Diario Viola Fiorentina

Emozioni europee

during the conference league a football match between Fiorentina and Club Brugge, on may 02 ,2024 at the stadium Artemio Franchi in florence

(Nella foto M’Bala Nzola dopo la rete realizzata, di Paolo Giuliani)

Un incredibile finale di stagione per la Fiorentina che al Franchi alle 21.00, affronta la prima semifinale di Conference League, contro la squadra belga del Club Brugge.

Nei giorni precedenti l’attesa è spasmodica, la tifoseria chiama a raccolta il popolo viola, per l’occasione vengono stampate delle sciarpe (a strisce, due viola esterne, una centrale rossa tra due bianche), vendute la sera del match in tutti i settori, l’ennesima dimostrane di una tifoseria che ha sempre manifestato il proprio supporto alla squadra.

Come annunciato, arriva nel capoluogo il patron Rocco Commisso (assente dalla scomparsa del suo amico e dirigente Barone), presente in tribuna con la consorte e i dirigenti della società.

Dalle prime ore della giornata, scrosci di pioggia, con temporali improvvisi, creano diverse difficoltà, con la zona intorno allo stadio paralizzata, anche per la concomitanza di un concerto nel palazzetto adiacente.

Un vero e proprio nubifragio si abbatte sul Franchi intorno alle 20.00, il tappeto verde riesce a contenere la copiosa pioggia, si formano pozze fuori dal rettangolo di gioco, il vento sposta il violento temporale che non risparmia neanche le zone della tribuna, le sole con una tettoia, i tifosi messi a dura a prova, fino al fischio inizio si riparano sotto i settori.

Le condizioni meteo proibitive, neanche in pieno inverso una simile serata, non fermano i 27.516 spettatori presenti, con il settore ospiti esaurito, circa duemila i supporter belgi.

Il tecnico gigliato Vincenzo Italiano sia affida ai suoi migliori titolari, il modulo resta del 4-3-2-1, Terracciano tra i pali, Dodo, Quarta, Ranieri, Biraghi, Bonaventura, Arthur, Nico Gonzalez, Beltran, Sottil, Belotti.

La sciarpata della Curva Fiesole

Prima del calcio d’inizio nell’impianto echeggiano le note dell’inno viola, mentre le squadre si posizionano in campo, come magia tutti i settori si colorano con le migliaia di sciarpe che creano un magnifico colpo d’occhio, una cornice straordinaria da brividi.

Si torna al campo con il primo pallone degli avversari, ma al quarto minuto il Franchi esplode in un boato con la splendida rete di Sottil, l’esterno si accentra e con un gran destro a giro gonfia la rete, vantaggio che indirizza in discesa la gara.

Riccardo Sottil autore della prima rete, di Paolo Giuliani

I viola continuano a creare gioco, con diverse occasioni, un paio di tiri imprecisi di Gonzalez che manda fuori.

Al 12esimo il centravanti belga Thiago si trova davanti a Terracciano, il portiere rinvia ma nella mischia d’area, sembra esserci un tocco di mano di Biraghi. L’arbitro inglese Michael Oliver richiamato, ferma il gioco, dopo il consulto Var, assegna la massima punizione.

Dagli undici metri il capitano Vanaken non sbaglia, al 16esimo ristabilisce il risultato in parità.

La Fiorentina non si ferma e continua nella manovra offensiva con azioni a ripetizione, Belotti non trova lo spazio giusto, Bonaventura murato dagli avversari, un tiro di Gonzalez di poco alto, alla mezz’ora Beltran per Gonzalez, il tiro parato dal portiere Jackers. Il primo ammonito della gara Gonzalez.

Al 37esimo tiro di Bonaventura che il portiere nerazzurro non trattiene, pallone che resta in area con un tiro di Gonzalez, sulla seconda respinta, Belotti si gira e manda il pallone in rete, il Franchi esplode al nuovo vantaggio. I cori incessanti  continuano dall’inizio della gara, encomiabili i tifosi sotto la pioggia che continua a cadere senza sosta. Dopo 5 minuti di recupero si va all’intervallo.

Andrea Belotti autore seconda rete, di Paolo Giuliani

Nella ripresa solito copione, i viola costruiscono azioni, un gran colpo di testa di Belotti parato dal portiere.

Sottil dopo un contrasto di gioco si ferma per un problema fisico, al 52esimo costretto a lasciare il terreno di gioco, l’esterno esce tra gli applausi di tutto la stadio, al suo posto Kouame.

