Avvento 2022

Avvento 22 – Giorno 14 – Provaci ancora, Ignazio

Gliene hanno dette di tutti i colori. Da picchiatore fascista a figlio di Lucifero. Gli occhi che brillano beffardamente ce li avrebbe anche, ma perché ride di quello che gli si agita attorno, non perché sia veramente consegnato al Male.

Al tempo in cui il giovane Ignazio studiava, in quel di Milano, o era Movimento Studentesco se eri di sinistra o Fronte della Gioventù se eri di destra. In ogni caso erano botte da orbi, un giorno sì e quell’altro pure. Ma per la verità il giovane La Russa più che a menare pensava a studiare. Laureatosi presto, da giovane avvocato difese gli amici di partito in vari processi degli anni di piombo. E forse è questo che la controparte non gli perdona.

Fossero tutti come lui, da ambo le parti…..classe, charme, misura……un presidente del Senato che dovrebbe passare alla storia per non avere fatto storia, ma solo quello che gli veniva richiesto. La pro-tempore Segre aveva tentato di buttarla in caciara rispolverando lo spettro del fascismo durante la proclamazione del non più giovane ma sempre prestante Ignazio. Il quale – per dirla alla Meloni – il fascismo l’ha scansato per due anni, essendo nato nel 1947. Manco l’ha visto da lontano.

Il giorno in cui si è preso Palazzo Madama, quello sì che passerà alla storia. La Russa ha brandito un bel mazzo di fiori e con quello si è fatto sotto ad omaggiare la collega Segre che gli lasciava il posto obtorto collo. Che classe, che charme, che equilibrio…nemmeno Humphrey Bogart!

Provaci ancora, senatore Ignazio La Russa.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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