PISTOIA-PRATO – “Siamo di fronte all’ennesima follia. Sono migliaia le imprese del comparto costruzioni tra Prato e Pistoia disposte a scendere sulle barricate contro l’ultima bozza di decreto sul Superbonus, piovuta a sorpresa e annunciata dal ministro Giorgetti, che intende bloccare il sistema dello sconto in fattura e l’acquisto di crediti del Superbonus da parte di enti pubblici. Questa follia, lo ripeto, non è accettabile perché darebbe il colpo di grazia ad un intero comparto, facendo fallire 40.000 imprese edili a livello nazionale, colpendo anche migliaia di aziende sul nostro territorio, altrettanti cittadini che si sono orientati sull’efficientamento edilizio, e mettendo sulla strada decine di migliaia di occupati anche nelle province di Pistoia e Prato”.
Ad affermarlo, è il Presidente di CNA Costruzioni Toscana Centro, Riccardo Castellucci che precisa “quanto avvenuto è inimmaginabile, frutto di una politica scellerata che danneggia volutamente tutte le imprese che hanno lavorato in osservanza di una legge dello Stato, il Superbonus, applicando lo sconto in fattura, mettendosi in gioco con investimenti e assunzioni, adeguandosi a tutto il balletto di normative che in corso d’opera sono cambiate continuamente, peraltro senza essere state pagate, e ora rischiano di chiudere i cantieri e i battenti. Senza parlare poi del danno ai cittadini che hanno scelto di efficientare il loro patrimonio edilizio”. Ma non è tutto
Prosegue Castellucci “L’intento di bloccare poi per decreto l’intervento delle Regioni e degli enti locali per risolvere la situazione dei crediti incagliati – intervento che sarebbe servito ad alleviare la montagna di crediti incagliati, con il supporto delle banche – è inaccettabile e priva le imprese anche di questo spiraglio. Siamo di fronte insomma al rischio concreto di una vera e propria debacle economica che si trasformerà in emergenza sociale ed è necessario che lo Stato si faccia urgentemente carico di trovare una soluzione definitiva. Da lunedì il nostro livello nazionale si siederà al tavolo di confronto con il Governo per cercare di sbrogliare questa assurda matassa e trovare una soluzione strutturale, ma anche le CNA territoriali stanno già pensando ad azioni forti di protesta. E non faremo sconti a nessuno per salvaguardare la sopravvivenza stessa di un intero comparto, che traina l’economia di tutto il Paese”.
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