L’equinozio di primavera, ovvero il giorno che segna ufficialmente l’inizio della bella stagione, cade oggi 20 marzo, alle ore 10,37 italiane. In anticipo rispetto alla data consueta del 21, a causa del lento ma inesorabile variare delle orbite astronomiche.
La prima volta fu l’anno scorso, il famigerato 2020. Anno bisesto, anno funesto, diceva un vecchio detto. Vai a dargli torto….. pare proprio che quel 2020 ce lo ricorderemo finché campiamo, e se lo ricorderanno i libri di storia. Così come si ricordano del biennio 1918-19, quello della spagnola.
Un anno dopo, stesso clima, è il caso di dire. L’unico conforto per ora è che l’inverno è dunque appena finito. Non è un auspicio poetico o esistenzialista, ma epidemiologico. Il Covid19 come tutti i virus dovrebbe risentire del cambio di stagione. L’innalzamento delle temperature – quando sarà effettivo – dovrebbe fare male a lui e bene a noi. Dovrebbero risentirne anche le politiche governative, che anche quest’anno hanno scelto di fare di tutta l’erba italiana un fascio rosso e di farci rivivere una Pasqua come quella del popolo ebraico durante gli ultimi giorni della cattività egiziana, chiuso in casa in attesa dell’Angelo Sterminatore.
Ne abbiamo parlato e ne parliamo quotidianamente. Oggi vogliamo prenderla dal lato più frivolo, distenderci un po’ i nervi dedicandoci alla scelta del brano del giorno. Il primo brano della nuova stagione.
Il primo giorno di primavera dei Dik Dik? Troppo malinconico. Troppe nuvole nel cielo.
Maledetta primavera di Loretta Goggi? E’ appena arrivata, aspettiamo a maledirla, ci serve che funzioni e bene.
Un chimico di Fabrizio De André? Per carità di Dio, già siamo alle prese con tanti cattivi pensieri e suggestioni complottiste.
Spring affair di Donna Summer? Macché, di questo passo chissà quando ci torniamo a ballare.
La mitica Mattinata fiorentina di Alberto Rabagliati? Abbiamo ancora negli occhi l’agghiacciante filmato di Firenze deserta. E le bambine son tutte chiuse in casa.
La Canzoncina di primavera del disneyano Bambi? Al massimo può andar bene per chi stamattina ha figli piccoli e al decimo giorno di clausura già non sa cosa fargli fare, piazzandoli alla televisione.
Sara di Antonello Venditti? Mi tenta molto, ma non vorrei far innervosire Sara, che a questo punto pur di uscire di casa tornerebbe volentieri perfino a scuola.
Ma ecco….. un raggio di sole si posa sulla mia tastiera…. un’idea suggestiva, quanto semplice…..
1969, una pessima annata per George Harrison, che soffriva più degli altri Beatles la situazione conflittuale che stava portando allo scioglimento del gruppo. Nella primavera di quell’anno, vuole la leggenda che si trovasse a casa dell’amico Eric Clapton, a provare dei brani. Durante una pausa, in giardino, fu investito da un raggio di sole ed ebbe l’idea di questa che è una delle sue più belle canzoni.
Sembra facile, un brano da corso di chitarra acustica, arpeggio e plettro. E’ un capolavoro della musica e della poesia.
Here comes the sun. Ecco il sole che arriva. E speriamo sia vero.
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