Fiorentina

Hall of Fame Viola

Nella foto Adrian Mutu tra Gino Salica e Cesare Prandelli, di Maurizio Rufino)

Ieri sera nella splendida cornice dell’Auditorium Cosimo Ridolfi del gruppo Intesa Sanpaolo, di scena l’undicesima edizione della Hall of Fame Viola.

Nel 2012 il Museo Fiorentina, crea la Galleria degli Onori, prima in assoluto per una squadra di calcio italiana, dedicata a celebrare tutti i protagonisti della storia gigliata.

Ogni anno con la nuova edizione i premiati ricevono l’onorificenza del Marzocco Viola, statuetta disegnata dallo stilista Marco Cantini e realizzata dall’argentiere Federico Sassoli.

Il Museo Fiorentina è un ente culturale-sportivo fondato nel 2009, costituito da un gruppo di storici, ricercatori, e selezionatori collezionisti del calcio e della Fiorentina, che in totale autofinanziamento, negli anni hanno realizzato e presentato mostre, convegni, eventi, rievocazioni storiche, filmati, incontri tematici, almanacchi, libri, apprezzati da enti sportivi nazionali ed internazionali.

L’organigramma è costituito dal presidente David Bini, premiato recentemente dal presidente Coni Giovanni Malagò con la Stella di Bronzo al Merito Sportivo per l’anno 2022, presso il Centro Tecnico di Coverciano. L’onorario Raffaele Righetti, il presidente Commissione Storia Massimo Cervelli, diversi consiglieri tra i quali Sonia Piazzini e Simone Cerino, oltre tanti volontari che compongono la struttura.

Nella sala tutta gremita in ogni ordine di posto, presenti anche le istituzioni cittadine.

La serata inizia con le immagini del Calcio Storico, una tradizione storica di Firenze che a giugno mette in competizione i 4 quartieri della città.

Nella platea tra gli invitati tanti ex giocatori viola, Marco Landucci, Roberto Galbiati, Andrea Tarozzi, Renzo Contratto, Stefano Carobbi Renato Buso, Celeste Pin, Alberto Malusci Marco Donadel, gli ex tecnici della Primavera Leonardo Semplici, della femminile Sauro Fattori, Ruggero figlio di Gigi Radice, Laura figlia di Eugenio Bersellini, e diversi altri che tra una premiazione e l’altra hanno espresso un loro pensiero per salutare il pubblico, rimarcando la loro soddisfazione per la loro partecipazione.

Si prosegue con un momento di grande commozione in ricordo delle persone scomparse nell’ultimo anno, un video di forti emozioni in omaggio a Luigi Milan, Luigi Riva, Kurt Hamrin (tra il pubblico la moglie ed il figlio che hanno ricordato il grande giocatore), Joe Barone, il giornalista Marcello Lazzerini, Goran Eriksson, Salvatore Schillaci e diverse persone legate ai colori viola.

Prima dell’inizio della cerimonia, un video del presidente Malagò che porta il suo caloroso saluto ed elogia il lavoro svolto dal Museo Fiorentina.

La prima premiazione della serata per  il campione d’Italia del primo scudetto, Maurilio Prini, sul palco la figlia Paola, che riceve la statuetta dall’assessore allo sport Letizia Perini

Si prosegue con la categoria “Ambasciatori” coloro che si distinguono nel divulgare la passione per la squadra viola, il premiato è il decano del giornalismo Sandro Picchi, che da cinquant’anni scrive le gesta con passione e competenza, il premio consegnato dal presidente Ordine giornalisti Toscana, Giampaolo Marchini.

Nel frattempo Giancarlo Antognoni, manda un saluto con un video messaggio, assente per impegni lavorativi.

Sul palco sono chiamati la figlia e il nipote di Bernardo Rodora, campione del secondo scudetto, impossibilito a partecipare per problemi di salute.

La figlia legge una lettera del giocatore, dispiaciuto per la sua assenza ma onorato del premio che lo lega  ai colori viola.

