(Nella foto, Nico Gonzalez e Lucas Beltran esultano dopo il vantaggio, di Paolo Giuliani)
Dopo la sconfitta rimediata a San Siro, la Fiorentina torna in campo per il quinto turno di Conference League, nella gara contro i belgi del Genk.
Come nelle precedenti gare, si conferma il dato degli spettatori, in totale 16.666, compresi 1500 di tifosi ospiti nel settore preposto, qualche centinaia in tribuna. La serata è caldo umida, con temperatura piuttosto elevata per il periodo.
La formazione presenta l’ennesima turnazione, Christensen in porta, in difesa Parisi a destra, all’esordio il colombiano Yerry Mina centrale, in avanti Gonzalez e Kouame. Gli undici titolari con il modulo del 4-3-3, Christensen tra i pali, Parisi, Quarta, Mina, Biraghi, Barak, Maxime Lopez, Duncan, Ikonè, Kouame, Nico Gonzalez.
Dopo l’inno della competizione con le squadre schierate in campo, il fischio d’inizio dell’arbitro olandese Joey Kooij.
Parte subito in avanti la squadra belga che al quinto minuto da un ‘incertezza di Parisi sulla destra, Fadera riceve il pallone e a porta sguarnita centra il palo, un brivido per i viola con la gara che si preannuncia ostica con un avversario non facile.
Al 18esimo l’attaccante Paintsil dopo un’accelerata sulla destra entra in area e a botta sicura trova la respinta del portiere viola. I gigliati rispondono con Gonzalez che si destreggia tra gli avversari, ma la conclusione è respinta dalla difesa. Al 20esimo un cross di Duncan in area viene deviato da un avversario con la mano, le proteste del ghanese inutili, si prosegue.
I viola creano diverse azioni, ma rischiano sui contropiedi dei belgi. Alla mezz’ora due interventi di gioco pericoloso di Fadera (ammonito in precedenza) su Parisi, il terzino resta a terra, l’arbitro non interviene. Pochi minuti ancora Fadera ferma in modo irregolare Kouame, anche in questo caso si prosegue con una punizione, dagli spalti il pubblico manifesta il proprio dissenso con fischi verso il giocatore.
Al 41esimo prima occasione da rete con Ikonè che vede deviare il suo tiro sulla linea di porta da Hrosovsky. Minuti finali concitati, contropiede degli ospiti, distrazione della difesa, dalla destra con Parisi a Quarta e Mina in area, che consentono a Kayembe di accentrarsi e tirare in porta per il vantaggio della squadra belga.
Nei 4 minuti di recupero forcing dei viola in area, cross di Biraghi con colpo di testa di Barak parato dal portiere. Nell’azione successiva da corner Lopez mette in area con colpo di testa di Mina, dalla respinta corta del portiere Van Crombrugge, Marinez Quarta di rapina manda il pallone in rete, per il pari dei viola.
Nella ripresa la prima doppia sostituzione Parisi lascia il posto a Kayode, Quarta ammonito a Milenkovic. Al 47esimo il ceco Barak di testa impegna ancora il portiere che salva la porta.
I viola alzano il ritmo con buone azioni, ma i belgi controllano e si difendono. Al 58esimo secondo doppio cambio, Barak e Duncan lasciano il posto a Beltran e Arthur, il modulo passa al 4-4-2.
Prosegue il pressing viola con Beltran fermato al limite dell’area, e da Kouame, dalle successive punizioni respinge la difesa avversaria. Al 68esimo ancora da punizione calciata da Biraghi, il portiere belga chiude lo spazio. Al 79esimo passaggio in area di Ikonè per Kayode che in area viene fermato, l’arbitro olandese indica il dischetto per la massima punizione. Dopo un lungo consulto Var, il rigore è confermato.
All’82esimo dagli undici metri Gonzalez trasforma e porta in vantaggio la squadra viola. I 7 minuti di recupero caratterizzati da ammonizioni a ripetizione e accenni di rissa tra giocatori, da una gomitata ad Arthur a centrocampo un parapiglia vede coinvolti Milenkovic e Zeqiri che rimediano due gialli, l’arbitro visiona le immagine al Var per definire meglio l’episodio, ma estrae ancora un giallo giallo per Galarza. Al 95esimo rimedia il giallo anche Biraghi, che diffidato la salta la gara successiva, alla lista si aggiunge anche Kouame.
Dopo un ulteriore recupero, il triplice fischio finale, che porta tre punti fondamentali e la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della competizione, anche se l’ultima gara sarà decisiva per decretare i primi due posti, ottavi e sedicesimi.
Una vittoria arrivata in rimonta, legittima il carattere e la reazione della ripresa, la capacità dei subentrati ad essere decisivi, anche se da migliorare le disattenzioni difensive e gli errori di qualche singolo giocatore, con una prima parte sottotono di tutta la squadra.
Per la cronaca due battute sulla conduzione arbitrale, discutibile l’operato del direttore di gara olandese, con una pessima distribuzione dei cartellini, spesso dati in ritardo, tre interventi in pochi minuti potevano portare all’espulsione del giocatore belga nel primo tempo, e facilitare la gara per i padroni di casa.
La prestazione rimarca l’andamento della gara, sufficiente la prova del portiere danese, qualche disattenzione dai terzini, Mina all’esordio da titolare, anche per la sua fisicità mette in campo una buona prova, dal suo colpo di testa arriva il pari di Quarta, l’argentino dopo la distrazione della rete avversaria, ancora attivo al posto giusto, alla sua quarta rete.
Il migliore del reparto Kayode, il 2004, rientrato dopo un infortunio, si oppone agli avversari, determinante anche in fase offensiva, velocità e assist, procura il rigore che sarà determinante e decisivo, un ragazzo con carattere e doti da veterano.
A centrocampo tanti palloni giocati da Lopez, Arthur ottimo impatto, partecipa nell’azione del rigore, Barak si nota anche in fase offensiva.
In avanti a sorpresa centravanti Kouame si propone e crea assist per i compagni, Ikonè attivo in area, un suo tiro respinto sulla linea, partecipa all’azione del rigore, Beltran entra subito in gara , importante il suo assist per Kayode.
Nico Gonzalez , il giocatore più pagato nella storia società viola, si conferma fondamentale per la squadra, anche se la fascia sinistra non è la sua posizione, si muove a tutto campo, resta il fuoriclasse che può cambiare la gara in ogni momento, un trascinatore e un lottatore, formidabile realizzatore dagli undici metri, 18 rigori su 19 realizzati, raggiunge 7 reti in questa stagione.
Dopo le amarezze del campionato, la Fiorentina prosegue la sua marcia nella Conference League, decisiva sarà l’ultima gara a Budapest contro il Ferencvaros il 14 dicembre (in vantaggio i viola ai quali basta un pari), per il primo posto che porta direttamente agli ottavi.
La competizione europea porta successo ed entusiasmo, esperienza per competere con i grandi club, un popolo orgoglioso di rappresentare la maglia viola in giro per il mondo, un sogno di poter alzare un trofeo.
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