Avvento 2023

Avvento 23 – Giorno 7 – Le première crétin

«Non è la quantità degli atti sessuali che conta, è la qualità. D’altro canto, se la quantità scende al di sotto di una volta ogni otto mesi, è il caso di farsi dare una controllatina. E questo è, più o meno, tutto»

(Amore e guerra, Woody Allen).

L’aveva conosciuto in occasione della registrazione di una trasmissione su Mediaset. Andrea Gianbruno era lì come uno degli enfants prodiges che non ti rendi conto di che cosa hanno di prodigioso, ma in compenso scoprirai invariabilmente che restano enfants a vita. Incapaci di riconoscere Babbo Natale anche se lo trovano in soggiorno incastrato nel camino.

Giorgia Meloni se ne era innamorata, e aveva scelto – ahilei – di viverci insieme, prima di scoprire anch’essa che l’importante non è pensarla allo stesso modo, quanto pensarla. Da un certo momento in poi Gianbruno nel cervello ha dimostrato di avere solo cazzate.

La goccia era sull’orlo del vaso il giorno che commentò lo stupro di gruppo di Caivano con un «se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo». Era solo questione di tempo, Gianbruno per trovare il proprio di lupi non aveva e non ha bisogno di ubriacarsi. Gli basta essere se stesso.

Sarebbe facile adesso sparare sulla croce rossa Meloni, e soprattutto non rispettare la privacy di chi ne ha lo stesso diritto che un comune cittadino. Sta di fatto che in altri paesi del mondo quando scoppiano certi scandali se investono anche la sfera politica non è perché loro sono bacchettoni e noi invece più scafati e più furbi. Se tu non sai distinguere un compagno da un cretino, sarai poi in grado di distinguere il bene del tuo paese?

Gianbruno è andato fuori onda con frasi del calibro: facciamo un threesome, anzi un foursome rivolto simpaticamente a colleghe di studio, e se non era al corrente dell’esistenza di quei fuori onda che allietano il pubblico sconcertandolo dai tempi di Emilio Fede, allora è un cretino anche come giornalista, non solo come uomo.

Mediaset alla fine l’ha sospeso, giudicandolo “incontrollabile”. Cretino oltre la media ponderata, lui che aveva vissuto fino a quel momento la vita abbordandola dal lato comodo. Lui che poteva giocare su più tavoli, la politica, il giornalismo, la televisione, la vita domestica niente male, vincendo sempre qualunque cazzata avesse in testa, almeno fino al momento in cui la prèmiere dame l’ha buttato fuori di casa, anticipando Cologno Monzese.

E adesso? Adesso i cocci non li paga lui, che casca comunque in piedi (care signore, nessuna si offenda, ma tra il gentil sesso la richiesta di maschi cretini è purtroppo sempre alta). Li paghiamo noi. Non c’é furia dell’inferno peggiore di una donna respinta, come dice Shakespeare. Giorgia al momento latita, leccandosi le ferite. Ma quando la sua furia esploderà troverà sul suo cammino rabbioso gli inermi cittadini italiani. Giancretin Gianbruno sarà scomparso da tempo, in qualche altro palinsesto.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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