Dopo la delusione di aver mancato la finale di Coppa Italia, i ragazzi di mister Italiano si rituffano nelle ultime gare della stagione, per mantenere la posizione di alta classifica e poter accedere alle coppe europee. Nel 34° turno di campionato, nell’orario del lunch match delle 12:30, i viola sono di scena allo stadio Arechi di Salerno contro la formazione di casa.
Ancora una buona presenza di supporters al seguito dal capoluogo toscano, ma presenti anche i club delle regioni adiacenti, dalla Puglia, Basilicata e Campania, con bandiere striscioni e sciarpe, in totale circa 600. Mister Italiano costretto a far fronte all’emergenza a centrocampo, con le defezioni di Castrovilli e Torreira, in panchina Bonaventura e Odriozola.
Gli undici con il consueto modulo del 4-3-3, in divisa gialla sono: Terracciano, Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi, Duncan, Amrabat, Maleh, Gonzalez, Cabral, Ikonè. Nella formazione di casa diversi ex viola, Sepe tra i pali, Ranieri in difesa, Ribery. La Salernitana in piena corsa salvezza, ha il supporto del pubblico, che riempie ogni settore dello stadio, pronto a lanciare migliaia di coriandoli per coreografia, ma prima della gara bloccati dallo speaker per evitare la conseguenza di sconfitta a tavolino.
Partono forte i granata, che creano diverse occasioni, che si concretizza al nono minuto con il vantaggio. Da calcio d’angolo dalla sinistra il colpo di testa vincente di Djuric. I gigliati inesistenti e in difficoltà, non trovano reazione immediata, anzi rischiano il raddoppio ancora da un corner e con lo stacco di Djuric. Verso la mezz’ora si vede qualche spunto in avanti degli ospiti ma le azioni sono di poco conto e mai incisive. Prima dell’intervallo uno scontro in area di Ranieri e Cabral costringe il brasiliano ad una vistosa fasciatura in testa, ma resta in campo.
Nella ripresa il primo cambio Saponara prende il posto di Ikonè. Il copione non cambia, minimo possesso palla dei viola, passaggi sbagliati, avversari chiusi in difesa. Al 59′ doppia sostituzione, escono Cabral e Venuti per Piatek e Odriozola. Proprio dallo spagnolo sulla destra si costruisce il goal del pari, l’ex Real salta due avversari e confeziona un cross preciso per Saponara che al centro area stoppa il pallone e riempie la rete.
I subentrati sembrano aver portato nuova linfa con i padroni di casa costretti ad arretrare per contenere le incursioni offensive. Al 67′ ultime due sostituzioni Callejon e Terzic al posto di Maleh e Biraghi. Intanto in contropiede Zortea supera Terracciano e mette in rete, goal annullato per fuorigioco. Al 79′ ancora un errore della difesa gigliata, dalla sinistra il pallone arriva in area, non controlla Igor ma facilita Bonazzoli appena subentrato che manda in rete, per il raddoppio.
Nei quattro minuti di recupero ancora Odriozola crossa verso il centro ma né Piatek né Saponara riescono a deviarlo. Il triplice fischio subito dopo decreta la sconfitta viola. Prestazione sottotono fisica e mentale di tutta la squadra, dovuta allo stress emotivo della mancata finale, all’approccio sbagliato alla gara, all’avversario che ha imposto un ritmo aggressivo, alla mancanza della qualità dei titolari, non al pari delle riserve.
Un primo tempo lento con difficoltà ad impostare, con palle perse nei contrasti, meglio la ripresa ma i pesanti errori individuali e la poca concentrazione non evitano la sconfitta. Nella debacle collettiva, il peggior reparto la difesa, dopo gli elogi in tante gare per il brasiliano Igor pesa l’errore del raddoppio, cosi come la gara complicata di Biraghi, finalmente il rientro di Odriozola la nota lieta, si propone in un paio di occasioni e cerca la spinta anche nel finale, assist perfetto nel pari.
A centrocampo la mancanza dei titolari è evidente, Maleh poco incisivo, Amrabat ci prova, Duncan sbaglia passaggi e contrasti. In avanti il tridente riesce a fare poco, Ikonè fermato e anticipato dal suo difensore Ranieri, inesistente, Cabral prova ad inserirsi in area con volontà ma senza trovare il colpo vincente, Gonzalez mai pericoloso, Saponara oltre il pari che porta la fiducia di poter ribaltare la gara, l’unico che propone qualche spunto offensivo.
Dopo sei risultati utili consecutivi (ultima sconfitta il 26 febbraio) una Fiorentina distratta, rallenta la corsa per l’Europa, una battuta d’arresto non preventivabile con un avversario modesto e di livello inferiore, che non preclude ad oggi, nessuna conseguenza per raggiungere l’obiettivo finale. La giusta occasione per voltare pagina, si presenta già il prossimo mercoledì al Franchi nel recupero contro l’Udinese (rinviata il 6 gennaio per Covid), una gara per dimostrare che questo incidente di percorso è già archiviato.
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