Calendario dell'Avvento

Avvento 2017 – Giorno 4: Massimo D’Alema

In questa galleria di personaggi da presepio politically horror, non poteva mancare lui. L’uomo più cordialmente odioso della storia d’Italia. Un Andreotti con la simpatia personale di una Boldrini, è riuscito nell’unica impresa di far diventare simpatico perfino Nanni Moretti, che da quasi trent’anni gli chiede di dire qualcosa di sinistra.

E lui, niente. Non ci riesce. E’ già tanto se riuscirà a distruggerla definitivamente la sinistra, accontentiamoci. Deus ex machina di una macchina che ha smesso di entrare in moto tanto tempo fa, l’uomo che nessuno ha mai votato è sempre lì, a decidere le sorti del partito e del paese.

Non foss’altro per non rivedere più quella bocca corrucciata e quel suo mento indispettito, la sua gente – ma anche l’altra gente, tutta la gente – avrebbe messo alla segreteria del PDS-DS-PD qualunque persona o qualunque cosa, anche inanimata.

Non si capisce Renzi senza D’Alema. Non si capisce D’Alema 2.0 senza Renzi. Nella corsa a chi prenderà meno voti alle prossime elezioni, il duello finale tra i due avrebbe fatto la gioia di Sergio Leone. Manca il Buono, per la verità. E forse è per quello che qualcuno sta cercando di resuscitare anche Veltroni?

Lo mettereste nel presepio? Anche no. Correreste il rischio un bel mattino di svegliarvi e non trovare più il bambinello nella mangiatoia, perché al suo posto ci si è messo lui.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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