Trieste, San Giusto, Cortile delle Milizie, il più antico stemma cittadino sopravvissuto
Il 30 settembre 1382 Alberto III d’Asburgo Duca d’Austria accetta la dedizione offertagli il 9 agosto precedente da Trieste, il cui territorio si aggiunge dunque ai domini di quello che un giorno sarà l’Impero Asburgico. Dominio che durerà oltre 536 anni, fino a quel 3 novembre 1918 in cui i Bersaglieri sbarcheranno dall’Incrociatore Audace sul molo che prenderà poi il suo nome, per stabilire il ricongiungimento alla nazione italiana della città al termine della Prima Guerra Mondiale, o – secondo qualcuno – Quarta Guerra di Indipendenza.
Durante questi cinque secoli, Trieste – offertasi nel 1382 agli Asburgo per sottrarsi all’asfissiante e a tratti letale giogo della Repubblica di Venezia – conoscerà una grande storia, diventando il porto principale dell’Impero.
Ancora oggi l’italianissima città di Nazario Sauro ripensa con nostalgia ai giorni di gloria del Porto Franco di Maria Teresa, e non è infrequente trovare in qualche vecchio esercizio commerciale l’immagine di Franz Joseph, Francesco Giuseppe ultimo imperatore d’Asburgo.
Tra le curiosità storiche, Trieste annovera quella di essere stata fondata negli stessi anni di Firenze. I legionari di Giulio Cesare stabilirono l’insediamento di Florentia nella valle di quello che oggi è l’Arno nello stesso momento in cui stabilirono quello di Tergeste nel punto dove l’Adriatico piega e dispone la sua costa a guardare per la prima volta verso ovest.
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