Diario Viola Fiorentina

Il cuore oltre l’ostacolo

(Nella foto la squadra viola festeggia la vittoria, fonte ACF Fiorentina)

Prosegue il tour de force delle gare ravvicinate dall’inizio dell’anno per la squadra femminile, tra campionato e Coppa Italia.

Le ragazze della Fiorentina, dopo la vittoria in casa contro il Pomigliano, conquista due pareggi (con qualche rammarico) dalle due trasferte con Juventus e Milan.

A Biella non basta il doppio vantaggio viola (doppietta della svedese Janogy), ripreso per due volte dalle bianconere, mentre al Vismara con le rossonere avviene la doppia rimonta delle gigliate con Janogy (quinta rete in 2 gare e mezza) e Agard.

Si conferma comunque la serie di risultati utili consecutivi, con la terza posizione consolidata, a 10 punti dalla quarta Inter.

Proprio con le nerazzurre, si torna in campo al Viola Park nello stadio Curva Fiesole, per il ritorno dei quarti di Coppa Italia.

Le due formazioni partono dal risultato di pareggio ottenuto il 17 gennaio, Miriam Longo porta in vantaggio la squadra viola al terzo minuto, alla mezz’ora ancora l’attaccante costringe la nerazzurra Bowen a deviare nella propria porta. Nel finale di frazione Cambiaghi dalla  distanza accorcia le distanze. Nella ripresa la squadra di casa trova il raddoppio con Polli, che rinvia nella gara di ritorno il passaggio di turno.

Nella splendida cornice del Viola Park, buona affluenza di pubblico, con l’immancabile gruppo di tifosi che seguono le ragazze gigliate anche fuori dalle mura di casa. Presente il direttore generale Jo Barone, il tecnico della Primavera Daniele Galloppa con il direttore sportivo Angeloni, i dirigenti della femminile con il direttore Simone Mazzoncini, ma anche il nerazzurro Zavier Zanetti.

Nella formazione di partenza il tecnico De La Fuente,  si ritrova con una difesa in emergenza con gli infortuni del capitano Tortelli e di Spinelli rimediati nella gara di Milano, in panchina rientra l’austriaca Georgieva.

Le undici di partenza con il modulo del 4-2-3-1 sono : Schroffenegger, Erzen a destra, Faerge e Agard a centro, Toniolo a sinistra, in mediana Severini e Cinotti, in avanti Longo, Boquete, Mijatovic, Janogy.

Parte bene la squadra viola che si porta in area avversaria, diverse le occasioni senza trovare il vantaggio. Ci provano in ordine cronologico Longo e Boquete, ma è Mijatovic che spreca da buona posizione.

Le gigliate sono propositive, ma le nerazzurre anche con gli innesti dal mercato di gennaio, chiudono gli spazi e ripartono in contropiede. Prima dell’intervallo al 42esimo provvidenziale il portiere Schroffenegger che su colpo di testa di Cambiaghi manda il pallone sulla traversa.

Nella ripresa il primo cambio esce Madelen Janogy per Michela Catena. La gara resta aperta con le viola meno incisive, ne approfittano le nerazzurre che si proiettano in area avversaria, determinante ancora il numero uno Schroffenegger che si oppone ad un tiro di Bonfantini, mancano la traiettoria in pochi minuti anche Seturnini e Alborghetti.

Al 72esimo mister De La Fuente mette in campo nuove forze, escono Emma Severini e Miriam Longo per Alexandra Johannsdottir e Pauline Hammarlund.

Le gigliate subiscono le avversarie, al 75esimo Milinkovic fa tremare la retroguardia, che resiste agli attacchi delle nerazzurre. All’80esimo entra la nuova arrivata Melissa Bellucci al posto di Milica Mijatovic.

All’86esimo viola vicino al goal con un colpo di testa di Hammarlund di poco sopra la traversa. Dopo 4 minuti di recupero termina la gara a reti inviolate, per regolamento si prosegue con i due tempi supplementari.

Nel frattempo il quarto cambio, l’ingresso di Alice Parisi al posto di Norma Cinotti.

Con le due squadre stanche, al 103esimo arriva la rete dell’Inter , un mancino di Cambiaghi entra a filo di palo in rete, si va alla breve sosta, dopo 2 minuti di recupero.

Per la Fiorentina sembra il colpo di grazia, ma la squadra con una reazione e con la volontà di lottare fino all’ultimo secondo non molla la presa e crede nella rimonta. L’ultimo cambio il ritorno di Linda Tucceri Cimini dopo un lungo stop al posto di Kaja Erzen.

Le viola proiettate tutte in area avversaria, con il pallone che stregato sembra non trovare il varco per entrare in porta, ma dalla mischia arriva la zampata della svedese Hammarlund che riporta in pari il risultato.

La svedese Pauline Hammarlund al goal del pari, fonte ACF Fiorentina

La gara infinita continua con la lotteria dei rigori. Dal dischetto parte l’Inter con Polli, che si vede parare il tiro da Schroffenegger, poi è il turno di Boquete che realizza, la nerazzurra Milinkovic manda in rete, cosi come la gigliata Toniolo. Si prosegue con Thogersen che manda sopra la traversa, Parisi spiazza il portiere Cetinja e segna, l’interista Jeltic non sbaglia.

Si porta sul quarto rigore la centrocampista Melissa Bellucci, classe 2001 arrivata in prestito dalla Juventus, che con freddezza manda il pallone in rete, il definitivo 5 a 3, che permette alla Fiorentina il passaggio alle semifinali.

Grande entusiasmo al triplice fischio per le ragazze viola che festeggiano il compleanno del tecnico De La Fuente, con questo regalo speciale, dopo una gara a tratti difficile e complicata con un avversario ben messo in campo.

Nelle interviste con la stampa nel post gara, grande gioia per la migliore della gara Katia Schroffenegger, ancora decisiva, non solo per il rigore neutralizzato, ma per tutta la gara, con parate provvidenziali e determinanti. L’altoatesina nel post gara esalta la forza del gruppo e la prestazione che ha portato al risultato finale, con la consapevolezza che la squadra forte ha le credenziali per proseguire negli obiettivi della stagione.

Il tecnico gigliato Sebastien De La Fuente, non nasconde la soddisfazione, con elogi e complimenti per tutte le ragazze che mettono in campo il massimo anche quando mancano le forze fisiche, capaci di lottare con volontà e determinazione. Sottolinea inoltre, che la squadra merita di essere tra le prime quattro della classifica, convinta dei propri mezzi per arrivare a competere per obiettivi di prestigio, come sognare anche un trofeo.

Una gara avvincente ed entusiasmante, che porta alle semifinali contro la Juventus nei primi di marzo (2 andata e 9 ritorno), ma che esalta e conferma la mentalità vincente e le doti, dal tecnico al gruppo, di metter in campo il cuore oltre l’ostacolo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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