Calendario dell'Avvento

Avvento 2018- Giorno 7: Armando Spataro

Armando Spataro è procuratore della repubblica presso il tribunale di Torino. A questo calendario interviene a nome proprio e per conto della magistratura, o perlomeno di quella parte di essa che da tempo si è schierata in politica anche senza acquisire la tessere di un partito come ha fatto Michele Emiliano, che in questi giorni si é ricordato di essere per l’appunto un magistrato prima ancora che un esponente del PD.

Spataro è un tipico rappresentante della sinistra giudiziaria, ex esponente della corrente Movimento per la Giustizia in seno all’Associazione Nazionale Magistrati e per inevitabile osmosi al Consiglio Superiore della Magistratura, di cui fa parte. Ma soprattutto è un tipico esponente di quella parte della sua categoria che si ritiene intoccabile, e nello stesso tempo autorizzata da una Costituzione interpretata a comodo a poter toccare chiunque, comunque, senza renderne conto.

La sua polemica con Salvini ha lo stesso fondamento (e lo stesso savoir faire) di quella intentata da Gattuso, già apparso in questo calendario. Solo che mentre nel caso del secondo trattasi di tipico animale (absit iniuria verbis) da spogliatoio calcistico, nel primo invece trattasi di persona che esercita funzione così delicata che dovrebbe pesare ogni parola che dice, non solo nella sua aula di tribunale.

La sinistra che lo acclama da tempo come eroe, mancandogliene altri, insorge per la risposta di Salvini, che a suo dire «lede l’immagine di un servitore dello stato». La frase arrogantemente offensiva di Spataro nei suoi confronti invece no, non lede l’immagine di un altro servitore dello Stato, nella fattispecie il ministro dell’Interno che si complimenta con le Forze dell’Ordine per l’ultimo blitz antimafia, ad operazione già chiusa.

Come rileva il ministro, il dott. Spataro è prossimo alla pensione, al termine di una carriera cominciata a Monza nel 1978 dove accusò il pilota Riccardo Patrese di omicidio colposo ai danni del collega Ronnie Peterson (il buongiorno che si vede dal mattino…., del resto, come dice il procuratore stesso, questo è ciò che offriva ed offre il paese). Gli auguriamo sinceramente di godersela. Quanto a rimpiangere lui e la sua opera di servitore dello stato, crediamo che sarà una fattispecie che riguarderà solo una certa magistratura ed una certa parte politica, ormai ambedue di minoranza nei rispettivi ambiti.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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