Ogni grande storia ha un villain che si rispetti. La traduzione letterale è cattivo, e costui dev’essere all’altezza del buono, altrimenti l’epos ed il pathos di quella storia non reggono. L’eterno conflitto tra Bene e Male deve essere senza esclusione di colpi, ed ha in gioco l’eternità.
Villain, dunque, e bando alla tentazione di tradurre l’aggettivo inglese con quello italiano che gli affibbiò un maestro Jedi di tanto tempo fa, all’epoca della Vecchia Repubblica. Maestro Cossiga chiamò Darth Draghi un vile affarista. Ci sono volute altre due repubbliche e diversi tentativi di impero per renderci conto che aveva ragione.
«Trovo insopportabile la tua mancanza di fede», sibilava fino a poco tempo fa Darth Draghi in faccia a chi metteva in discussione l’Impero Galattico Europeo, prima di stringerlo alla gola per sopprimerlo. Ci ha provato con milioni di italiani, dopo i greci. Ci proverebbe ancora, se nel frattempo l’Alleanza Ribelle non lo avesse spodestato insediando la principessa Leila Giorgia al suo posto.
Ma attenzione, nessuna vittoria è data per sempre, nessun villain, cattivo, è abbattuto per sempre. Il Signore Oscuro, il Jedi passato al Lato Oscuro della Forza potrebbe tornare. Quando meno le nostre finanze se lo aspettano. Che la Forza sia con noi.
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