Il Cremonini che non ti aspetti. O forse sì. Il suo tour nordamericano giunge ad una significativa penultima tappa. Dopo Antigua, Florida, Arizona e prima della conclusione in Alaska, il cantautore bolognese si ferma in un’altra periferia storica per la musica rock statunitense. Gli aprono le porte i leggendari Robert Lang Studios, nei sotterranei di Shoreline, sobborgo di Seattle, stato di Washington.
A Seattle si sono mosse tante cose, negli ultimi cinquant’anni. Musicalmente parlando è qui che ha preso il via il grunge, la versione USA del punk nato in Inghilterra grazie a gruppi come i Sex Pistols di Sid Vicious ed esportati oltre oceano per rinascere e conoscere l’apoteosi grazie a gruppi come i Nirvana.
Proprio il giorno in cui Kurt Cobain avrebbe avrebbe compiuto 56 anni, se non morisse giovane chi è grato agli Dei, in questo caso musicali, nel luogo in cui proprio i Nirvana nel 1994 registrarono la loro ultima storica sessione, Cremonini comunica ai fans ed al mondo che qui sta nascendo il suo prossimo disco. E promette di essere una delle sue pietre miliari.
Live at Robert Lang Studios, Seattle, U.S.A.
«Questi studi sotterranei – dice Cremonini a proposito dei Robert Lang Studios – hanno fatto la storia di alcune delle mie band preferite, dai Soundgarden ai Nirvana, Foo Fighters, Alice in Chains, Dave Matthews Band e tanti altri. Questo luogo ha un’energia pazzesca e custodisce memorie. Sono molto felice di aver iniziato a scrivere una nuova pagina della mia storia qui. Oggi, nel giorno del compleanno di Kurt Cobain (20 febbraio, ndr), si respirava qualcosa di unico. Ho registrato pianoforti, voci, chitarre e bassi di canzoni nate in questo periodo in totale libertà. Si dice sia abitato anche da alcuni fantasmi… Io mi sto trovando molto bene! Vi abbraccio, tutti».
Le foto del suo tour nell’ovest americano sono sul suo profilo Istagram. Per l’uscita del suo disco e per un nuovo concerto che replichi il sold out di Imola dell’estate scorsa, sembra che manchi davvero poco.
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