Avvento 2023

Avvento 23 – Giorno 14 – Questo piccolo grande amore

«Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare… nel potere che non si è saputo utilizzare, nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.»

(Oscar Wilde)

Vai via cosi’/finisce allora tutto qui/fra poco andrai…/un lento, l’ultimo oramai…

Chissà se mi pensi/seduta sul letto/e se tieni stretto/quel tuo vecchio orsacchiotto/e gli parli di me…

Ho girato e ho rigirato/senza sapere dove andare/ed ho cenato a prezzo fisso/seduto accanto ad un dolore/tu come stai?

E adesso non ci sei che tu/soltanto tu e sempre tu/che stai scoppiando dentro il cuore mio…

Sei tu che spingi avanti il cuore/ed il lavoro duro/di essere uomo e non sapere/cosa sarà il futuro…

Ma sono vivo e sono qui/e vengo dentro a prenderti/da solo disarmato innamorato/tu devi arrenderti

Lei era un piccolo grande amore/solo un piccolo grande amore/niente più di questo…/niente più…

Mi manca da morire/quel suo piccolo grande amore/adesso che saprei cosa dire/adesso che saprei cosa fare

adesso che…voglio un piccolo grande amore…

Per più di cinquant’anni se abbiamo voluto far colpo su una ragazza rivolgendole la parola con una frase di senso compiuto ed un minimo sindacale di romanticheria, non c’era altro che rifarsi a lui, Claudio Baglioni.

Ufficialmente non si poteva, erano gli anni settanta e questa era musica classificata come disimpegnata, quindi all’Indice. Ma chi se ne fregava, alla fine, le parole per dirlo non le cercavamo nei testi di Marie Cardinal, ma in quelli di Baglioni Claudio. Che per i decenni a venire ci ha poi accompagnati scandendo ogni istante della nostra vita amorosa con precisione chirurgica.

Poi, cosa fa questo sconsiderato? Se ne va da Fabio Fazio, vecchio marpione del politicamente corretto che ha annusato una marchetta al #metoo e che vuole fare il colpaccio coinvolgendovi il poeta amoroso per definizione, Claudio Baglioni, l’uomo del dolce stil novo del ventesimo secolo.

Solo che l’ex ragazzo di Centocelle, 60 milioni di dischi venduti in carriera, è più marpione e più a sinistra di lui, e fiuta lo scoop del rilancio, pur nella Terza Età. E così gela audience e vecchi e nuovi fans scandendo con letale, impietosa nonchalance:

«Ho fatto dire ti amo a tante persone, ma io non sono capace di dirlo».

A’ sor coso, come dicono dalle tu’ parti!…… 50 anni di rottura di zebedei co’ sto ti amo, manco Umberto Tozzi, e poi sta rivelazione? Non sei capace????? Ci ho finito una chitarra co’ tte! Te la metto a rimborso?

Ma va’ a mori’ ammazzato, a’ Claudio.

Voglio andar via, i piedi chiedono dove, ma via.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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