Intanto diversi interventi degli ospiti non sono sanzionati dall’arbitro che favorisce la fisicità degli avversari, ma non può non ammonire Onyedika che ferma Belotti lanciato in contropiede, e subito dopo lo stesso centrocampista belga si ripete su Beltran, con la doppia ammonizione scatta il cartellino rosso e la conseguente espulsione, ospiti dal 60esimo in inferiorità numerica.

Al 63esimo lancio in verticale per Thiago ( per la cronaca 29 reti realizzate dall’attaccante) che supera in velocità Ranieri e trova l’angolino alla destra di Terracciano, pari del Brugge, cala il gelo sul Franchi, che continua a sostenere la squadra.

Al 69esimo doppia sostituzione fuori Arthur e Beltran per Maxime Lopez e Ikoné. I viola in pressing, sfruttano la superiorità proiettati nell’area avversaria, le azioni create non trovano conclusioni, Ikoné costringe il portiere belga ad una bella parata, un colpo di testa di Belotti fuori dalla porta.

All’88esimo ultimo doppio cambio, Bonaventura e Belotti lasciano il posto a Barak e Nzola. Nei 5 minuti di recupero l’assalto finale, nella mischia in area, torre di Barak e pallone che aggancia Nzola che manda sul palo, dalla ribattuta l’angolano con tutta la forza trova la terza rete, con il delirio dello stadio, che dopo pochi minuti festeggia una fondamentale vittoria, in vista della gara del ritorno.

La squadra mette in campo grinta e volontà con un ottimo approccio, con il passare dei minuti prevale la superiorità tecnica e tattica sugli avversari, che trovano un goal su calcio piazzato e su contropiede, Terracciano mai impegnato, con dominio e possesso dei viola che hanno rischiano un pari immeritato.

Il tecnico Italiano, fautore di una formazione offensiva e dell’ennesimo risultato positivo, nel post gara in sala stampa, mostra grande soddisfazione, con il rammarico di un risultato più ampio che poteva chiudere la pratica nella prima frazione, il vantaggio importante per il ritorno, elogia la squadra ed i subentrati, risultati determinanti.

Sulla prova dei reparti e dei singoli, la difesa meno attenta del solito, Terracciano incolpevole sulle reti ma meno reattivo, anche se gli avversari lo hanno impegnato poco, Dodo e Quarta sufficienti anche se il brasiliano realizza diversi cross, Ranieri dopo un paio di chiusure si fa sorprendere e superare dall’attaccante nerazzurro che penalizza la sua prova insufficiente, Biraghi in chiaro scuro pesa il fallo che porta al rigore.

In mediana evidente la qualità di Bonaventura che fa salire la squadra, dal suo tiro arriva la seconda rete, il ritmo di Arthur con diversi palloni smistati, Maxime Lopez controlla senza rischiare.

Il reparto offensivo finalmente balzato agli onori di cronaca, buone le prove di Beltran e Ikonè, Gonzalez spreca sotto porta, nel secondo tempo meno brillante, il neo entrato Kouame non incide,  i protagonisti della serata i tre realizzatori.

Riccardo Sottil dopo la rete della gara precedente conferma un buon periodo, parte da titolare, ottimo impatto e un capolavoro di goal che sblocca la gara, ancora la sfortuna dalla parte dell’esterno che a causa dell’infortunio alla spalla, non sarà disponibile nell’ultima fase della stagione.

I centravanti tornati al goal nella gara decisiva, Belotti alla seconda rete realizzata, dopo un digiuno di quasi tre mesi (l’unica rete il 12 febbraio), una liberazione dopo gare di volontà e impegno, l’angolano Nzola (ultima realizzazione il 5 marzo) non convocato da 5 gare, il match winner che in pochi minuti risolve la gara, due urli nella notte, due attaccanti di ruolo, che trovano la strada smarrita e decidono una semifinale.

Una serata vissuta tra mille emozioni in poche ore, la gioia e la delusione, la paura e l’euforia, una gioia infinita dal sapore particolare che solo una competizione europea può trasmettere, con la squadra viola imbattuta, che sta onorando e disputando nel migliore dei modi.

L’ultima tappa di questo cammino straordinario, tra meno di una settimana, mercoledì 8 a Bruges ( capoluogo delle Fiandre Occidentali), non sarà semplice, ma si parte in pianura qualche metro avanti, poi ci saranno da affrontare curve e qualche salita, ma il traguardo della seconda finale consecutiva è all’orizzonte.

Il sogno di Atene, per scrivere un’altra pagina della storia viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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