Economia

Auto elettrica, la trappola della Cina

«L’innamoramento europeo per il settore elettrico nasce da un forte lavoro delle lobby di Pechino la cui industria non riuscendo a sviluppare motori endotermici puliti secondo le stringenti norme vigenti in Europa in materia di emissioni, ha deciso per invadere il Vecchio continente sponsorizzando l’auto elettrica per la quale è in possesso quasi esclusivo di tutte le materie prime necessarie per costruire batterie e motori elettrici. Gli Europei ci sono cascati e hanno costruito una possente rete di ricarica aprendo così la strada alle vetture low cost cinesi che come era prevedibile stanno invadendo l’Unione. Una trappola studiata fin nei minimi dettagli». A dichiararlo è Andrea Taschini, manager di lunghissimo corso del settore automotive in una intervista a ilgiornale.it.

Autore

Redazione

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