Foto Arthur Cabral di Paolo Giuliani
Dopo la brillante prova contro il Braga, che ipoteca quasi di certo il passaggio di turno nella Conference League, si torna in campo al Franchi contro l’Empoli, in vantaggio in classifica sui viola di tre lunghezze. La temperatura mite e l’orario delle 15.00, porta 29.663 spettatori, con il settore ospiti esaurito.
Si parte con il modulo del 4-3-3, Terracciano tra i pali, Venuti a destra, Quarta e Milenkovic centrali, Terzic a sinistra, centrocampo con Amrabat, Barak, Mandragora, Gonzalez e Saponara esterni, Jovic davanti. Parte bene la Fiorentina nei primi minuti, propositiva, con tiri verso l’area avversaria. Diagonale di Mandragora di poco fuori, tiro di Saponara al lato della porta. La prima vera occasione da cross di Mandragora, Venuti alto sopra la traversa. Al 28esimo errore di Amrabat che perde palla, approfitta Baldanzi che scambia con Caputo, ultimo tocco di Cambiaghi e vantaggio per gli azzurri. I viola provano a reagire, ma si spreca sotto porta. Al 38esimo nel batti e ribatti in area ha la meglio Barak che mette in rete il pallone, goal annullato dopo il controllo Var per fuorigioco di Gonzalez.
Al 39esimo primo cambio forzato per mister Italiano, esce Milenkovic per problemi fisici per Igor. Al 43esimo ancora una distrazione difensiva dei gigliati, dalla destra Cambiaghi, con un assist perfetto verso il centro area, trova Caputo libero che aggancia e manda in rete il pallone. Nei 4 minuti di recupero ancora un controllo Var che annulla il goal per fuorigioco dello stesso attaccante empolese. Si va all’intervallo con i viola che creano buone occasioni ma non concretizzano, il goal degli ospiti, indirizza la gara in salita per i padroni di casa.
Nella ripresa doppio cambio, Dodo al posto di Venuti, Ikoné per Saponara. La gara spesso interrotta da interventi, diversi cartellini gialli, tempo effettivo minimo, una serie di corner dei viola costringono gli avversari nella loro area, da cross di Gonzalez, botta sicura di Quarta che esalta il portiere Vicario. Dalla parte opposta salvataggio provvidenziale dello stesso difensore argentino sulla line a di porta, su tiro di Caputo. Al 70esimo ultimo doppio cambio, escono Amrabat e Jovic per Bonaventura e Cabral.
La Fiorentina proiettata in area avversaria con numerose azioni offensive, ma anche con una quantità di tiri imprecisi, fuori dallo specchio della porta. All’85esimo arriva il sospirato quanto meritato pari viola, assist di Dodo che colpisce la traversa, il pallone resta in area con Cabral che da distanza ravvicinata segna di testa. Negli ultimi minuti forcing dei gigliati riversati tutti in avanti, la squadra empolese chiude gli spazi con una difesa coriacea, e con interventi prodigiosi dell’estremo difensore Vicario che si conferma tra i migliori portieri. Gli ultimi secondi nei cinque di recupero ( pochi in confronto alle continue interruzioni e perdite di tempo), in suspence con l’arbitro Prontera che ferma il gioco per un episodio dubbio, ma arriva il fischio finale che chiude il match.
Una gara che mostra i soliti limiti emersi dall’inizio della stagione, tante occasioni create, altrettanti conclusioni ma solo 4 tiri verso la porta, la mancanza di concretezza. La prestazione evidenzia la stanchezza di alcuni giocatori, le competizioni europee tolgono energie, ma per crescere e diventare una grande squadra bisogna trovare mentalità e continuità nei risultati, consapevoli di affrontare con ritmo serrato (anche ogni 3 giorni) ogni avversario con la stessa determinazione.
Un campionato che non decolla, con numeri da andamento lento, 2 punti in sei gare, sono la reale situazione, di una Fiorentina a metà, bella e travolgente in Europa, timida e impacciata con squadre inferiori. La prova dei singoli con le solite amnesie in difesa, Quarta e Dodo meglio dei compagni di reparto, in mediana poca consistenza, Amrabat lontano dal giocatore ammirato ai Mondiali, reparto offensivo sottotono, Jovic e Gonzalez meno brillanti, Ikoné ancora con una prova negativa.
Il goal del pari di Arthur Cabral che evita un’altra sconfitta tra le mura di casa, porta il brasiliano a migliore della gara, dopo la splendida doppietta in Europa conferma il suo buon momento di forma fisica e realizzativa. Subentra dalla panchina, ancora una volta il numero nove si mostra determinato e incisivo nella manovra di gioco, cerca il pallone e velocizza le azioni offensive, pronto e reattivo al posto giusto, realizza la sua ottava rete di stagione.
Si archivia il modesto pari, proiettati alla gara di ritorno del prossimo giovedì al Franchi, contro i portoghesi, una formalità per il passaggio agli ottavi, con la possibilità di poter effettuare turn over con le seconde linee o con giocatori che rientrano dai rispettivi infortuni. Un viatico per trovare nuova linfa per la prossima fondamentale sfida a Verona contro gli scaligeri, nel posticipo del 27 febbraio. Per ritornare alla vittoria e conquistare tre punti necessari per risalire una classifica deficitaria, (quattordicesima), per affrontare il rush finale della stagione con convinzione e fiducia dei propri mezzi, per dimostrare il valore di una squadra competitiva ancora in lotta su diversi fronti.
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