Fiorentina

Applausi e rabbia

Nella gara valida per la quindicesima giornata di serie A, la Fiorentina è di scena alla Scala del Calcio, il Mezza di San Siro, contro i Campioni d’Italia, i rossoneri dell’ex tecnico Stefano Pioli. L’ultima partita del campionato, prima della lunga sosta per i Mondiali.

A supporto dei ragazzi di Italiano, più di 1600 tifosi gigliati, che anche nei momenti meno esaltanti hanno sempre dimostrato la vicinanza verso la squadra. Prima della gara non recupera Bonaventura, al suo posto da trequartista Barak. Questa la formazione con il modulo del 4-3-2-1, Terracciano tra i pali, Dodo , Milenkovic, Igor, Biraghi, Amrabat, Mandragora, Barak, Ikoné, Saponara, Cabral.

Dopo neanche due minuti, i padroni di casa sono in vantaggio, due passaggi e il portoghese Leao manda in rete il pallone davanti a Terracciano. La reazione viola è immediata, occasioni verso la porta e sinistro di Biraghi che si ferma sul palo. Al 18esimo cambio per infortunio, esce Dodo al suo posto Venuti.

La pressione degli ospiti si concretizza al 27esimo con il pari, Ikonè per Venuti che mette un pallone al centro dove Barak batte Tatarusanu, conclusione toccata da Thiaw. La gara è piacevole, le azioni si sovrappongono da una parte e dall’altra, negli ultimi minuti del primo tempo due occasioni di marca milanista, Milenkovic recupera in area un tiro pericoloso del francese Giroud, Venuti sulla linea salva la porta a portiere battuto.

Un ottimo primo tempo per i viola, che dopo aver subito il goal a freddo, recuperano mettendo in difficoltà gli avversari. Nella ripresa il ritmo resta alto, molto nervosismo in campo, Barak e Saponara ammoniti nei primi minuti. I viola continuano a creare, un contropiede di Ikoné viene fermato in area da Tomori, il contatto dubbio necessita il check Var, niente penalty, si ricomincia con un corner. Al 65esimo doppio cambio fuori Cabral e Mandragora per Jovic e Duncan.

Ancora la Fiorentina in avanti, Jovic anticipato da Tomori che rischia l’autorete. Le ultime sostituzioni portano in campo Terzic e Kouame al posto di Barak e Saponara. Ultimi minuti arrembanti per il Milan, i viola chiusi in difesa ma pronti a ripartire, Terzic spreca un contropiede. L’ultima netta occasione viola, su cross di Terzic, un sinistro di Ikoné viene fermato sulla linea da Tomori.

Nei 4 minuti di recupero, arriva il goal partita, Vranckx mette nel mezzo un pallone, Terracciano esce dalla porta, contatto con Rebic, mentre il pallone passa tra diversi giocatori, una deviazione sfortunata di Milenkovic fa rotolare il pallone in rete. Reiterate proteste anche dalla panchina viola, mentre l’arbitro Sozza dopo il consulto Var convalida la rete, per il definitivo 2 a 1.

Una sconfitta immeritata che lascia l’amaro in bocca, ma soprattutto polemiche e malumori per l’ennesima direzione non all’altezza della direzione arbitrale e degli addetti al Var. Molti episodi non chiariscono a fondo i dubbi su episodi che potevano indirizzare la gara su altri binari a favore dei gigliati, due ipotetici rigori (quello su Ikoné sembra evidente), gestione ammonizioni discutibili, interventi fallosi non evidenziati (l’ultimo su Duncan a centrocampo, azione che termina con il goal partita).

La squadra di Italiano con personalità e carattere gioca a larghi tratti meglio degli avversari, ma come spesso abbiamo visto ingenua ed imprecisa nella fase realizzativa, (la dolente nota), crea tanto ma spreca moltissimo, ancora una buona dose di sfortuna che penalizza e non poco in termini di risultati mancati. Una Fiorentina che esce tra gli applausi, ma con la rabbia di aver lasciato punti dopo ottime prove con episodi contrari che peseranno nell’arco della stagione.

Sulla prestazione sufficiente il reparto difensivo, anche se le incertezze del portiere Terracciano e di Milenkovic, sono decisive e mettono in discussione il rendimento complessivo, in avanti Cabral, Jovic e Kouame non trovano spazi, e non danno mai l’impressione di poter incidere. Da Ikoné ottima prova, il francese in costante crescita, si evidenzia per velocità e tecnica, poteva diventare il protagonista della gara con un rigore conquistato, e un suo tiro fermato sulla linea.

Nella mediana le prestazioni dei migliori della gara, da Amrabat, che chiude gli spazi, lotta e contrasta gli avversari, al ceco Barak, ottimi inserimenti, con assist e cross verso la porta, il primo goal in campionato, mette in mostra anche le doti di realizzatore. Una bella partita che conferma una squadra ritrovata, con grinta e carattere, un gruppo che dopo un inizio difficile e complicato, potrà essere protagonista tra campionato ed Europa.

Adesso due settimane di riposo nella lunga sosta per i Mondiali, (un’ incognita in quanto mai successa), per poi ripartire a gennaio, dove motivazioni e qualche innesto dal mercato, potranno ridisegnare una nuova e avvincente stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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