PRATO – In Italia, secondo una ricerca che ha elaborato dati dell’Istat relativi al 2019, ci sono 10 milioni di abitazioni vuote, il 30% del totale. La regione con maggior incidenza di abitazioni non occupate è la Valle d’Aosta con il 56,73%. Seguono Molise (46,66%), Calabria (44,54%) e Abruzzo (41,11%). Quelle con il minor numero di case senza residenti si trovano nella provincia autonoma di Bolzano (24,19%), in Lombardia (23,70%) e nel Lazio (21,72%).
Tra le province italiane, quella con la quota maggiore di abitazioni non occupate in modo permanente è Sondrio, con il 57,04%. Seguono Aosta (56,73%), L’Aquila (55,09%) e Imperia (51,98%). Sono tutti territori in cui più della metà delle abitazioni è inabitata. Le aree caratterizzate dai valori più bassi sono Monza e della Brianza (16,59%), Cagliari (14,26%), Milano (13,11%) e Prato (12,61%). Queste dinamiche risultano confermate andando a vedere più nel dettaglio i dati a livello comunale.
La presenza o meno di case abitate su un territorio può essere legata a quanto quella determinata area risenta di periodi di crisi economica, dell’eccessiva lontananza da zone con servizi più capillari ed efficienti, ma anche del calo demografico che si sta registrando.
La popolazione italiana, infatti, sta diminuendo. Istat prevede che nel 2070 i residenti non raggiungeranno nemmeno la soglia dei 50 milioni, attestandosi a 47,7 milioni. Questo è dovuto a un progressivo calo delle nascite che sbilancia anche la quota di persone anziane presenti nel territorio italiano. Sempre stando a dati dell’Istat, infatti, nel 2050 le persone con età superiore ai 65 anni saranno oltre un terzo della popolazione, secondo le stime il 34,9%.
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