In questa galleria di personaggi da presepio politically horror, non poteva mancare lui. L’uomo più cordialmente odioso della storia d’Italia. Un Andreotti con la simpatia personale di una Boldrini, è riuscito nell’unica impresa di far diventare simpatico perfino Nanni Moretti, che da quasi trent’anni gli chiede di dire qualcosa di sinistra.
E lui, niente. Non ci riesce. E’ già tanto se riuscirà a distruggerla definitivamente la sinistra, accontentiamoci. Deus ex machina di una macchina che ha smesso di entrare in moto tanto tempo fa, l’uomo che nessuno ha mai votato è sempre lì, a decidere le sorti del partito e del paese.
Non foss’altro per non rivedere più quella bocca corrucciata e quel suo mento indispettito, la sua gente – ma anche l’altra gente, tutta la gente – avrebbe messo alla segreteria del PDS-DS-PD qualunque persona o qualunque cosa, anche inanimata.
Non si capisce Renzi senza D’Alema. Non si capisce D’Alema 2.0 senza Renzi. Nella corsa a chi prenderà meno voti alle prossime elezioni, il duello finale tra i due avrebbe fatto la gioia di Sergio Leone. Manca il Buono, per la verità. E forse è per quello che qualcuno sta cercando di resuscitare anche Veltroni?
Lo mettereste nel presepio? Anche no. Correreste il rischio un bel mattino di svegliarvi e non trovare più il bambinello nella mangiatoia, perché al suo posto ci si è messo lui.
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