Musica

Auld Lang Syne

E’ la melodia scozzese forse più famosa al mondo. La compose il poeta nazionale Robert Burns nel 1792, su musica – pare – di un italiano, il piemontese Davide Rizzio. La inserì in Select Collection of Original Scottish Airs, un libro che raccoglieva circa 100 ballate scozzesi da lui trascritte e rielaborate. Tra queste figurava appunto Auld Lang Syne riadattata in forma di valzer, destinata a diventare appunto la più celebre.

AuldLangSyne200131-002Celebrità dovuta anche al fatto che per gli scozzesi divenne ben presto la canzone tradizionale di Hogmanay, il loro capodanno celtico. Con l’emigrazione scozzese dell’Ottocento in Nordamerica e un po’ in tutto il mondo, e con l’uniformazione progressiva di calendari ed usanze, Auld Lang Syne (traduzione in inglese Old long since, i bei tempi andati) divenne alla fine e per tutti la canzone tradizionale di Capodanno. In Italia è conosciuta come il Valzer delle candele. In Francia come Ce n’est qu’un au revoir, Non è che un arrivederci.

La cantò il Parlamento Europeo a Strasburgo, per una volta diventato luogo di sentimento e di commozione, ai colleghi inglesi il giorno della loro ultima seduta prima dell’entrata in vigore della Brexit, il 31 gennaio 2020. Tutti hanno ancora in mente la scena dei deputati che si alzano in piedi e intonano ai colleghi al loro ultimo giorno di servizio il canto tradizionale scozzese dell’addio e della nostalgia per i vecchi amici ed il tempo passato insieme a loro. E quell’arrivederci, anche se nel caso della Gran Bretagna e dell’Europa crediamo che non sarà così. Non tanto presto almeno.

Auld Lang Syne. Canta lo scozzese Rod Stewart.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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