazione al girone unico della Conference League (debutto il 3 ottobre, ndr), arrivata dopo i calci di rigore, la Fiorentina nella terza giornata di campionato affronta tra le mura del Franchi, il Monza.

La chiusura del mercato porta nelle ultime ore, 5 nuovi innesti per mister Palladino, che avrà il compito con la rosa a disposizione, di trovare varie soluzioni per dare un’identità di gioco alla squadra.

Il tecnico campano ex della sfida, cerca la prima vittoria sulla panchina viola, che manca dal 16 marzo dello scorso anno, quando era alla giuda dei brianzoli.

Come annunciato poche ore dalla gara, la tifoseria organizzata chiama a raccolta i tifosi, con l’appuntamento fissato davanti al Viola Park, per scortare  con motorini, il pullman della squadra verso lo stadio.

Una lunga coda accompagna la squadra, con grande entusiasmo, ennesima dimostrazione di supporto e vicinanza di una tifoseria encomiabile, che chiede unione di intenti, in nome della Fiorentina e di coloro che ne indossano la maglia.

Sugli spalti presenti 18.376 spettatori. Prima della gara un minuto di raccoglimento in memoria del tecnico Goran Eriksson, la curva lo omaggio con uno striscione. Il fischio d’inizio alle 18.30, il caldo umido rende l’aria irrespirabile.

La formazione parte con il modulo del 3-4-2-1, qualche sorpresa tra i titolari, subito in campo i nuovi arrivati Gosens e Cataldi, Beltran con Colpani dietro a Kean.

Gli undici titolari sono: Terracciano tra i pali, Comuzzo, Ranieri, Biraghi, in difesa Dodo a destra, Cataldi, e Mandragora a centrocampo, Gosens a sinistra, Beltran e Colpani dietro a Kean.

Parte in avanti la squadra viola nei primi minuti sotto porta, un cross di Gosens non viene agganciato da Beltran.

Con il passare del tempo si rivede il solito estenuante possesso palla, tanti passaggi in orizzontale, si torna spesso dietro la linea di centrocampo, gli avversari chiudono gli spazi con una buona difesa.

Al 18esimo alla prima occasione, rete del Monza, cross di Pereira con tiro di Djuric che anticipa Biraghi e batte Terracciano, vantaggio degli ospiti.

Prime ammonizioni per Pessina e Mandragora, per interventi a centrocampo, al 26simo il primo cooling break per ritemprare le squadre.

Dagli spalti cori di incitamento, non trovano risposta sul campo, con i giocatori che non creano nessuna occasione da rete.

Al 32esimo azione di contropiede dei brianzoli con Kyriakopoulos che salta la difesa con tutto il campo aperto, passa a Maldini, che da 25 metri con il destro realizza il raddoppio.

Inizio horror dei viola che non riescono a reagire, squadra frastornata, senza idee di gioco, con giocatori senza grinta, contro un avversario che, con il minimo sforzo di due tiri, trova il massimo dei risultati.

Al 39esimo primo tiro verso la porta con Kean di testa, la difesa respinge, il portiere Turati para.

Al 41esimo altro brivido per i viola, azione offensiva degli ospiti, con Maldini che tira in porta, intervento provvidenziale di Terracciano che manda il pallone sul palo.

Un primo tempo terrificante sembra il preludio di un’altra gara difficile, ma prima dell’intervallo finalmente le prime azioni offensive dei padroni di casa, un cross di Cataldi trova un colpo di testa di Beltran di poco fuori.

Al 45esimo arriva la rete che dimezza lo svantaggio e apre la gara, da corner battuto da Cataldi sponda area di Ranieri e tiro di Kean, il consulto Var conferma la rete. Dopo 3 minuti di recupero si torna negli spogliatoi.

Moise Kean autore della prima rete

Nella ripresa la squadra parte più propositiva, dalla destra Dodo in mezzo per Kean, che non riesce a deviare in porta.

Al 58esimo primi cambi, fuori Mandragora e Beltran per Bove e Kouame.

