Fiorentina

Ancora sconfitti fuori casa

Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, inizia il secondo tour de force per la Fiorentina, con una gara ogni tre giorni, fino alla sosta di metà novembre per i Mondiali. Si parte con l’ottava giornata di campionato, al Gewiss Stadium di Bergamo, contro l’ Atalanta (capolista prima della sosta insieme al Napoli). I tifosi al seguito della squadra sono circa 600, un numero esiguo anche per la successiva trasferta ad Edimburgo del prossimo giovedì, dove si prevede il sold out dei tagliandi a disposizione.

Presenti i dirigenti al completo dal presidente ai direttori sportivi. Proprio all’indirizzo del patron viola Rocco Commisso brutto episodio con cori di discriminazione territoriale nei suoi confronti. La curva dei nerazzurri non è la prima volta che balza agli onori di cronaca per offese, cori e insulti, senza che qualcuno intervenga con provvedimenti concreti. Problematiche irrisolte, che si ripetono ogni domenica in tutti gli stadi, argomenti di discussione per i talk show, che restano tali.

Tornando al calcio giocato, mister Italiano adotta un turn over, partono dalla panchina Milenkovic e Gonzalez per problemi fisici, il marocchino Amrabat arrivato a poche ore dal match. Il modulo resta il 4-3-3, Terracciano tra i pali, Venuti, Quarta, Igor, Biraghi, Bonaventura, Mandragora, Barak, Ikoné, Kouamè, Saponara.

La gara inizia con un buon ritmo dettato dalle due squadre, le occasioni più concrete sono però degli orobici, la difesa viola anche se con qualche affanno chiude gli spazi. Alla mezz’ora diversi errori da una parte e dall’altra, Terracciano compie due parate provvidenziali ma rischia su un un’uscita con Quarta che rimedia. Al 40esimo episodio da brividi per gli ospiti con Kouamè che si vede estrarre il cartellino rosso per un intervento a gamba tesa sul viso di De Roon, dopo il consulto al Var, che evidenzia il mancato contatto, l’arbitro Irrati revoca l’espulsione all’attaccante, anche se ammonito con un giallo per gioco pericoloso. Si va all’intervallo a reti inviolate.

Nella ripresa al 59esimo arriva il goal dell’Atalanta, dalla sinistra il più attivo Muriel, sulla linea di fondo salta Quarta e Venuti e mette nel mezzo dove Lookman non può far altro che buttare il pallone in rete. AL 67esimo mister Italiano prova a cambiare le sorti con una doppia sostituzione, Venuti e Bonaventura lasciano il posto a Terzic (sulla destra) e Amrabat, si passa ad un 4-2-3-1, con Barak in avanti. Al 72esimo occasione per i viola con Saponara in area che non trova l’aggancio. Si tenta con un attaccante al posto di un centrocampista, esce Barak per Jovic che si posiziona alle spalle di Kouamè.

I gigliati provano a reagire ma con poche conclusioni verso la porta, la gara è nelle fasi finali. All’85esimo escono Quarta e Saponara per Cabral e Duncan, Fiorentina a trazione anteriore con tre punte, Amrabat come difensore centrale. All’88esimo occasione netta per il pari, gran destro di Jovic, con Sportiello che respinge. Dopo 5 minuti di recupero termina la gara che porta all’ennesima sconfitta fuori casa.

Buon inizio dei ragazzi di Italiano almeno come approccio mentale e carattere, anche se emergono le solite problematiche in fase offensiva, le disattenzioni della difesa con errori dei singoli, ma soprattutto la mancanza di cattiveria agonistica nel recuperare il risultato ogni volta che si subisce una rete (pochi 20 minuti di pressing nell’area avversaria, senza finalizzare).

Le assenze di titolari importanti (Milenkovic, Dodò, Sottil, Gonzalez), possono giustificare in parte le difficoltà che continua a mostrare la squadra, prevedibile nel gioco, estenuante il possesso palla (63%), poche verticalizzazioni, un reparto offensivo che pur alternando una volta l’uno o l’altro, in questa gara con tutto il pacchetto di attaccanti, non ha dato concretezza nella conclusione a rete. La sterilità di goal il problema principale, 7 goal in 8 partite, con 2 vittorie, numeri eloquenti che rispecchiano le difficoltà di questo avvio inaspettato, risultati che posizionano la Fiorentina in una mediocre mezza classifica.

Sulla prestazione dei singoli anche in questo caso non citiamo nomi, dai giocatori in maggiore evidenza, a chi ha cercato di creare, chi ha mostrato qualche spunto di ripresa, chi ha deluso rispetto alle precedenti prove, fino alle imprecisioni, ai passaggi sbagliati, insomma la squadra che racchiude pregi da consolidare e difetti da migliorare. Si archivia per qualche giorno la delusione del campionato (recuperabile con tante gare da giocare), per tornare in Europa con la fondamentale gara contro gli scozzesi degli Hearts. La vittoria unico risultato da ottenere, per arrivare tra le prime due del girone (la seconda allo spareggio con una terza di Europa League), per tornare al successo e al goal, per dimostrare che la Fiorentina ha i mezzi per competere da protagonista in questa stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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