Riparte il campionato con la prima gara del girone di ritorno, la ventesima giornata di serie A. I viola tra le mura di casa affrontano la Sampdoria, importante per entrambe le squadre in corsa per un piazzamento europeo. Prima del fischio d’inizio è stato inaugurato nei giardini adiacenti la Curva Fiesole, un monumento in memoria dei tifosi viola scomparsi. Tra i tanti partecipanti presente anche il team manager Giancarlo Antognoni, l’assessore allo sport Andrea Vannucci.
Nella fase del riscaldamento le due squadre indossano una maglia commemorativa per ricordare la tragedia del Ponte Morandi a Genova. Tra gli spalti buona l’affluenza di pubblico con 27.844 spettatori. Solito modulo del 4-3-3, ma qualche cambio nella formazione di partenza, difesa invariata, Lafont tra i pali, Milenkovic, Pezzella (cap.), Vitor Hugo, Biraghi, centrocampo con Edimilson, Gerson e Veretout, trio di attacco inedito con Chiesa, Simeone, Muriel.
La Fiorentina parte forte con le prime azioni pericolose, Chiesa sfiora in un paio di occasioni la rete, poi lancia Simeone che si fa recuperare dal difensore Tonelli. Gli avversari sembrano confusi, spesso ricorrono a falli anche duri, giallo per Ramirez che ferma Veretout, ma sull’intervento successivo su Biraghi nessuna sanzione. Inizia poi il pressing di Muriel, un tiro al volo dopo un tiro di Chiesa esce di poco fuori.
Alla mezz’ora ancora una bella giocata del colombiano e cross per Simeone, ma nulla di fatto. Al trentaquattresimo goal del meritato vantaggio di Muriel, ancora una splendida azione del numero 29 partita dalla sinistra, che salta il difensore Tonelli sposta il pallone e con un tocco batte il portiere Audiero.
Pochi minuti ed un fallo ingenuo quanto inutile a centrocampo di Edimilson su Ramirez porta alla doppia ammonizione, e al relativo rosso. Squadra viola in inferiorità numerica. Pochi minuti prima dell’intervallo punizione dal limite dell’area per fallo (alquanto dubbio) provocato da Veretout. Si porta sul pallone Ramirez che realizza il pari per i blucerchiati.
Nella seconda frazione di gioco primo cambio obbligato per i viola, esce Simeone per Dabo, la gara per i padroni di casa si prospetta non facile. I viola cercano di portarsi in avanti, ma spesso i cross non arrivano agli attaccanti, le conclusioni sono imprecise. Al settantesimo goal strepitoso di Muriel, l’azione parte da Chiesa sulla destra, il columbiano con palla al piede dal centrocampo si libera di due difensori e arriva verso la porta, il destro batte il portiere e il pallone entra sul secondo palo. L’intero stadio in delirio.
Pochi minuti e il protagonista della gara è sostituito da Laurini. Standing ovation del Franchi per il nuovo idolo viola. Neanche il tempo di rifiatare e fallo di mano netto di Vitor Hugo in area, ammonizione e rigore. Sul dischetto Quagliarella non sbaglia, poi festeggia in modo esagerato e fuori luogo il pari ottenuto.
Nelle fasi finali poca lucidità da parte delle due squadre,con eccessivo nervosismo, qualche spintone con parapiglia e diversi ammoniti. All’ottantacinquesimo ancora in goal Quagliarella, ancora un’ingenuità in area, questa volta Milenkovic non ferma l’attaccante doriano. L’ultimo cambio l’ingresso di Mirallas per Vitor Hugo. Nei tre minuti di recupero ancora un brutto fallo di Murru su Mirallas. La punizione viene battuta da Veretout, pallone in area per Chiesa che prova con un tiro cross che arriva sul secondo palo dove Pezzella con una zampata manda dentro la porta.
Un tre a tre che fa sobbalzare il popolo viola come una vittoria, la gioia del capitano che mostra la fascia che era di Astori un’immensa emozione per tutti i presenti. Partita incredibile fatta di episodi che hanno condizionato spettacolo ed emozioni finali, sei goal realizzati, un espulso e nove ammoniti, i numeri di una gara intensa. Pessima la prestazione dell’arbitro che non ha saputo gestire diverse situazioni, ma gravi anche gli errori dei singoli giocatori, Edimilson (che fino all’espulsione aveva fatto vedere anche buone cose), che ha lasciato in totale difficoltà la squadra con un uomo in meno, Vitor Hugo incomprensibile il suo gesto in area.
Il pari raggiunto all’ultimo secondo può considerarsi un punto guadagnato per come si era messa la gara, ma per numero di occasioni e per il vantaggio in inferiorità numerica con il goal capolavoro di Muriel, l’ennesimo rimpianto di una vittoria sprecata per i soliti immancabili errori ed ingenuità dei singoli. Migliore in campo Luis Muriel che ha già incantato il popolo viola con una doppietta straordinaria, non poteva esserci miglior esordio al Franchi che lo ha omaggiato con un lungo applauso, Chiesa il solito guerriero e un pericolo costante per gi avversari, bella l’intesa con il neo arrivato, Simeone ancora incerto e mai determinante.
Nella mediana il solito ottimo lavoro del francese Veretout, il resto del reparto ancora da modellare e migliorare, la difesa con molte sbavature e leggerezze da evitare. Una rimonta ottenuta con la grinta e il cuore, (una sconfitta sarebbe stata immeritata) che rende ancora possibile la rincorsa per l’Europa in un campionato mediocre ed equilibrato dove tutto può succedere fino all’ultima giornata. Le prossime gare saranno fondamentali per la stagione viola : la trasferta a Verona contro il fanalino di coda Chievo, e il quarto di finale a Firenze contro la Roma, per capire il valore e gli obiettivi reali di questa squadra.
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