Fiorentina

Esordio amaro in Europa

Archiviata la gara di cartello contro la Juventus, per la Fiorentina inizia l’avventura in Conference League, con la prima gara del girone. Si gioca tra le mura del Franchi, contro i lettoni dell’RFS Riga, avversario di modesto valore tecnico, terzi nel loro campionato. L’orario inusuale delle 18.45, conferma la poca affluenza tra gli spalti ipotizzata alla vigilia, con la Curva Ferrovia e quella degli ospiti chiuse, la vendita dei tagliandi a rilento,  con 6.986 mini abbonamenti, sono presenti 11.738 spettatori nei diversi settori.

Mister italiano mette in campo la migliore formazione, con un mini turn over, rientra tra i pali Gollini, in difesa prima gara per il difensore Ranieri, in attacco Cabral al posto di Jovic, ancora assente Nico Gonzalez per problemi fisici. Gli undici di partenza con il modulo del 4-3-3 sono: Gollini, Dodo, Quarta, Ranieri, Biraghi, Bonaventura, Amrabat, Barak, Kouame, Cabral, Ikonè.

I viola partono subito in avanti , con la prima occasione di Barak la cui conclusione si ferma sul palo. Con il passare dei minuti, gli avversari provano ad affacciarsi nell’area dei gigliati, anche se la gara offre poche emozioni e resta bloccata. Alla mezz’ora inizia la sfida tra l’attaccante Cabral e il portiere Steinbors, che almeno in tre tiri del brasiliano salva la sua porta. L’estremo difensore, migliore tra i suoi, ancora in evidenza su un tiro di Barak.

Dalla parte opposta una conclusione del lettone Ilic che approfitta di un passaggio sbagliato, respinto dal portiere Gollini. Dopo 2 minuti di recupero si va all’intervallo. Nella ripresa il primo cambio Kuoame lascia il posto a Sottil, l’esterno subito in evidenza con un paio di ripartenze sulla fascia senza conclusioni in porta. In attacco la seconda sostituzione, continua il dualismo Cabral/Jovic, il serbo entra al posto del brasiliano.

Al 56esimo arriva il sospirato goal della Fiorentina, cross dalla sinistra di Biraghi, al volo Barak trova l’angolino della porta, con il pallone in rete. Dopo aver perforato la difesa dei lettoni, si aspetta maggiore incisività per chiudere la gara, ma si continua a creare e si sbaglia nell’ultimo passaggio, incredibile l’errore del francese Ikonè che da solo davanti la porta manda in alto.

Ancora un cambio per i viola, Bonaventura tra gli applausi per il periodo particolare che sta attraversando, lascia il posto a Maleh. Al 75esimo Barak in fase di impostazione perde un pallone, Ilic aggancia e complice una difesa disattenta, da solo davanti il portiere Gollini trova il goal del pareggio. Una doccia gelata per il Franchi che incredulo non crede ai propri occhi.

Al 77esimo ultimi cambi Ikonè e Barak lasciano il posto a Mandragora e Saponara. Flebile reazione dei viola dopo il goal subito, con la squadra lettone che perde tempo e interrompe diverse volte la gara. Nei minuti finali prosegue il periodo negativo dell’attacco, Jovic da solo in area calcia verso la porta ma il pallone arriva in curva. Nei 5 minuti di recupero, ancora Jovic dal limite dell’area ma deviato termina fuori.

Il triplice fischio finale fa esultare il centinaio di tifosi lettoni presenti al Franchi, con gli applausi del pubblico di casa, mentre l’uscita della squadra di Italiano viene accompagnata da sonori fischi (i primi da due anni), ma anche con cori di incitamento per una maggiore grinta e cattiveria da mettere in campo.

Sulla prestazione il solito copione già visto, soprattutto quando l’avversario è inferiore tecnicamente. La squadra (con meno turn over, quasi tutti titolari) che ha evidenziato i soliti problemi, ritmo blando, lenta e prevedibile, con un estenuante possesso palla (76%), fase realizzativa sterile, poca lucidità e precisione per i tanti tiri effettuati, amnesie difensive che al primo errore diventano fatali per il risultato.

Ancora sottotono il reparto offensivo, il duo d’attacco si alterna ma senza incidere, meglio Cabral per occasioni avute rispetto a Jovic , anche dagli esterni le dolenti note, Kuouamè meno brillante delle precedenti prestazioni, Ikonè delude ancora, qualche fischio nei suoi confronti all’ennesimo cambio a gara in corso.

In difesa buona prova di Dodo, che rischia anche di segnare, pesa la chiusura non effettuata in difesa dell’esordiente Ranieri sul goal del pari. Il match winner Barak al primo goal stagionale (anche con il Verona era a zero reti), parte bene con palo colpito nei primi minuti, ma alla gioia del goal si associa l’errore che causa il pari, una prova in chiaro scuro.

Un esordio amaro nella competizione europea che lascia tanta delusione, per un pari che ha il sapore di mezza sconfitta, arrivato contro un avversario modesto. Il disappunto della tifoseria è lecito e giustificato, non solo perché il pubblico di Firenze è esigente (parole di mister Italiano nel post gara) ma per l’amore incondizionato verso squadra e colori della città, che si dimostra in ogni singola partita con un tifo incessante e con la presenza in ogni stadio.

Si mette da parte la serata europea almeno per una settimana (il prossimo giovedì di scena la difficile trasferta ad Instanbul), per riprendere il cammino in campionato. In campo la prossima domenica a Bologna il derby dell’Appennino, un’ occasione per tornare alla vittoria che manca dalla prima di campionato, per ritrovare il gioco brillante che ha entusiasmato, per dare una svolta in una stagione fino ad oggi altalenante.

Autore

Patrizia Iannicelli

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