Fiorentina

Europa chiama, Fiorentina risponde

Si archivia per qualche giorno un avvio di campionato deludente e inaspettato, i viola sono di scena nella gara valida per la terza giornata del girone A di Conference League. Si gioca con gli scozzesi, gli Hearts of Midlothian, nel Tynecastle Park di Edimburgo. Lo stadio sold out in ogni settore, con i ventimila posti disponibili, anche il settore ospiti mostra una splendida cornice di presenze con circa mille tifosi viola.

Prima del fischio d’inizio, si dedica un minuto di silenzio alle 174 vittime per gli scontri avvenuti in uno stadio dell’Indonesia. La formazione titolare parte con il modulo del 4-2-3-1, Gollini riprende il posto tra i pali, Terzic in difesa si posiziona a destra, i centrali Quarta e Igor, Biraghi a sinistra, a centrocampo, Bonaventura, Amrabat, Mandragora, trio offensivo con Kouame, Jovic punta centrale, Saponara.

Pronti via e goal, al terzo minuto un cross dalla destra di Terzic trova a centro Mandragora che con un colpo di testa batte il portiere Gordon. Viola in vantaggio e gara a favore. I gigliati hanno il dominio del campo, qualche incertezza tra difesa e portiere su retro passaggi, ma le migliori occasioni da rete sono degli ospiti.

Al 42esimo cross di Biraghi verso il centro area, anticipa un difensore scozzese che manda il pallone verso Kouame, l’ivoriano con una semi rovesciata porta al meritato raddoppio. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Alla ripresa, il rientro (fermo per infortunio) di Milenkovic, al posto di Igor costretto a lasciare il campo per problemi fisici. Al 48esimo espulsione di Neilson per fallo su Jovic, interrotta una netta azione da goal, gara in discesa con doppio vantaggio e superiorità numerica. Il serbo ben integrato nel gioco si porta con diverse incursioni verso l’area, Kiomourtzoglou costretto al fallo con conseguente ammonizione.

Al 74esimo doppio cambio, esordio di Bianco (centrocampista arrivato dalla Primavera, classe 2002, ndr) al posto di Amrabat, riprende il suo posto dopo un periodo di stop forzato Dodo al posto di Biraghi. Al 78esimo azione di contropiede di Quarta verso Kouame, che dalla destra crossa un preciso pallone al centro area per Jovic, che non può far altro che gonfiare la rete. Grande festa tra i due attaccanti e lo staff in panchina.

Nella fase finale all’81esimo si rivede Gonzalez per Saponara, all’86esimo Zurkowski per Bonaventura. Dopo 3 minuti di recupero la festa sugli spalti e in campo per la prima vittoria viola del girone. Tanti buoni motivi nella serata europea, il ritorno al goal degli attaccanti, il rientro dei titolari anche se a mezzo servizio (Milenkovic, Dodo, Gonzalez) la porta inviolata anche se con qualche brivido, il successo in trasferta (mancava dal 10 aprile contro il Napoli al Maradona), il primo nella competizione, il secondo posto in classifica del girone (4 punti dietro ai turchi del Basaksehir a 7) che mette in carreggiata la squadra per il passaggio alla fase successiva, qualche modifica a livello tattico che ha portato a soluzioni ottimali.

Da considerare comunque un avversario mediocre, che ha creato ben poco, ma diamo merito ai ragazzi di Italiano che hanno mostrato approccio, carattere e concretezza nell’ottenere un solo risultato possibile a disposizione, la vittoria, per non chiudere ante tempo l’avventura europea. Nel reparto difensivo buone notizie arrivano dal rientro dei giocatori fermi per infortunio su citati, ottima prova di Terzic terzino sinistro schierato a destra, assist velocità e grinta, l’argentino Quarta preciso con ottimi interventi, contropiede vincente per il terzo goal, una certezza del reparto.

In mediana il migliore Mandragora difende e si inserisce nella fase offensiva, mette la gara in discesa con un prezioso goal, Amrabat conferma il suo buon periodo, un plauso all’esordiente Bianco, subito in gra con la maturità di un veterano, che potrebbe realizzare anche la rete personale. Finalmente arrivano le liete noti anche dall’attacco, Kouame il funambolo della gara, i titoli con elogi e complimenti sono per il match winner, velocità, goal assist, cross, imprendibile per gli avversari, solita grinta e determinazione. Bellissima esultanza dell’ivoriano con il mister dopo il goal, l’abbraccio con il compagno Jovic, scene che fanno bene al calcio.

A proposito del serbo Luka Jovic, un giocatore arrivato con molte aspettative dal Real Madrid, ad oggi relegato quasi a riserva, mostra classe e tecnica, crea azioni, costringe a falli gli avversari, realizza una rete che potrebbe dare una svolta al suo futuro da attaccante. L’ultima annotazione per mister Italiano, nelle ultime gare spesso sul banco degli imputati, mette la migliore squadra, modifica in corsa l’assetto tattico, trasmette la mentalità vincente con grinta e coraggio, una partita chiave in questa fase del torneo.

Insomma l’Europa chiama e la Fiorentina risponde presente. Poche ore per festeggiare, subito testa al campionato con il difficile impegno contro la Lazio nel posticipo serale di lunedì al Franchi, un ciclo di ferro che prosegue con la replica contro gli Hearts il prossimo giovedì tra le mura amiche. Due gare con squadre che presentano difficoltà diverse, ma che daranno le prime indicazioni, per capire di quale entità sarà la stagione della squadra viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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