Il premio consegnato dal governatore della Toscana Eugenio Giani, che ricorda la formazione del 1969, e racconta un aneddoto di quel trofeo storico della storia gigliata.

Un ricordo particolare per Giuseppe Brizi, il figlio Gianluca emozionato e commosso ringrazia per un documentario realizzato dalla Nazione per il suo indimenticato padre.

Per la terza edizione lo speciale premio Bandiera del Calcio DA 13, dedicato alla memoria di Davide Astori, conferito ad un capitano che abbia vestito anche la maglia azzurra, viene assegnato a Dino Zoff, campione del mondo del 1982 ma anche tecnico dei viola nel 2005.

Sul palco i fratelli di Davide, Bruno e Marco che hanno ricordato come la memoria rappresenta un simbolo di unione per il calcio italiano. Al loro fianco il presidente lega Pro, Matteo Marani, che parla di evento trasversale dove l’amore per il calcio unisce.

Premiata con l’Ordine del Marzocco anche la segretaria Gabriella Pierani, con il suo impagabile lavoro per la società viola, racconta del primo campionato femminile vinto nel 1967 a Viareggio.

Durante la serata un riconoscimento al football americano, grazie ad i Guelfi di Firenze, per aver conquistato lo scudetto nella precedente stagione,  la squadra che indossa la maglia viola, rappresenta la città con impegno e passione.

La penultima premiazione è per Bruno Beatrice, il giocatore vincitore di una Coppa Italia e di Lega Italo inglese, scomparso prematuramente a 39 anni, per cure mediche non appropriate, da decenni la famiglia con la moglie Gabriella ed i figli Alessandro e Claudia lottano per avere giustizia.

I figli Alessandro e Claudia Beatrice tra Moreno Roggi ed Ennio Pellegrini , foto di Maurizio Rufino

Sul palco Alessandro (impressionante la somiglianza con il padre, ndr), con gli ex compagni di squadra del padre, Moreno Roggi ed Ennio Pellegrini, chiede ancora di poter avere giustizia, ma elogia il supporto degli ex compagni di squadra, del governatore Giani, della Curva Fiesole che di recente ha mostrato la vicinanza con uno striscione.

Il clou della serata  è la premiazione di Adrian Mutu, accompagnato sul palco con un’autentica ovazione, ed il coro a lui dedicato “il fenomeno”, lui risponde con il consueto inchino che dedicava alla Curva per ogni rete.

Il giocatore rumeno nella Fiorentina dal 2006 al 2011, 143 presenze e 69 reti, uno dei beniamini della tifoseria. Al suo fianco il tecnico Cesare Prandelli e l’ex presidente di quel periodo, Gino Salica.

Totale intesa e sintonia tra giocatore e tecnico, conosciuto nell’esperienza di Parma, che già aveva intuito le sue straordinarie doti tecniche, dopo qualche anno si ritrovano a Firenze.

Scambio di battute ironiche e simpatiche ma anche di  gratitudine del giocatore verso il tecnico, e di  soddisfazioni ricevute per le prestazioni del giocatore in campo. Genio e sregolatezza di uno dei talenti del calcio arrivati negli ultimi anni a Firenze.

Si chiude il sipario con la foto di rito dei premiati, gli autografi e le foto dei presenti con gli ospiti in sala, come ogni anno le attese non vengono deluse anzi vengono ripagate sempre in crescendo.

I premiati della serata, foto di Maurizio Rufino

Una serata che ripercorre epoche, squadre, giocatori, e momenti di vita di ognuno di noi, dove il privato si intreccia nella gioia di una vittoria, nella delusione di una sconfitta, ma sempre con l’unica certezza che mai si spegnerà, la passione per la nostra amata squadra viola.

Un evento che racchiude l’avvicendarsi di immagini che scorrono come un film, con grande spirito di appartenenza, enorme commozione, straordinarie emozioni e ricordi indelebili, con l’orgoglio di condividere e trasmettere la storia della Fiorentina.

Autore

Patrizia Iannicelli

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