FROSINONE – Nel primo anticipo del dodicesimo turno, nel turno serale del venerdì, la Fiorentina affronta il Frosinone allo stadio Benito Stirpe. La squadra in completo rosso, in onore del quartiere di Santa Maria Novella, colore vincitore dell’ultima edizione del calcio storico.
Si parte con il modulo del 4-3-3, Lafont, Milenkovic, Pezzella (cap.), Vitor Hugo, Biraghi, Benassi, Veretout, Gerson, Chiesa, Simeone, Pjaca. La Fiorentina schiera Pjaca sulla destra e Chiesa sulla sinistra, nel corso della gara gli esterni si invertono. I ragazzi di Pioli partono bene e si trovano in un paio di azioni in area avversaria, grande lancio di Veretout per Simeone a tu per tu con il portiere avversario, l’ex viola Sportiello respinge il sinistro del Cholito sfortunato in questa occasione.
I viola in attacco guadagnano una punizione al limite dell’area per fallo di mano di Capuano, batte Biraghi ma Sportiello intuisce l’angolo e allontana. I padroni di casa alla mezz’ora sfiorano il goal con un tiro di Capuano che termina di poco fuori. Dalla parte opposta si fa notare Pjaca che dalla destra impegna ancora Sportiello.
Al trentottesimo palo per i viola, un cross dalla sinistra di Biraghi per Pjaca che viene anticipato da Beghetto che rischia il goal nella propria porta. Ancora vicina al vantaggio gli ospiti viola, sponda del croato Pjaca per un destro di Benassi di poco fuori. Sul finire del tempo Veretout ferma un contropiede dei ciociari. Termina il primo tempo con diversi errori e qualche azione non fortunata dei viola.
Nella seconda frazione di gioco pochi minuti e il goal vantaggio dei gilgiati, Chiesa con un’azione incredibile dalla sinistra arriva sul fondo e crossa nel mezzo, Benassi pronto segna. I viola dopo la rete cercano di ripartire in avanti anche se il Frosinone mette alla prova la difesa gigliata attenta a non farsi sorprendere. Nel frattempo Gerson è in posizione di regista al posto di Veretout.
Al sessantaseiesimo primo cambio esce Pjaca per Edimilson che si posiziona a destra, e Veretout mezz’ala. Il Frosinone si porta in avanti con Zampano, il tiro termina di poco fuori a portiere battuto, ma sono i viola in contropiede a mancare l’occasione per chiudere la gara, con un tiro di Veretout respinto dal portiere.
Il secondo cambio al settantaseiesimo esce Benassi per Mirallas. Un contropiede dei viola è sprecato con una conclusione di Chiesa recuperata dal portiere. I ciociari ci provano con Pinamonti, blocca Lafont, subito dopo Pezzella allontana un cross di Cassata per Ciofani lasciato solo in area. Dalla parte opposta Chiesa serve Mirallas, il destro deviato in corner, ancora l’ex Sportiello para un sinistro di Chiesa.
Il terzo cambio all’ottantasettesimo esce Simeone per Vlahovic. All’ottantanovesimo il Frosinone con un eurogoal di Pinamonti da 25 metri riporta in parità il risultato. Dopo quattro minuti di recupero termina la gara.
La Fiorentina esce dallo Stirpe ancora con un risultato deludente, bloccata sul pari, ma soprattutto subisce l’ennesima rimonta degli avversari nei minuti finali, con le solite problematiche emerse da diverse gare. Il quarto pareggio consecutivo con un avversario di minore tasso tecnico, evidenzia le difficoltà sia come gioco di squadra ma anche nei singoli, alcuni incapaci di dare un contributo decisivo.
Una squadra giovane che deve crescere e maturare, è un alibi che abbiamo rimarcato, ma l’agonismo e una maggiore concentrazione per chiudere le gare non ammette giustificazioni. La squadra titolare pensata ad inizio stagione mostra qualche lacuna, Pjaca un oggetto misterioso, pochi spunti anche in questa gara, l’attacco quasi assente, il solo Simeone in crisi di goal non ha sostituti, il centrocampo in ogni gara da sperimentare, le riserve non hanno mai cambiato il corso delle gare.
Una Fiorentina lenta e scontata che si affida al solito inarrestabile Chiesa che da solo percorre km, anche nell’occasione da goal determinante, subisce falli ed esce esausto, Benassi alla quinta rete con il ruolo insolito di capocannoniere, la difesa il solo reparto che conferma buone prestazioni.
La partita che poteva essere la svolta con una vittoria scontata per l’avversario inferiore, lascia rammarico, giuste critiche per gioco e risultati, una classifica anonima. I numeri dell’ultimo periodo impietosi, mancano i tre punti dal 30 settembre tra le mura di casa, ma lontano dal Franchi dal 6 maggio, dati preoccupanti che devono far riflettere ma soprattutto cambiare atteggiamento e trovare le giuste soluzioni in campo.
Il campionato si ferma per gli impegni delle Nazionali, il prossimo impegno per i viola è il classico derby dell’Appennino contro i felsinei a Bologna tra due settimane, una gara da non sbagliare per una squadra partita con grandi ambizioni, ancora possibili da realizzare.
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