«L’assoluzione del Sindaco Biffoni all’interno del processo Creaf è un esito di cui sono contento per lui e la sua famiglia. Il centrodestra pratese, garantista con tutti, non ha utilizzato le vicende giudiziarie del Sindaco per fare politica e lo rivendico come un segno distintivo di serietà e coerenza». E’ quanto afferma Tommaso Cocci, consigliere di Fratelli d’Italia al Comune e alla Provincia di Prato.
«Era noto che la posizione di Biffoni nella vicenda fosse assolutamente marginale e lo si capisce anche da un dato storico – continua Cocci -. Infatti le operazioni immobiliari avvenute in via Galcianese avvennero nel 2004, quando non Biffoni, ma altri uomini del centrosinistra erano al comando del Comune e della Provincia. Purtroppo le indagini sono arrivate dopo molto tempo, anche se negli anni le denunce politiche da parte del centrodestra cittadino e regionale erano state molteplici.
«Tuttavia, da un punto di vista politico, la conclusione della vicenda giudiziaria, non chiude assolutamente la discussione su un fatti che gridano vendetta per le tasche dei cittadini».
«All’interno di un capannone vuoto, sono stati buttati oltre 22 milioni di euro pubblici. Cosa è successo al momento dell’acquisto e nella successiva fase di ristrutturazione? Come è stato speso questo mare di denaro pubblico e formalmente chi ne ha beneficiato? Queste sono domande a cui la politica ha il dovere di rispondere» chiede il consigliere di Forza Italia.
«Per dare una proporzione, 22 milioni di euro, buttati in un capannone vuoto di via Galcianese, sono la metà del costo del progetto del sottopasso al Soccorso (di cui ancora non si vede la luce)».
«Adesso che il Sindaco Biffoni non è più sotto processo, non ci sono più alibi per iniziare un dibattito serio e sincero su quello che è avvenuto – prosegue il consigliere Cocci -. Le responsabilità di chi ha preso le decisioni e chi doveva vigilare nel 2004 e negli anni immediatamente successivi sono abbondantemente prescritte e la politica a maggior ragione ha il dovere di indagare e fare chiarezza, perché sono stati risucchiati in un buco nero ben 22 milioni di euro usciti dalle tasche dei cittadini».
«Mi farò promotore nel portare il dibattito sulla vicenda Creaf nelle sedi istituzionali per avere un confronto col Sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra – s’impegna Cocci -. Infatti questa vicenda ha due punti fermi: il primo è che sono stati buttati 22 milioni di euro e il secondo è che tutti i fatti si sono svolti durante Giunte Comunali e Provinciali di centrosinistra e per questo da quel mondo esigiamo delle risposte politiche su ciò che è successo e su ciò che non è andato».
E conclude «L’assoluzione giudiziaria di Biffoni la saluto positivamente, ma il giudizio sull’azione politica della sinistra pratese sul Creaf non può e non deve finire qui. Perché all’opposizione siamo garantisti, ma non fessi».
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