«Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile».
Woody Allen)
L’atto di nascita dell’intelligenza artificiale lo ha dunque redatto l’Unione Europea. L’AI Act è legge, e siamo noi europei i primi al mondo ad averla. La legge, non l’intelligenza.
Oltre 36 ore di discussione, del resto di carne al fuoco ce n’era e ce n’é tanta. Dalla protezione dei diritti fondamentali, alla democrazia, allo Stato di diritto ed alla sostenibilità ambientale, stimolando al tempo stesso l’innovazione e rendendo l’Europa leader nel settore.
La domanda è: se a tutto questo non ha provveduto la nostra di intelligenze, perché dovrebbe farlo quella artificiale?
«Le macchine che danno l’abbondanza ci hanno lasciati nel bisogno. La nostra sapienza ci ha reso cinici, l’intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che macchine, l’uomo ha bisogno di umanità. Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà. Senza queste doti la vita sarà violenta e tutto andrà perduto».
(Charlie Chaplin)
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