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Avvento 22 – Giorno 11 – Il Folletto buono e quello cattivo

Tyrion Lannister:

«Mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un’armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.»

«Mi dispiace, ma i nani non sono obbligati ad avere tatto. Dopo la pletora d’imbecilli con mantello con la quale sono stato costretto ad avere a che fare, mi sono guadagnato il diritto di vestire in modo schifoso e di dire qualsiasi cosa fetente mi passi per la testa.»

«Mostra che le loro parole possono ferirti, e non sarai più libero dalla derisione. Se proprio vogliono darti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non possano mai più usarlo per farti del male.»

«Tutti i nani potranno anche essere dei bastardi, ma non è affatto necessario che tutti i bastardi debbano essere dei nani.»

«Le corone fanno strani effetti alle teste che le portano.»

Renato Brunetta:

«Sono meglio di Padre Pio»

«Il Paese è con me, ma un pezzo del Paese no, e me ne sono fatto una ragione: il Paese delle rendite e dei poteri forti, e quello dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra.»

«Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro.»

«Bisogna mandare i poliziotti per le strade. Ma non è facile farlo: non si può mandare in strada il poliziotto “panzone” che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano.»

«Chi è fuori dalle istituzioni e fa opposizione extra-istituzionale, questo va additato alla gente, perché lorsignori stanno preparando un vero e proprio colpo di stato. […] Rifate la vostra battaglia politica, la vostra battaglia valoriale, se ne siete capaci. Abbandonate al destino subdolo questa élite di merda. Lo dico alla sinistra politica, a quella perbene. A quella per male, vadano pure a morire ammazzati.»

Io, povero, non bello e non ricco, ho fatto il culo al mondo e sono la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi.»

«A partire dall’articolo 1: stabilire che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla. »

 

Ma perché quello bello e simpatico l’hanno preso al Trono di Spade e quello brutto e stronzo è toccato a noi???

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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