Evidenza Musica

Compagno di scuola

Sono due i giorni di scuola che ricordano tutti: il primo e l’ultimo. Il primo l’hai temuto per tre mesi, l’ultimo l’hai atteso per nove. Nel mezzo, un anno di vita in cui sul momento non ci hai capito niente, né dentro né fuori le mura della tua scuola. Capirai più avanti, e magari addirittura rimpiangerai.

Scuola, ieri......

Scuola, ieri……

La vita è quasi sempre una insegnante migliore, più efficace di quella scuola che dovrebbe insegnarti ad affrontarla. Se non ti ha giocato brutti scherzi nel frattempo, ti consentirà un giorno di ritrovarti solo con te stesso, a ripensare a volti, situazioni, eventi, leggende, piccole e grandi gioie, piccole e grandi tragedie. E a scoprire che tutto ciò ti manca da morire, perché ti mancano i tuoi anni più verdi, perché ti manca quell’essere sull’orlo della vita adulta senz’altra guida che la tua curiosità ed il tuo sentimento.

..... ed oggi

….. ed oggi

Quel primo giorno in cui rivedevi vecchi amici e compagni e ne trovavi di nuovi, in cui ti veniva detto che per l’orario definitivo ci voleva ancora un mesetto buono (e prima della Falcucci, del ‘77, si entrava a scuola il 1° ottobre, San Remigio….. l’orario definitivo arrivava che già si sentiva nell’aria Natale e si cominciava a voltare il Calendario dell’Avvento), ma in compenso il primo sciopero era già indetto per il mercoledi successivo, e per l’occupazione ci si stava già lavorando.

Quel primo giorno che, a giudicare dalle facce stranite e stralunate dei ragazzi che vedi adesso alle fermate dei mezzi di trasporto e che ti lasci sfilare accanto alla macchina con una punta di invidia non dev’essere poi tanto diverso da quelli che hai vissuto tu.

Quel primo giorno che, come tutto ciò che è scuola, adolescenza, scoperta del mondo, della politica, della vita, Antonello Venditti ha sempre saputo raccontare come pochi altri.

Te li ricordi i tuoi compagni di scuola? Si saranno salvati dal fumo delle barricate? O saranno entrati in banca pure loro?

E tu, dove sei? Coraggio di quei giorni miei?

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

Lascia un commento