Il Sindaco Scarpelli scopre la targa a Porta Fiorentina
FIRENZUOLA (FI) – Diciamo la verità: dovrebbe essere ormai la normalità, non soltanto in esecuzione di una legge dello Stato (la n. 92 del 30 marzo 2004, che istituisce su tutto il territorio nazionale la Giornata del Ricordo in memoria dei martiri delle foibe e dei profughi istriani e giuliani), ma anche dell’ossequio alla verità storica. Ed invece lo sta diventando soltanto adesso e con molta fatica. Fino a ieri, a livello locale come nazionale, la commemorazione di ciò che successe sul nostro confine orientale tra il 1943 ed il 1947 è stata assai problematica, per le ragioni politiche e culturali che tutti sanno e di cui abbiamo ampiamente trattato sul giornale.
Fa quasi specie vedere il Comune di Firenzuola, centro amministrativo di una vallata stretta tra due regioni storicamente rosse che più rosse non si può (o almeno finora non si poteva….) – la Toscana e l’Emilia Romagna – spingere la sua commemorazione fino alla istituzione di un apposito Giardino del Ricordo. Fa specie, e invece non dovrebbe, sapendo che Firenzuola ed il suo Comune hanno sempre fatto storia a sé, almeno a partire da quel 2009 in cui ha avuto inizio il primo mandato dell’attuale Sindaco Claudio Scarpelli e della sua omonima lista civica.
Svincolata tradizionalmente da logiche e dinamiche politiche che nel panorama politico regionale non possono non definirsi di conformità, l’amministrazione comunale di Firenzuola ha voluto e saputo distinguersi anche stavolta. Ieri mattina alle ore 11,00 il capoluogo ha assistito alla inaugurazione del suo Giardino dedicato alla specifica memoria delle vicende istriane accadute alla fine del secondo conflitto mondiale. Presso la Porta Fiorentina il Sindaco Scarpelli ha scoperto una targa dedicata alla memoria e inaugurato la nuova destinazione d’uso dello spazio verde antistante.
Il sindaco ha poi dato conto della manifestazione sul proprio profilo Facebook: «Per non dimenticare. Oggi in occasione della GIORNATA DEL RICORDO, abbiamo intitolato “Il Giardino del Ricordo”, al fine di conservare e rinnovare la memoria degli oltre 11.000 italiani trucidati nelle foibe e dell’esodo forzato degli oltre 300.000 connazionali, Istriani, Giuliani, Fiumani e Dalmati costretti ad abbandonare le loro terre e dimenticati per oltre mezzo secolo. Il tricolore di oggi, proveniva da quelle terre e mi fu donato una decina di anni fa da un caro amico».
Giova ricordare che la collocazione geografica e le vicende storiche di Firenzuola all’epoca del secondo conflitto mondiale hanno fatto sì che la popolazione locale abbia sviluppato una particolare sensibilità nei confronti del dramma della guerra e delle sue conseguenze sempre e comunque dolorose. Il territorio comunale si trova, com’é noto, a ridosso della Linea Gotica che vide l’ultima feroce resistenza nazista e confina con il cimitero di guerra germanico sul passo appenninico della Futa dove sono sepolti oltre 30.000 soldati del Terzo Reich.
Da ieri, anche i morti della Venezia Giulia e dell’Istria hanno il loro sacrario a Firenzuola. Un sentito ringraziamento al Sindaco, all’amministrazione comunale ed a tutti i cittadini.
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