Avvento 2021

Avvento 2021 – Giorno 12 L’Appeso

L’Appeso è un giovane che appare capovolto, appeso per una caviglia al ramo di un albero o allo stipite superiore di una cornice. La posizione nel complesso è associata a un supplizio pubblico. Alcune correnti eretiche, di matrice gnostica, vi si identificano perché rappresenta, nei confronti del mondo, il ribaltamento della fede comune. Nei mazzi più antichi, l’arcano si chiamava “Il Traditore”. In realtà, l’uomo che vi è raffigurato appeso a testa in giù sembra aver trovato il tempo per mettere in atto un diverso equilibrio. Poco gli interessa del parere degli altri che lo vedono in una posizione inusuale, diversa e va avanti per la sua strada, incurante dei commenti. La carta dell’Appeso fa riferimento ai punti di vista, al modo in cui una persona osserva il mondo. E’ monito a non farsi influenzare da nessun tipo di autorità né di pensiero.

Il 6 settembre 1941 la Germania nazista impose l’obbligo per tutti gli ebrei residenti nei territori da essa controllati che avessero compiuto i sei anni di età di esporre sui propri abiti una stella di Davide a sei punte di colore giallo.

L’attuale governo italiano ha istituito il green pass che nelle sue intenzioni dovrebbe consentire la libera circolazione ed accesso ai servizi soltanto ai vaccinati contro il Covid. A differenza di Hitler, Draghi non esenta da tale obbligo neanche i minori di sei anni.
Rispetto alla volta precedente cambia solo il colore: giallo per gli ebrei, rosa per gli omosessuali, verde per i non vaccinati.

Il generale (o forse sarebbe meglio dire camerata) Figliuolo ha più volte pubblicamente dichiarato che «stanerà tutti i non vaccinati», ed i giornali di regime come Repubblica hanno dato ampio risalto alle sue dichiarazioni, titolando a nove colonne CACCIA AI NON VACCINATI.

E’ così che stiamo vivendo da un anno a questa parte in Italia. Ci chiamano no vax, in realtà siamo free vax. Il vaccino non è sempre un male, lo è questo messo a punto da affaristi cialtroni, a differenza di quelli degli anni cinquanta e sessanta che ci hanno salvato la vita. Vorrebbero imporcelo, e siamo appesi ad un filo così come la Costituzione che ci dà il diritto di rifiutare l’iniezione letale e comunque rimanda per ogni trattamento sanitario alla nostra libera scelta.

«A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio».

(Anna Frank, Diario)

«Il Tallone di Ferro poteva offrire denaro e divertimenti e le gioie e i piaceri che le sue meravigliose città riposanti consentivano; noi non avevamo altro da offrire che la soddisfazione di essere fedeli a un nobile ideale, e questa lealtà non aspettava altra ricompensa che il continuo pericolo, la tortura e la morte.»

(Jack London, Il tallone di ferro)

«Dio, architetto dell’universo, interdisse all’uomo di assaggiare i frutti dell’albero della scienza, come se la scienza fosse veleno per la felicità.»

(Erasmo da RotterdamElogio della follia)

«Da ottobre qui regole più severe di quelle nazionali. Libera scelta sul vaccinarsi: ma chi non si vaccina stia a casa, non venga a contagiare una comunità che in modo responsabile si è vaccinata. Chi non è vaccinato sarà sempre più escluso dai luoghi pubblici.»

(Eugenio Giani, governatore della Toscana)

«In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare. Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l’andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela.»

(Henri Laborit, Elogio della fuga)

«Nonostante tutto continuerò a fare la mia strada e a inghiottire le mie lacrime (…..) C’è negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all’assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l’umanità, senza eccezioni, non avrà subíto una grande metamorfosi, la guerra imperverserà: tutto ciò che è stato ricostruito o coltivato sarà distrutto e rovinato di nuovo; e si dovrà ricominciare da capo.»
(Anna Frank)

«Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell’ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico. Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero. E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre: ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire».

(Oriana Fallaci)

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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