I giocatori ospiti anche con lievi contrasti con i viola, restano a terra con notevoli perdite di tempo. La Fiorentina non trova spunti concreti, ma meglio come spirito d’iniziativa, con il Monza che mostra le lacune di squadra.

Al 69esimo altro doppio cambio, fuori Colpani e Cataldi per Ikonè e Adli. Al 71esimo secondo cooling break.

Gara interrotta da pause e interventi, ogni fallo sono minuti che allungano la gara, con il caldo che non dà tregua.

Al 76esimo buona azione di Ikonè, in area il tiro debole viene bloccato dal portiere Turati. Al 79esimo ultimo cambio esce Comuzzo per Quarta. L’argentino appena entrato si inserisce in fase offensiva ma non trova il tocco vincente.

I brianzoli continuano a perdere tempo ad ogni contatto, fasi finali concitate, con la Fiorentina alla ricerca del pari. Al 90esimo ancora Kean di testa verso la porta, con il portiere Turati che salva con due interventi sulla linea di porta.

L’arbitro Colombo assegna 8 minuti di recupero, totale il forcing viola, gli avversari chiusi nella propria area.

Al 96esimo da corner assist di Adli, colpo di testa di Gosens che manda il pallone in rete, un pari al foto finish festeggiato più di una vittoria, in campo e sugli spalti.

Yacine Adli, assist man della seconda rete, foto di Andrea Martini

Un breve consulto per un tocco di mano dei brianzoli, ed il triplice fischio che chiude la sfida.

Gli avversari senza grandi azioni, rischiano di ottenere l’intera posta in palio con tre tiri, due goal  ed un palo, mentre i viola inermi non trovano trame di gioco, e regalano un intero tempo

L’estenuante possesso palla (69%) non porta concretezza, le due reti arrivano da calci piazzati, a tratti una squadra incerta nei movimenti, distratta in difesa, la reazione di carattere evita il peggio.

Sulla prestazione ancora sul banco degli imputati la difesa, 7 goal subiti in 5 gare, numeri pesanti con avversari modesti, in difficoltà i singoli del reparto, che ancora non hanno trovato gli automatismi del nuovo modulo.

Buona prova di Comuzzo, classe 2005, proveniente dalla Primavera, ormai aggregato alla prima squadra dalla precedente stagione, che lotta e contrasta come un veterano, ottima personalità e doti fisiche.

A centrocampo l’ex laziale appena arrivato, Danilo Cataldi, si nota a fasi alterne ma offre buone giocate e l’assist per la rete di Kean, positivi gli esordi di Adli che offre l’assist per il pari, Edoardo Bove può ancora migliorare, ma porta sostanza in mezzo al campo, il tedesco Robin Gosens, ex Union Berlino, ma conosciuto in Italia nell’Atalanta ed Inter, appena arrivato e titolare a sorpresa, realizza un goal pesante, il suo un esordio più che positivo.

L’autore del pari Robin Gosens, foto di Andrea Martini

Il match winner della gara ancora Moise Kean, il classe 2000, pericoloso e reattivo in area avversaria, torna in goal anche in campionato dopo 17 mesi, con la terza rete realizzata, il protagonista assoluto dal ritiro alle  prime 5 gare ufficiali.

La convocazione in Nazionale la giusta ricompensa dell’attaccante, un centravanti di ruolo che  la Fiorentina aspettava da tempo.

Nel post gara Palladino soddisfatto del mercato, predica pazienza per vedere la migliore squadra, di certo la sosta per gli impegni delle Nazionali, capita a proposito, il tempo per assemblare i nuovi arrivati, provare nuovi schemi e moduli di un gruppo completamente rinnovato.

Mister Raffaele Palladino nel post gara in sala stampa

La rosa rivoluzionata con 11 giocatori nuovi, è competitiva nei diversi reparti, il tecnico ha diverse alternative e soluzioni da adottare per avere la migliore squadra.

Un pari dopo una gara sottotono e in apnea fino all’ultimo respiro, in rimonta dopo un doppio svantaggio, rappresenta un segnale positivo, per ripartire tra 15 giorni, con la vera Fiorentina del futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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