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Finalmente la Primavera…Viola

Al Franchi nel pre-serale delle 19.00 è di scena la gara di andata della finale di Coppa Italia della Primavera. I viola di mister Emiliano Bigica affrontano il Torino di mister Federico Coppitelli. Buona l’affluenza di pubblico con 3.014 spettatori, con bandiere viola e granata che sventolano insieme nell’unico settore aperto, quello della tribuna.

Ad assistere alla gara Gabriel Batistuta, acclamato con cori ed applausi dai tifosi, Giancarlo Antognoni, Gino Salica, Sandro Mencucci, ma anche mister Pioli e alcuni giocatori della prima squadra, Hanko, Milenkovic,  Muriel e Biraghi.

Prima del fischio d’inizio viene osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto dell’Aquila, nell’anniversario decennale. Gli undici di partenza sono Ghidotti tra i pali, Ferrarini, Antzoulas centrali, Gillekens sulla destra, Beloko sulla sinistra, Montiel, Lakti (cap.), Vlahovic, Hanuljak, Simonti, Maganjic.

Primi minuti di studio da parte delle due squadre, i viola soffrono la fisicità degli avversari che spesso ricorrono a falli, l’arbitro di turno Robilotta in diverse occasioni fa proseguire il gioco. Alla mezz’ora le prime incursioni dei viola in area avversaria, ma il portiere Gemello non si lascia sorprendere.

Vlahovic segna il rigore dell'1-0

Vlahovic segna il rigore dell’1-0

Quasi allo scadere del primo tempo, Ferrarini dalla destra crossa in area, Vlahovic manca il pallone, ma Beloko viene agganciato da Gilli, l’arbitro senza esitazioni concede il rigore. Si porta sul dischetto Dusan Vlahovic che con un sinistro potente realizza la rete del vantaggio. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo.

Nella seconda frazione di gioco la partita si vivacizza, anche per buone giocate dei viola che sembrano meno contratti, e ritrovano le giocate di Muntiel. Al sessantunesimo lancio di Lakti per Beloko che, dopo aver fatto con palla al piede mezzo campo, sposta il pallone sul destro, gran tiro di potenza di poco fuori.

Il Torino si porta in avanti per cercare il pari, gara piacevole e con diversi capovolgimenti di fronte. Il primo cambio per mister Bigica l’uscita di Maganjic per Koffi. Al settantottesimo, azione spettacolare dei viola con una grande giocata del neo entrato Koffi, da cui parte un contropiede di Hanuljak che passa a Vlahovic, il serbo con classe e precisione sposta il pallone sul sinistro che tocca il palo ed entra in rete. Raddoppio meritato per i padroni di casa.

Il secondo cambio esce Hanuljak per Meli. Minuti finali concitati con il forcing dei granata, la difesa viola attenta. Nei tre minuti di recupero autentico miracolo del portiere Guidotti che salva la porta su un tiro di Petrungaro. Un minuto dopo il triplice fischio finale, con la squadra viola che festeggia un ottimo risultato in vista del ritorno la prossima settimana al Filadelfia di Torino.

Il raddoppio di Vlahovic

Il raddoppio di Vlahovic

Migliore in campo l’attaccante serbo Vlahovic non solo decisivo con la doppietta, ma per la crescita tecnica e di carattere avvenuta nel corso della stagione tale da poter far parte della prima squadra, come già avvenuto con mister Pioli in alcune gare. Numeri importanti per la classe 2000, 14 in campionato, 5 in Coppa Italia, e con tutti i presupposti di margini di miglioramenti.

Ottima prova anche del portiere Guidotti,due parate in uscita e l’ultima determinante, Beloko che crea scompiglio negli avversari e fa salire la squadra, Koffi che partito dalla panchina entra nella gara e da lui parte l’azione del goal.

Una serata piacevole contornata da una vittoria che può essere il prologo per arrivare ad un trofeo nella stagione, anche se nel post gara mister Bigica, giustamente, cerca di tenere a freno facili entusiasmi per mantenere calma e concentrazione per la gara del ritorno. La freschezza e il coraggio dei ragazzi, oltre al successo, hanno portato quell’aria di entusiasmo e di festa che da queste parti mancava da mesi. Finalmente la Primavera Viola, ha spazzato il grigio e l’indifferenza via dal Franchi, un altro importante successo per questi giovani, che speriamo possano diventare i nostri campioncini del futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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