ROMA (dal nostro inviato) – La Fiorentina dopo la vittoria contro il Cagliari nella gara di campionato, è impegnata nei quarti di Coppa Italia all’Olimpico contro la Lazio. Mister Pioli data la serie di gare ravvicinate adotta un turn over cambiando cinque giocatori negli undici titolari. Con il modulo del 3-5-2: Dragowski tra i pali, Gaspar, Milenkovic, Vitor Hugo, Astori (cap.), Chiesa, Veretout, Sanchez, Benassi, Saponara, Babacar. I viola in completo bianco in onore del quartiere di S. Spirito.
Inizia la gara e dopo appena cinque minuti azione travolgente dalla destra di Lulic che sorprende Gaspar e Benassi e con un diagonale batte Dragowski, uno a zero per i biancocelesti e viola costretti a rincorrere. Debole reazione dei viola con Babacar, ma è ancora la Lazio con Caicedo che mette i brividi ai viola, Gaspar salva sulla linea di porta. Poi il portiere Dragowski si supera su un tiro di Milinkovic.
I viola non sembrano essere in partita, nessun tiro in porta e tanti errori dei singoli. I padroni di casa sfiorano a più riprese il raddoppio, ci provano Felipe Anderson e Immobile subentrato dalla panchina. Solo nei minuti finali una reazione dei viola ma la difesa laziale non lascia spazi. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo.
Nella seconda frazione di gioco i primi due cambi per i viola, Simeone e Eysseric per Saponara e Benassi. I viola cercano di portarsi in avanti ma nell’ultimo passaggio sono imprecisi. La prima palla goal al sessantaquattresimo da un corner dalla sinistra riceve Chiesa, il suo tiro parato da Strakosha che manda in angolo. Dalla parte opposta è Vitor Hugo che recupera su Immobile.
L’ultimo cambio è Gil Dias al posto di Bruno Gaspar, mister Pioli prova un assetto più offensivo. Dopo tre minuti di recupero termina la gara con la sconfitta della Fiorentina che esce dalla Coppa Italia nei quarti di finale.
Una brutta Fiorentina fallisce il primo obiettivo della stagione, sbagliato l’approccio alla gara soprattutto nel primo tempo, con le riserve che non hanno saputo sfruttare l’occasione avuta, ma ancora una volta hanno evidenziato il netto divario con i titolari. Meglio la seconda frazione di gioco, qualche spunto di reazione, anche se con la manovra lenta e prevedibile i viola hanno impegnato molto poco il portiere laziale.
Troppi i cambi adottati in questa gara, in difesa non convince Gaspar, il centrocampo prestazione opaca di Sanchez e Benassi, Saponara ha mostrato la sua precaria condizione fisica, Babacar da titolare non sembra convincere, anche perché troppo solo in area e con pochi palloni da giocare. Data l’importanza della gara forse il turn over così netto poteva essere evitato, e adottato in altre situazioni.
In questo periodo l’asse di base, Pezzella (anche se acciaccato), Badelj, Biraghi, Laurini, Thereau, Simeone, che ha portato a buone prestazioni e risultati tali da risalire posizioni in classifica, doveva essere confermato. E’ inutile adesso recriminare quello che poteva essere e non è stato, per la Fiorentina e i suoi tifosi un’altra serata amara, un’ altra stagione senza avere la speranza di poter accedere ad una finale, senza avere la possibilità di sognare di alzare un trofeo.
Coppa Italia archiviata, è già tempo di campionato, la prossima gara è quasi uno spareggio Europa (fa quasi sorridere con la roboante campagna acquisti dell’avversario). Si torna in campo contro il Milan al Franchi, una sfida che potrebbe diventare la svolta decisiva per dare un senso positivo a questa stagione considerata di transizione prima che diventi fallimentare.
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