Avvento 2023

Avvento 23 – Giorno 4 – La strega Ursula

«Grande figlio di puttana ma che amico per me

Uno che ruba anche la luna

Se la deve dare a te

Sotto l’ombra del cappello
Non ti fa capire mai
Se tira fuori il suo coltello
O ti chiede come stai

Grande però che grande figlio di puttana
Aspetterò ancora un’altra settimana»

( Curreri /Baldazzi /Pezzoli /Dalla )

«So che l’Italia si sta già impegnando per migliorare la propria competitività. Molte riforme sono in cantiere. Insieme, usiamo i fondi del Next Generation EU con saggezza. Con investimenti e riforme intelligenti oggi, possiamo costruire l’economia più forte e dinamica di domani. L’Europa sostiene l’Italia in questo percorso. Io personalmente vi auguro ogni successo».

Questa, o ci è, o ci fa. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, moglie di un amministratore della Pfeizer, sponsor di ogni tentativo di alienazione forzosa del patrimonio nazionale italiano (in vendita più o meno esplicita a qualche lobby europea) ogni volta che apre bocca tastatevi la tasca in cui tenete il portafoglio.

Era la figlia scapestrata di un politico tedesco che ci ha perso il sonno e la salute per trovarle un impiego. Adesso è lei che trova impieghi agli altri, soprattutto a coloro che hanno da investire (si fa per dire) nei brandelli a cui stanno riducendo l’Italia.

Molte riforme sono in cantiere, sì. Quella per mandare a mori’ ammazzati i pensionati. Quella per la transizione ecologica di un paese che poi le macchine elettriche per ricaricarle le attacca al tram, in tutti i sensi. Quella per la liberalizzazione delle bollette energetiche in un paese dove le famiglie tra poco si scaldano dando fuoco ai libri di casa, se ne hanno ancora. Quella per una sanità dove ci si vaccina anche contro l’aerofagia.

La strega Ursula dev’essere terribile a vedersi quando augura qualcosa a qualcuno. Perfino la strega Giorgia quando la vede o la sente si stringe più forte ai braccioli della poltrona.

Hai visto mai che a dije de no nun la ritrova?

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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