Accadde Oggi

Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne

In principio furono le americane. Nel 1909 il congresso del Partito Socialista Americano, da tempo impegnato a sponsorizzare la battaglia delle Suffragette d’oltre oceano per la conquista del diritto di voto alle donne, ritenne giunto il momento di una clamorosa manifestazione pubblica che risvegliasse in tal senso le coscienze.

Nelle fabbriche americane, le donne si erano già affacciate da tempo, prima ancora che la Grande Guerra le rendesse indispensabili per mandare avanti la produzione, nel momento in cui tutti gli operai maschi erano richiamati al fronte.

La prima Giornata della Donna, il Woman’s Day, fu dunque indetta per l’ultima domenica di febbraio del 1909, e fu – per l’epoca – un successo, tanto da essere ripetuta anche l’anno successivo, dopo che il maxi sciopero delle camiciaie di New York (20.000 aderenti) aveva chiarito a tutti, se ce n’era bisogno, che le donne facevano sul serio.

Lo sciopero delle camiciaie

Dagli U.S.A., terra già allora all’avanguardia, il Woman’s Day si diffuse subito anche al continente europeo. Ogni nazione scelse però una data legata alla propria storia. La Francia il 18 marzo, data di istituzione della Comune di Parigi. La Germania il 19, data in cui il Re di Prussia nel 1848 aveva dovuto rassegnarsi a concedere la prima costituzione liberale.

Serviva una data comune affinché la Giornata della Donna diventasse Internazionale. Quella data la fornì la Russia zarista, fanalino di coda dei diritti civili e politici non solo per le donne ma anche per i uomini. Con questi ultimi al fronte, furono le donne a scendere in strada a San Pietroburgo a manifestare contro la guerra mondiale che stava mettendo alla fame il paese. Coraggiosamente, le donne russe si ritrovarono a fronteggiare i temibili cosacchi, ma furono questi a ritirarsi, non avendo il coraggio di fare quella carneficina che era stata ordinata loro, e ad aprire alle manifestanti la via del Palazzo d’Inverno.

Le donne di San Pieroburgo cominciano la Rivoluzione Russa

Era l’8 marzo 1917, e com’é noto le cose andarono ben oltre la questione del voto alle donne. Quella data sarebbe passata alla storia come quella d’inizio della rivoluzione di febbraio (la Russia era un mese indietro, non avendo adottato il calendario gregoriano), che avrebbe abbattuto il potere zarista e spianato la strada alla successiva rivoluzione d’ottobre, quella dei bolscevichi, che avrebbe cambiato radicalmente la storia del mondo.

La data aveva a quel punto una suggestione enorme, e fu adottata da tutti come Woman’s Day proprio in omaggio a quelle donne temerarie e disperate di San Pietroburgo che avevano affrontato e sconfitto il medioevo.

L’Italia arrivò tra le ultime, festeggiando la sua prima ed unica Giornata della Donna nel 1922. Dopodiché se ne sarebbe riparlato – per donne e uomini – a metà degli anni quaranta.

A ricordo ed omaggio di quella prima pionieristica manifestazione delle Suffragette e di una Giornata della Donna che poco aveva a che vedere con la distribuzione delle mimose e molto con il dover fronteggiare un maschilismo che non si faceva scrupoli di resistere ricorrendo ad ogni tipo di violenza, abbiamo scelto questa poesia in musica di John Lennon, uscita postuma pochi mesi dopo la sua morte.

La scrisse inizialmente come ode alla moglie Yōko Ono, ma finì per diventare un omaggio indistinto a tutto il genere femminile. Nell’introduzione della canzone Lennon sussurra «For the other half of the sky…» (Per l’altra metà del cielo…), celebre citazione di Mao Tse Tung.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

Lascia un commento